A Brooklyn il "derby" di New York
Memphis avanza, ok San Antonio

Brook Lopez, dei Nets, ferma Carmelo Anthony. UsPresswire

In Nba è la notte del successo dei Brooklyn Nets, all'overtime, nell'atteso “derby” dell'East River contro i New York Knicks nel recupero di quella che doveva essere la gara inaugurale. Continua, pur senza brillare, la marcia di Memphis con il miglior record Nba, mentre i Bobcats tornano all'incubo della scorsa stagione infilando la peggior prestazione nella storia della franchigia sul campo dei Thunder. Ancora al palo Washington, contro San Antonio, mentre i Clippers perdono la quarta gara di fila, sorpresi in casa dagli Hornets.

Washington Wizards–San Antonio Spurs 92-118 (tabellino)
Washington resta al palo dopo 12 partite. Non basta ai Wizards che gli Spurs, alla quarta di sei trasferte (tutte vinte finora), fossero reduci dai due overtime della sera prima a Toronto. Contro l'attacco più sterile Nba, San Antonio non ha bisogno di chiedere gli straordinari delle ultime gare a Parker e Duncan ma si gode i sei uomini in doppia cifra, non spremendo nessuno oltre 26'. Pur cedendo qualcosa in termini di energia e dunque di numero di possessi, tra rimbalzi e perse/recuperate, gli Spurs (32 assist scherzando con la circolazione di palla contro la difesa Wizards) vanno sul velluto grazie al 13/23 da tre, contro il 41,1% complessivo al tiro dei padroni di casa. Il colpo di grazia arriva a cavallo del riposo con Ginobili sugli scudi: 10-0 di break subito prima l'intervallo, poi un altro 10-2 al ritorno dagli spogliatoi per scappare sul 70-52 dopo 4' della ripresa. Splitter protagonsita, anche miglior rimbalzista e assistman dei texani.
Washington: Crawford 19 (8/14, 1/2), Seraphin 18, Webster 16, Bradley e Price 11. Rimbalzi: Seraphin 7. Assist: Price 7.
San Antonio: Diaw 16 (5/6, 1/1, 3/4 tl), Splitter e Parker 15, Duncan 14, Neal 13, Ginobili 12, Bonner 11. Rimbalzi: Splitter 12. Assist: Splitter 7.

Brooklyn Nets–New York Knicks 96-89 dts (tabellino)
Rimandata per l'uragano Sandy quando doveva essere la gara inaugurale per entrambe, la prima sfida tra squadre pro' di Brooklyn e New York dai tempi del trasferimento dei Dodgers nel '57 la vincono all'overtime i nuoti Nets, che al terzo successo di fila si godono il miglior inizio di stagione degli ultimi dieci anni (9-4, fondato sui 7 successi su 8 in casa). Alla fine dei regolamentari sbagliano il tiro della vittoria sia Deron Williams che Carmelo Anthony, in sospensione dai 6 metri contro Wallace. Ci si era arrivati con Brook Lopez a rispondere all'8-0 con cui i Knicks erano entrati in vantaggio nell'ultimo minuto e mezzo. Nessuna delle due mai oltre il +7, all'overtime il colpo di grazia, su scarico di Joe Johnson (9/29 in coppia lui e Williams), è una tripla dall'angolo di Stackhouse: il suo 4/5 da oltre l'arco incide, in una serata in cui il resto dei Nets fanno 5/23. Alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite in un frangente in cui ne hanno giocate solo due su nove in casa, polveri bagnate anche per i Knicks (38,8% totale) che mandano solo due uomini in doppia cifra: dall'atipica coppia di “lunghi” composta da Chandler (al massimo in carriera) e Anthony raccolgono non solo 63 punti su 89 ma anche 13 rimbalzi d'attacco per restare in partita nonostante le percentuali. Ma tra loro due e Felton (3/19 al tiro e lucidità a picco, senza l'ex Kidd fuori per problemi alla schiena) mettono insieme 11 delle 14 perse di squadra.
Brooklyn: Lopez 22 (9/20, 4/5 tl), Wallace e Williams 16, Stackhouse 14. Rimbalzi: Lopez 11. Assist: Williams 14.
New York: Anthony 35 (8/20, 3/5, 10/16 tl), Chandler 28. Rimbalzi: Anthony 13. Assist: Felton 5.

Detroit Pistons–Portland Trail Blazers 108-101 (tabellino)
Sempre sconfitta nei precedenti stagionali contro squadre dell'Ovest, Detroit impone a Portland la terza sconfitta nelle ultime quattro partite pescando la prestazione più prolifica della propria stagione. Al quarto successo in sette gare dopo lo 0-8 iniziale, la costruisce intorno al 60% da tre punti, decisivo quando a cavallo degli ultimi due quarti le triple di Singler (3/3 e gran protagonista della serata), Stuckey e Villanueva scavano il solco per il 90-77. Portland tornerà al massimo sul 95-101 a 74” dal termine con una tripla di Batum, che poi però sull'attacco successivo sbaglia la successiva per rispondere a un gioco da tre punti di Brandon Knight. Reduce dal canestro decisivo venerdì con Toronto, il play dei Pistons ha sovrastato la stellina ospite Lillard, che sbaglia i primi 12 tiri della sua gara (4/18 alla fine) e lascia troppo solo Aldridge, al ritorno dopo una gara di assenza per problemi alla schiena. Solo il lavoro a rimbalzo suo e di Hickson (17 rimbalzi d'attacco di squadra) e un po' di confusione Pistons (11 perse totali tra Knight, Monroe e Maxiell) fanno sì che la gara non si chiuda anche prima.
Detroit: Knight 26 (6/11, 3/6, 5/5 tl), Monroe 20, Singler 16, Maxiell e Stuckey 11, Prince e Villanueva 10. Rimbalzi: Singler e Monroe 10. Assist: Singler 5.
Portland: Aldridge 32 (12/21, 0/1, 8/10 tl), Matthews 19, Barton e Lillard 12. Rimbalzi: Aldridge e Batum 10. Assist: Lillard 7.

Marc Gasol, di Memphis, al tiro contro Cleveland. UsPresswire

Memphis Grizzlies–Cleveland Cavaliers 84-78 (tabellino)
La decima vittoria nelle ultime undici partite dei Grizzlies, che conservano il miglior record Nba, arriva senza brillare contro i Cavs che, ancora privi di Kyrie Irving, sono condannati solo da una palla persa a 15 secondi dalla fine di Varejao alla nona sconfitta nelle ultime dieci gare. Cleveland se la gioca nonostante il 40,8% al tiro (12/38 del trio di guardie Waiters-Pargo-Gibson) grazie agli 8 rimbalzi d'attacco proprio di Varejao e al fatto che Memphis, con un Bayless da 3/11 al posto dell'influenzato Conley, è rimasta 16 punti sotto la propria media stagionale. La bandiera bianca dei Cavs sono i soli due canestri segnati negli ultimi 8'20'', con Gibson e Waiters che sparacchiano da tre e le 5 palle perse negli ultimi 2'15'', quando la gara era ancora aperta. Riacciuffato infatti il 74 pari a 7'30'' dal termine con le triple di Pondexter e Gay, anche i Grizzlies si erano blocccati a un canestro su azione in sei minuti. Poi due liberi di Allen, un canestro di Randolph (80-76) in mezzo a un paio di perse e 4 punti di un Bayless fin lì a 2/10 hanno chiuso la partita.
Memphis: Gasol 19 (7/10, 5/5 tl), Randolph 19 (8/11, 3/6 tl), Gay 15, Pondexter 10. Rimbalzi: Randolph 8. Assist: Bayless 6.
Cleveland: Varejao 15 (7/10, 0/1, 1/2 tl), Waiters 15 (5/14, 0/2, 5/6 tl), Gibson 11. Rimbalzi: Varejao 22. Assist: tre con 3.

Oklahoma City Thunder–Charlotte Bobcats 114-69 (tabellino)
Vinte sette partite su 12, tante quante ne avevano conquistate l'anno scorso su 66 gare, i Bobcats rimettono indietro la macchina del tempo con una prestazione degna della scorsa stagione. Sul campo dei Thunder al decimo successo in 12 partite, Charlotte infila la peggiore sconfitta della propria storia in una sera in cui al riposo di metà partita era già a -40. Azzerata dall'1/15 al tiro in coppia dei registi Kemba Walker e Ramon Sessions, in una serata da 29,1% totale al tiro, si trovano in un film dell'orrore: 7 perse nei primi 20 possessi, poi un 26-5 imbarcato tra i primi due quarti per crollare 40-15 quando mancano ancora 8' al riposo. Dopo il nuovo break di 34-3 in 10' a cavallo dell'intervallo che fissa il 79-25 dopo cinque minuti della ripresa, i Thunder richiamano i loro titolari: nessuno va oltre i 27 minuti o i 9 tiri, Durant (4 stoppate) e Westbrook chiudono con 26 e 22 minuti giocati.
Oklahoma City: Durant 18 (4/4, 2/4, 4/4 tl), Sefolosha 14, Thabeet 13, Martin e Westbrook 12, Jackson 11. Rimbalzi: Thabeet 10. Assist: Westbrook 11.
Charlotte: Taylor 10 (3/4, 1/3, 1/2 tl) Mullens, Gordon e Williams 9. Rimbalzi: Haywood e Diop 8. Assist: Higgins 3.

Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 98-105 (tabellino)
Nella sagra del tiro da tre, gli Hornets ancora privi di Anthony Davis – oltre che dell'ex Eric Gordon – interrompono la striscia di otto k.o. di fila costringendo a domicilio i Clippers alla quarta persa consecutiva dopo la striscia di sei vittorie che li aveva lanciati nei quartieri alti della Western Conference. Tenendo Griffin a 1/9 e 4 perse (minimo in carriera di 4 punti e 6 rimbalzi), l'ex squadra di Paul vola con 15/25 da tre punti, un terzo delle quali con Vazquez. Ma anche i californiani erano a 17/30 prima di sbagliarne sei di fila quando a 1'20'' dalla fine hanno ripetutamente la palla del -3. Ci erano arrivati in rimonta, dopo essere crollati giù 89-74 quando per 7' a cavallo degli ultimi due quarti aveva segnato solo Chris Paul: nel frangente è arrivato uno 0/4 in quel tiro da oltre l'arco che era stato invece la benzina al rientro dal riposo, con 6 triple su 7 segnate e l'incredibile 5/5 di Butler. Vivere e morire con le triple: tra questi quattro errori di fila e i sei finali, i Clippers non tengono il ritmo e la rincorsa finale, partita dal -17 a 6'40'' dalla fine, arriva corta.
LA Clippers: Butler 33 (3/9, 9/15, 0/1 tl), Paul 20, Green e Crawford 10. Rimbalzi: Barnes 8. Assist: Paul 8.
New Orleans: Vasquez 25 (3/5, 5/8, 4/4 tl), Smith e Anderson 17, Rivers 14, Aminu 10. Rimbalzi: Aminu e Anderson 8. Assist: Vasquez 10.