Il numero 46 ¨¨ ancora il motociclista pi¨´ pagato, a ormai due anni dal ritiro. I piloti attuali sono lontani anni luce dai suoi guadagni, nonostante corrano molte pi¨´ gare
Dopo i primi round del Motomondiale, restano aperti in MotoGP i problemi legati alla sicurezza in pista e continua il dibattito riguardo i compensi dei piloti. Le due questioni, in realt¨¤, sono strettamente legati. La prima questione attiene a come sono oggi le piste, le gare, le moto da 300 cavalli sopra i 350 km/h, come dire, un groviglio tecnico e regolamentare inestricabile a breve. La seconda, solo apparentemente pi¨´ semplice perch¨¦ legata alla prima, riguarda il rapporto tra corse, rischi e compensi. Il quasi raddoppio delle gare 2023, da 21 a 40, deve avere conseguenze sugli ingaggi, da adeguare secondo i piloti e i loro manager. Il ragionamento ¨¨ semplice: ob torto collo, possiamo anche fare il doppio di gare, ma per questo dobbiamo essere pagati. Se Valentino Rossi, uno dei pi¨´ grandi di sempre e personaggio unico capace di rompere i confini delle corse, ¨¨ ancora di gran lunga il pilota con i guadagni maggiori pur essendosi ritirato da due stagioni, qualcosa vorr¨¤ pur dire.
chi paga i piloti?
¡ª ?Pagati quanto e da chi? La Dorna lancia la patata bollente ai Team e questi la rimbalzano al promoter del campionato. ? un nodo da sciogliere, ma che dopo le prime quattro gare stagionali non si ¨¨ sciolto e non pare vicino a farlo. Anche per il motociclismo vale la regola della domanda e dell¡¯offerta. Nessuno butta via soldi, tanto meno le aziende sponsor che finanziano team e piloti per avere un riscontro pubblicitario e di immagine. La domanda ¨¨: quanto mi costa, qual ¨¨ il ritorno dell'investimento in termini di immagine e quindi di mercato? Insomma: quanto mi conviene? Ci sono indicatori di marketing che consentono alle imprese di stabilire i pro e i contro di una sponsorizzazione. Su queste basi, anche nel motociclismo, ¨¨ il mercato a stabilire il valore della sponsorship per cui alla fine a un pilota viene dato 1000, a uno 100, a uno 10, a uno niente. Nel motociclismo, tutti i piloti iniziano la loro carriera per passione, pagando di persona: famiglia, amici, piccoli sponsor fa lo stesso. Poi il gruppone dei corridori si screma e poche decine arrivano ai vertici dei mondiali, una ventina poco pi¨´ in MotoGP, la classe regina piena di gloria e di soldi, ma per pochi.?
quanto guadagna bagnaia?
¡ª ?Appassionati e non, continuano a chiedere: quanto guadagnano oggi i piloti? E quanto guadagnavano i campioni del passato? Questioni delicate. Cifre da prendere sempre con le pinze perch¨¦ le informazioni ufficiali sono scarse e tante sono le variabili. Un dato ¨¨ certo: dagli inizi del motomondiale nel 1949 ad oggi mai i primi dieci piloti della classe regina sono stati "pagati" cos¨¬ tanto. Partiamo dalla testa. Quanto incassa il campione del mondo in carica MotoGP Pecco Bagnaia? Non ci sono cifre ufficiali e ci si rivolge a radio-box. Oltre alla bramata coppa iridata, a fine stagione 2022, Pecco si ¨¨ portato a casa 1,5 milione di euro di bonus concessi dalla Ducati per la conquista dell¡¯agognato titolo. L'iter ¨¨ breve. Dopo il 2¡ã posto nella stagione 2021, Pecco rinnova il contratto con Ducati per altri due anni. Il suo accordo, che sarebbe scaduto a fine 2022, viene aggiornato nella stessa stagione passando da 2,5 milioni a 3,9 milioni di Euro: dopo la conquista del titolo MotoGP Pecco passa a 5,5 milioni di euro all'anno. Poi ci sono premi di gara forniti sempre da Ducati: 30.000 euro per un terzo posto, 50.000 per un secondo, 100.000 per la vittoria, premi che il pilota divide con la squadra. In riferimento al 2022, solo per questa voce riferita ai risultati in gara, il pilota iridato piemontese ha incassato 700.000 euro per le sette vittorie stagionali e altri 110.000 euro per i piazzamenti. Inoltre ci sono i premi di gara ufficiali che il pilota, anche qui, si spartisce con i componenti del team. Queste le cifre che girano e che, ovvio, nessuno conferma.?
i compensi degli altri piloti
¡ª ?E gli altri? Facendo riferimento al 2022, il pi¨´ pagato resta Marc Marquez con un contratto quinquennale valido fino alla fine del 2024 da 12,5 milioni (o 14 milioni?) di euro a stagione. A seguire Vinales (10 milioni), Quartararo e Mir (6 milioni). Ancora, Pol Espargaro (3,5 milioni), Miller, Rins, Morbidelli (3 milioni), Zarco (2 milioni), A. Marquez e Martin (1 milione), Espargaro (750 mila euro), Oliveira (625 mila), Nakagami e Binder (500 mila), Bastianini (375 mila, ovviamente aumentati di molto dopo i grandi risultati 2022), Di Giannantonio (375 mila), Marini (300 mila), Binder, Bezzecchi, Fernandez, Gardner (250 mila). Cifre che, paragonate con i campioni del motociclismo del passato (prima dell¡¯era Dorna) sembrano straordinarie, ma che invece si ridimensionano assai se messe a confronto con i big degli altri sport.?
il confronto con gli altri sport
¡ª ?Secondo la classifica di Forbes basata sui redditi degli atleti tra il 1 maggio 2021 e il 1 maggio 2022 nella top 50 degli sportivi pi¨´ pagati al mondo (incasso globale di 2,97 miliardi di dollari!) non c'¨¨ nessun corridore di moto. In testa c'¨¨ Lionel Messi (calcio) con 130 milioni di dollari con 75 milioni di guadagni nel campo e 55 milioni fuori dal campo. Seguono Lebron James (basket): 121.2 milioni di dollari in totale; Cristiano Ronaldo (calcio): 115 milioni; Neymar (calcio): 95 milioni; Stephen Curry (basket): 92.8 milioni. Dopo Kevin Durant (basket): 92.1 milioni ci sono Roger Federer (tennis): 90,7 milioni e Canelo Alvarez (boxe): 90 milioni. Solo 17¡ã il primo pilota?di?Formula Uno: Lewis Hamilton con 65 milioni di dollari di cui la met¨¤ grazie all¡¯ingaggio 2022; 27¡ã Max Verstappen con 48 milioni.?
il paperone ¨¨ ancora valentino
¡ª ?Per il motociclismo, anche rispetto al business, il riferimento continua ad essere Valentino Rossi, fuori dal Motomondiale da fine 2021. Il 9 volte campione del mondo pesarese ha tratto e continua a trarre dal motociclismo montagne di soldi come mai nessun altro centauro del presente e del passato. Nella sua ultima stagione percepiva dal team 4 milioni di euro, poco pi¨´ della met¨¤ rispetto agli oltre 7 milioni ottenuti dalla casa ufficiale sino al 2020. Nel triennio 2008-2009-2010, all¡¯apice della sua carriera, l'ex ragazzo discolo di Tavullia, tra sponsor e ingaggi superava abbondantemente i 30 milioni di ingaggio a stagione. Secondo Forbes, nel solo 2020, una delle sue annate di corse peggiori, l'asso di Tavullia avrebbe incassato complessivamente sui 140 milioni di dollari dai premi gara, sponsorizzazioni, dai vari eventi e dall¡¯ingaggio Yamaha nonch¨¦ dal merchandising e dalle aziende a cui ¨¨ collegato. Ancora in piena attivit¨¤ di pilota, Valentino Rossi dimostrava l'indole dell'imprenditore capace di far fruttare al massimo la sua immagine di campione e star facendo diventare il suo numero "46" brand commerciale internazionale di grande valore. Vale lancia e sviluppa le sue sei principali societ¨¤ di gestione del suo business articolato nel mondo delle corse con un giro di affari superiore ai 40 milioni di euro l'anno e utili sopra gli 8 milioni annui.
la nuova esperienza del 46
¡ª ?Passato all'automobilismo, pur con risultati che niente hanno a che vedere con quelli ottenuti in 25 anni nel motociclismo iridato, Valentino resta pilota-star e, soprattutto, uomo immagine, una macchina da soldi. Dopo il 2022 in corsa nel GT al volante dell¡¯Audi, ¨¨ diventato driver ufficiale BMW nel GT World Challange. Non ¨¨ dato sapere qual ¨¨ l¡¯ingaggio dalla Bmw che comunque con Valentino al volante ha un valore aggiunto da sfruttare sul piano dell'immagine e della comunicazione, in definitiva nel business. Quel che ¨¨ certo ¨¨ che Valentino non corre per hobby e anche da questa sua esperienza sulle quattro ruote trae, oltre al godimento personale come pilota, alti compensi da team, sponsor e dal suo giro. La macchina da soldi del "Dottore" scorre sempre forte dai rubinetti di un business a 360¡ã che pare impetuoso, senza fine. Che dire? Gi¨´ il cappello.
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