Il modenese fa cifra tonda: il pilota dalla guida elegante e tecnica ¨¨ uno degli italiani pi¨´ celebrati di sempre nelle moto, con 34 vittorie e tre titoli mondiali, ma senza la corona nella top class?
Al tre volte campione del mondo di motociclismo Luca Cadalora, che oggi, 17 maggio 2023, compie 60 anni, nei suoi oltre quindici anni da pilota gli erano rimasti lo stile e la mentalit¨¤ dell¡¯atleta impegnato nel salto con l¡¯asta, la specialit¨¤ praticata da ragazzo nella ¡°Fratellanza di Modena¡± sotto la guida di Antonio Brandoli. Lo ¡°stile Fosbury¡± in cui l¡¯asta viene oltrepassata inarcando la schiena e atterrando sul materasso con le spalle, un movimento vantaggioso perch¨¦ consente di superare altezze elevate tenendo il baricentro basso, caratterizzer¨¤ la carriera motociclistica di Cadalora, utile sul piano della concentrazione, sul modo di chiudersi in carena, come prendere le curve e anche su come uscirne alla meno peggio dopo una caduta.
carriera e numeri eccellenti
¡ª ?Luca si era messo a correre in moto per emulare suo padre, in azione sui circuiti negli Anni ¡¯50 e poi costretto ad attaccare il casco al chiodo perch¨¦ doveva lavorare e sostenere la famiglia. Fare quello che a suo padre non era stato possibile: anche in questo stava l'unicit¨¤ di Luca Cadalora pilota, fin dagli inizi gran carattere e manico tosto, prima nelle gare nazionali, poi nel mondiale. ? stato uno dei pi¨´ grandi nelle 125, 250 e 500 da met¨¤ degli Anni ¡¯80 alla fine degli Anni ¡¯90: 195 gare iridate dal 1984 al 2000, tre mondiali vinti (uno nel 1986 in 125 sulla Garelli e due in 250 su Honda, nel 1991 e 1992), 34 vittorie di cui 8 nella classe regina, 72 podi, 29 pole position, 30 giri veloci sono ¡°tanta roba¡±.
Tuttavia non esprimono adeguatamente il livello di un pilota-martello con uno stile da incorniciare, eccellente tecnico nella messa a punto del mezzo e nella capacit¨¤ di gestire, oltre a se stesso, squadra, motore, telaio e corsa. Cadalora non era pilota che guidava sopra i problemi: era capace di affrontare e di risolvere quel che sulla moto non lo convinceva, soprattutto nell¡¯assetto delle sospensioni e nella messa a punto di telaio e motore.
Luca Cadalora ¨¨ stato un big nelle tre categorie classiche, 125, 250 e 500, e il quinto pilota italiano per numero di vittorie: 34 nelle tre classi dietro Giacomo Agostini, Valentino Rossi, Max Biaggi e Carlo Ubbiali. Gli ¨¨ mancata la corona iridata della 500, ma ci ¨¨ andato vicino nel 1994 su Yamaha, secondo dietro al ¡°dittatore¡± Mick Doohan (quell¡¯anno nove vittorie del pilota australiano della Honda, il numero pi¨´ alto dal 1972) e davanti a fenomeni quali John Kocinski e Kevin Schwantz. Poi due volte terzo nel 1995 e 1996. In totale, nella classe regina, 8 vittorie, 9 secondi posti, 7 terzi.?
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meticoloso come ubbiali
¡ª ?Forte, molto forte in 500, Luca lo ¨¨ stato ancor di pi¨´ in 250 dove va annoverato fra i pi¨´ grandi di tutti i tempi: come Bruno Ruffo e Dario Ambrosini, come Tarquinio Provini e Ubbiali e poi, su su, come Biaggi e Rossi e, solo per nominare un fuoriclasse extra tricolore, Kocinski, un Marc Marquez dei giorni nostri. Cos¨¬ come accadr¨¤ poi con Rossi e Biaggi, la rivalit¨¤ fra Cadalora e Kocinski e, in particolare nel magico 1992 fra Cadalora e Loris Reggiani, e anche con Pierfrancesco Chili e il nascente Biaggi, accendeva e divideva le tifoserie riempiendo gli spalti degli autodromi.
Oggi si parla di una MotoGP anche troppo ¡°calda¡±. Che dire di quel GP di Svezia 1987 quando Cadalora arriv¨° secondo a 29 centesimi da Mang, con Reggiani in scia e con i due italiani poi protagonisti di un principio di¡ boxe? Ricorda Cadalora: ¡°All¡¯epoca, io e Loris ci guardavamo in cagnesco e in pista erano grandi sportellate¡±. I paragoni sono sempre difficili ma vanno fatti. Luca, come pilota, ricordava il 9 volte iridato Carlo Ubbiali per come correva e si preparava alla corsa sul piano tecnico e mentale.
Piloti di grande manico e di grande testa: scendevano in pista solo per vincere e palesavano addirittura un filo di insoddisfazione anche dopo aver bruciato tutti, magari in volata. Cadalora, come era stato Ubbiali, sarebbe piaciuto molto al Conte Domenico Agusta, patron della MV. Entrambi, prima il bergamasco, poi il modenese, possono essere definiti piloti con le labbra cucite e la manetta alla Giotto: tecnici, puntigliosi, anche troppo perfezionisti e mai troppo contenti, neppure dopo aver battuto il record della pista ed essersi messi dietro tutti gli avversari in gara.
Non si attardavano nei festeggiamenti dopo una vittoria, ma pensavano solo a come migliorare ancora il proprio bolide per tornare a vincere nella gara successiva. Facevano impazzire i tecnici della squadra per avere la moto che piaceva a loro, portandoli poi alle stelle quando diventavano insuperabili, con una guida ¡°da violino¡±, non in lotta con il proprio mezzo, bens¨¬ assecondandone le inerzie, i movimenti, i cambiamenti di baricentro e di peso. Cos¨¬ pilota e moto si saldavano nell¡¯apoteosi del ¡°centauro¡±, la creatura della mitologia greca, met¨¤ uomo e met¨¤ cavallo.?
Luca Cadalora anche al top della sua carriera aveva mantenuto le sue caratteristiche umane e sportive: seriet¨¤, preparazione, perseveranza, rispetto, attenzione verso tutti i particolari e verso tutti, amici e avversari, mai sottovalutati. E voce bassa, affidandosi alla qualit¨¤ della propria convinzione e della propria opinione e non al tono delle parole: con sguardo sereno e senza spocchia, si chiudeva solo soletto nel proprio van in caso di luna storta, preparandosi a nuove sfide.
fuoriclasse dentro e fuori la pista
¡ª ?Come nel 1996, quando dopo tre anni nel Team Yamaha 500 di Kenny Roberts Cadalora torna alla Honda nel team Kanemoto che lo aveva portato due volte al titolo mondiale 250. Manca lo sponsor, mancano i soldi, addirittura ¨¨ Cadalora a sostenere economicamente la squadra. Cos¨¬ l¡¯anno dopo torna alla Yamaha, ma il momento magico di Luca ¨¨ passato.¡°Nelle mie scelte ho sempre seguito il cuore¡±, dice ancora oggi l¡¯ex campione modenese.
In 125, con le Garelli del Team Italia battagliando con il suo grande compagno di squadra Fausto Gresini, Cadalora aveva avuto un maestro del calibro di Eugenio Lazzarini (3 titoli mondiali da pilota e altrettanti da Team manager), un super tecnico venuto su dalla gavetta dei Benelli, poche chiacchiere, alta qualit¨¤ nel box e in pista, ricerca del tempo sul giro considerato pi¨´ importante dell¡¯avversario, poi ¨¨ stato pilota con tecnici-colossi come Erv Kanemoto, Warren Walling, Rossano Brazzi e direttori d¡¯orchestra quali Giacomo Agostini, in 250 con una Yamaha cucita su misura per Luca, e Kenny Roberts, in 500 quando dopo guerre in pista con Mick Doohan, Eddie Lawson, Wayne Rainey e Wayne Gardner e il gi¨¤ citato Kocinski. Gente e squadre che non hanno bisogno di presentazione.?
? anche grazie al contributo di personaggi cos¨¬, di ex fuoriclasse in pista e fuori, che Cadalora ha imparato che l¡¯obiettivo non ¨¨ quello di correre ¡°contro¡± qualcuno, magari con una punta d¡¯odio, ma di essere il pi¨´ veloce, indipendentemente che gli altri vadano pi¨´ forte o pi¨´ piano di te. Insomma: correre per se stessi.? Sedici anni dopo aver attaccato il casco al chiodo e fuori dal grande giro delle corse, Cadalora ¨¨ tornato in pista nel 2004 come tester della inedita BMW 990 cc MotoGP realizzata per la Casa tedesca dalla modenese Oral Engineering di Mauro Forghieri e Franco Antoniazzi.
Dopo un¡¯altra lunga pausa nel 2016 Cadalora dice s¨¬ a Valentino Rossi che lo riporta nel Motomondiale come ¡°personal coach¡±. ¡°Tre anni intensi, grande sintonia con Valentino anche se prima non eravamo amici. In questa esperienza ho dato tanto e ho ricevuto tanto. Poi ho tirato le somme e ho deciso di tornare in abiti borghesi, nella casa in campagna, la mia famiglia, le mie due figlie, il mio cane e il mio gatto, insomma un privato cittadino, un appassionato di moto e di corse da seguire in tv¡±. Tanti auguri, Luca!
BIOGRAFIA?
Classe 125?
1984 MBA 8??
1985 MBA e Garelli 17??
1986 Garelli 1??
Classe 250?
1987 Yamaha 7??
1988 Yamaha 6??
1989 Yamaha 5??
1990 Yamaha 3??
1991 Honda 1??
1992 Honda 1??
Classe 500?
1989 Yamaha 27??
1993 Yamaha 5??
1994 Yamaha 2??
1995 Yamaha 3??
1996 Honda 3??
1997 Yamaha 6??
1998 Yamaha, Suzuki e MuZ 22??
1999 MuZ-Weber Rit 20??
2000 Modenas KR3 27??
Campionato mondiale Superbike?
2000 Ducati 0 punti
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