Nato l¡¯11 ottobre 1911, ha segnato la storia del motomondiale. Dai successi alla preparazione alle gare, il ¡°pittore¡± ha segnato un¡¯epoca e spalancato la porta a tanti fenomeni delle due ruote, da lui scoperti
Centodieci anni fa, l¡¯11 ottobre 1911, nasceva Nello Pagani, pilota e manager fra i pi¨´ significativi a livello mondiale. Pagani, vicino ai 40 anni, riusc¨¬ a fregiarsi del primo titolo di campione del mondo della 125. Il milanese si iscrisse cos¨¬ a una ristretta lista, insieme all¡¯altro fuoriclasse, il veronese Bruno Ruffo (Guzzi), primo iridato della 250.
gli inizi
¡ª ?L¡¯avventura del motomondiale era iniziata il 13 giugno 1949 al Tourist Trophy dell¡¯isola di Man, con il dominio dei piloti inglesi. Ma dopo due settimane, nella foresta del Bremgarten per il GP di Svizzera, l¡¯inno di Mameli torna a risuonare, con il primo trionfo di Pagani nella 125 su Mondial (sei italiani ai primi sei posti!) e di Ruffo (Guzzi Gambalunghino) nella 250, dopo uno spettacolare braccio di ferro con il cesenate Dario Ambrosini (Benelli).Per capire meglio di che pasta fossero quei centauri ¡°scavezzacollo¡±, si deve ricordare che Pagani correva contemporaneamente anche in 500 (prima con la Gilera ¡°Saturno¡± monocilindrica, poi con la ¡°quattro¡± di Arcore) e, solo per una ¡ svista dei commissari (fu assegnato ingiustamente il punto per il giro veloce a Leslie Graham), perse il titolo contro il grande campione della Ajs bicilindrica.Ma Pagani, pilota coriaceo e gran signore, accett¨° il fatto con filosofia, mai recriminando, proiettandosi verso una fantastica carriera.
i record di pagani
¡ª ?Nello ¨¨ stato, oltre al pilota pi¨´ longevo in attivit¨¤ (30 anni ai vertici), anche il pi¨´ vittorioso, con oltre 300 successi: record imbattuto! Il debutto risale al 1927, a soli 16 anni, in sella ad una Orione 125. Il centauro lombardo fu pilota davvero eclettico e versatile, dalla mentalit¨¤ vincente, oltremodo rigoroso e persino intransigente con se stesso. Volava sul bagnato. Grande stilista come Bruno Ruffo, vinse di tutto e corse in ogni categoria e tipo di gara e con marche differenti: Orione, Ancora, Miller, MM, Morini, Guzzi, Benelli, Gilera, Mondial, MV Agusta. Tent¨°, non con poche soddisfazioni, anche l¡¯avventura sulle quattro ruote su Maserati. Conquist¨° inoltre due record mondiali di velocit¨¤ (5, 10, 50, 100 Km e dell¡¯ora: Monza 1938), cinque titoli di campione italiano, una Milano-Taranto, il titolo iridato 125 del ¡¯49, vittorie iridate e di corse internazionali a non finire, forse il rammarico per qualche titolo iridato perso solo per jella. Aveva conquistato il primo titolo tricolore nel 1934 con la Miller 250 e l¡¯ultimo, diciassette anni dopo, nel 1951, con la Gilera 500.Costruiva ¡°da fermo¡± la sua preparazione, curando con meticolosit¨¤ unica ogni particolare delle moto e anche di se stesso: passava ore sulla moto da corsa sul cavalletto, davanti allo specchio, per ¡°fondersi¡± con la propria cavalcatura. Uno dei tanti particolari che poi Nello ritrovava in corsa, dimostrando intelligenza tattica unica, mietendo successi a non finire.
manager
¡ª ?A fine carriera, nel ¡¯56, il conte Agusta lo chiam¨° a dirigere la sua famosissima squadra. Pagani si distinse per sette anni anche in quel delicato ruolo, riconosciuto ¡°capo¡± sul campo e benvoluto da corridori e meccanici. Puntava al risultato, ma lo faceva senza arroganza, spronando tutti con la forza dell¡¯esempio, dialogando alla pari con gente che ¨¨ nell¡¯albo d¡¯oro del motociclismo internazionale. Fu proprio Nello, a portare sui bolidi di Cascina Costa, Mike Hailwood, a guidare gente del calibro di John Surteees e Gary Hocking. Un fiuto impagabile. Gli stava stretto il nome, Cirillo, per cui tutti, rispettosamente lo chiamavano Nello dagli occhi azzurri, il ¡°pittore¡±, per come pennellava i curvoni. Uomo pacato, ragionatore, prototipo del campione che usava il pugno di ferro con guanti di velluto. Nello Pagani, morto il 19 novembre 2003, in pista non temeva nessuno. Perch¨¦ rispettava tutti, per primo s¨¦ stesso: nelle corse, come nella vita.
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