lĄŻanalisi
F1 GP Olanda, rebus assetto: come potrebbero orientarsi i team
Domenica 5 settembre a Zandvoort, il GP dĄŻOlanda segna il ritorno della Formula 1 su questo tracciato dopo trentasei anni di assenza. Il layout del circuito ¨¨ molto diverso rispetto a quello su cui corse la F1, lĄŻultima volta nel 1985, per adeguarlo agli attuali standard di sicurezza Fia, in modo da incrementarne in alcuni tratti la spettacolarit¨¤ senza sminuirne le caratteristiche tecniche. Tra queste modifiche, rilevante lĄŻintroduzione di un banking (sopraelevazione) nella parte finale, la lunghissima curva 13 che potr¨¤ essere percorsa in piena accelerazione.
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incognita assetto f1
ĄŞ ?Il fatto che le F1 attuali non abbiano mai girato su questo tracciato, a parte la Red Bull con Verstappen con un modello vecchio di oltre due anni, implica che i team potranno basarsi inizialmente solo sui dati raccolti al simulatore, nella determinazione dellĄŻassetto delle vetture. Il tracciato si presenta come una pista da medio carico aerodinamico, dunque con la necessit¨¤ di trovare un compromesso tra la sezione pi¨´ veloce e i tratti guidati, pi¨´ specificamente nel secondo dove sono presenti rapidi cambi di direzione. Il manto dĄŻasfalto ¨¨ stato rifatto completamente, dunque non presenta irregolarit¨¤ che possano disturbare lĄŻaerodinamica delle vetture al variare delle altezze da terra.
le mosse dei team
ĄŞ ?Zandvoort ¨¨ una pista che dovrebbe privilegiare il bilanciamento ottimale tra i due assi e permettere alle vetture di generare elevata deportanza con il corpo vettura, per una pi¨´ rapida percorrenza nei tratti misti. Ci¨° induce a pensare che sulla carta la monoposto pi¨´ aderente a queste caratteristiche sia la Red Bull RB16-B dellĄŻidolo locale Max Verstappen. La vettura ¨¨ infatti quella che riesce a produrre un elevato carico verticale, dunque inducendo unĄŻelevata energia sugli pneumatici, sfruttando il fondo. Anche nel GP Belgio era evidente quanto la configurazione delle ali della RB16-B fosse molto pi¨´ scarica rispetto alle altre vetture, in primis rispetto alla Mercedes W12. Come in Belgio, anche la power unit svolger¨¤ un ruolo primario come fattore prestazionale; non sorprende infatti che Mercedes per il tris di gare in sequenza Belgio, Olanda, Italia, abbia introdotto lĄŻultimo esemplare del motore. Determinante la scelta corretta di modalit¨¤ del rilascio della carica elettrica dellĄŻErs, nel corso del giro.
e le gomme?
ĄŞ ?A livello di pneumatici, il tracciato non dovrebbe costituire un banco prova arduo per le temperature di esercizio in termini di valori massimi, ma la pista induce elevata energia sulle spalle in relazione ai frequenti cambi di direzione, oltre che nel tratto sopraelevato della gi¨¤ citata curva 13. LĄŻesatta combinazione tra assetto meccanico, carico aerodinamico, e sfruttamento dei pneumatici nelle finestre di temperature ideali, non pu¨° essere dunque considerata scontata, anzi potrebbe rappresentare il rebus che se risolto dagli ingegneri, costituirebbe il vantaggio tecnico determinate.
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