Kobe Bryant imbrigliato dalla difesa dei Bucks: Lakers k.o..Reuters

Le assenze di Bogut e Jackson non servono ai gialloviola: i Bucks trovano le risorse per vincere ed evidenziare le difficoltà esterne di Kobe e compagni. Triple-doppie per Andre Iguodala (76ers) e Kemba Walker (Bobcats): il primo vince su Detroit, l'altro perde in casa contro Washington. New York stavolta non ha nemmeno il tiro (5/26 da
fuori) e viene dominata dai Rockets.

Milwaukee Bucks-Los Angeles Lakers 100-89
Ancora una volta niente da fare per i Lakers (11-9), che perdono la settima gara su otto fuori casa, nonostante un Bryant molto vicino alla tripla-doppia (anche otto rimbalzi per lui). Nonostante l'assenza di Bogut a centro area (e la sospensione di Stephen Jackson per aver offeso un arbitro a Chicago), Milwaukee (8-11) ha trovato punti da Drew Gooden ed Ersan Ilyasova per tenere botta a livello di lunghi, ma soprattutto può contare su un trio come Jennings, Livingston e Udrih sul perimetro per trattare la palla e contenere gli errori. Saranno solo nove le palle perse contro le quindici dei Lakers, che fruttano ai padroni di casa altrettanti punti in contropiede. Con un parziale di 17-0 tra primo e secondo quarto i padroni di casa toccano gli undici punti di vantaggio (34-23 dopo un 3+1 di Mike Dunleavy a 10'03 dall'intervallo), ma i Lakers rientrano con i punti del solito Bryant e pure quelli di Andrew Goudelock (cinque consecutivi) per il -3 a 54 secondi dalla fine del terzo quarto (76-73). La stoccata decisiva dei Bucks arriva da Drew Gooden: è lui che completa un parziale di 6-0 per riportare i suoi in doppia cifra di vantaggio (91-81 a 3'16 dalla fine). I Lakers non si rialzano più e denunciano la loro inconsistenza lontani dallo Staples Center. Sentite Bryant: "Io e coach Brown dobbiamo parlare insieme per capire come possiamo migliorare fuori casa". Previste diverse notti insonni per i due protagonisti.
Milwaukee: Gooden 23 (8/12, 1/3, 4/4 tl), Dunleavy e Ilyasova 15, Jennings 12, Livingston 11, Mbah a Moute 10. Rimbalzi: Gooden 8. Assist: Jennings e Udrih 7.
L.A. Lakers: Bryant 27 (9/16, 1/5, 6/7 tl), Bynum 15, Goudelock 13, Gasol 12. Rimbalzi: Gasol 15. Assist: Bryant 9.

Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 95-74
Una squadra estremamente tranquilla contro una che ancora non ha messo insieme i pezzi del proprio puzzle: non poteva che finire così la sfida tra Philadelphia (14-6) e Detroit (4-17), in una serata speciale per Andre Iguodala. Ventottesimo compleanno e ottava tripla-doppia in carriera, con annessa ovazione del suo pubblico quando se l'è garantita catturando il decimo rimbalzo a 7'34 dalla fine. E, come ormai nel suo stile in questo sistema, ha raggiunto questo traguardo tirando appena sette volte in trentacinque minuti. "A volte devo quasi pregarlo per tirare", ha detto a fine gara il coach Doug Collins, "ma è un piacere vederlo crescere come giocatore". Il 9/15 da fuori e le sole sei palle perse dicono molto della partita dei 76ers, che hanno preso in mano la gara con un parziale di 14-0 nel primo quarto (21-8 con tripla di Williams a 1'46 dalla prima sirena) e hanno poi gestito con serenità fino a toccare il +29 a 6'20 dalla fine (84-55 firmato Holiday).
Philadelphia: Williams 17 (2/8, 3/4, 4/5 tl), Brand 14, Holiday 13, Meeks e Turner 12, Iguodala 10. Rimbalzi: Iguodala 10. Assist: Iguodala 10.
Detroit: Monroe 16 (6/19, 4/4 tl), Daye 12, Stuckey 11. Rimbalzi: Monroe 10. Assist: Russell 5.

Houston Rockets-New York Knicks 97-84
Un problema al tallone destro tiene fuori dalla partita Kevin Martin, la prima opzione offensiva di Houston (12-8), nella sera in cui si presentano i Knicks (7-13) senza Carmelo Anthony. Una bella opportunità di misurare la rispettiva profondità, ed è stravinta dai padroni di casa, al nono successo in undici apparizioni stagionali al Toyota Center e al nono nelle ultime dieci partite complessive. Per la 13ª partita consecutiva Houston ha avuto un vantaggio in doppia cifra nel corso della gara, e il fatto che sia riuscita a vincere comodamente nonostante l'assenza di Martin e una serata da 1/10 in coppia di Lowry e Parsons la dice lunga sulla qualità del roster. Dopo la raffica di triple a Miami (18/43), i Knicks chiudono con un misero 5/26 e per la terza partita consecutiva non arrivano nemmeno a quota 90. La squadra di D'Antoni crolla con un parziale di 11-0 nel terzo quarto (chiuso dalla tripla di Lee per il 75-58 a 31 secondi dall'ultima pausa) e poi tocca anche il -21 dopo due tiri liberi dell'ex trevigiano Jeff Adrien (94-73 a 3'02 dalla sirena finale) a giochi ampiamente fatti. Tra i texani si segnala ancora Chase Budinger dalla panchina e un Dalembert che per la sesta gara consecutiva mette a segno almeno due stoppate (quattro contro i Knicks).
Houston: Budinger 19 (5/8, 2/4, 3/3 tl), Lee e Hill 14, Scola 12. Rimbalzi: Dalembert 14. Assist: Dragic 5.
New York: Stoudemire 23 (10/20, 3/4 tl), Chandler 14, Shumpert 11. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Lin 6.

Jared Jeffries contro Luis Scola e Jordan Hill di Houston. Reuters

Phoenix Suns-Memphis Grizzlies 86-84
Il tiro allo scadere di Mike Conley non va, e Memphis (10-9) viene stoppata da Phoenix (7-12), in vantaggio praticamente per tutta la gara e avanti a 3.3 secondi dalla fine grazie a due tiri liberi di Jared Dudley. I Suns chiudono il secondo quarto con un parziale di 14-4 per il +16 di metà partita (il 48-32 lo segna Grant Hill), poi però Speights e Gasol segnano otto punti a testa nel terzo quarto e riavvicinano gli ospiti (61-56 a 49 secondi dall'ultima pausa). Nash prova a spingere indietro gli avversari con cinque punti filati per il +9 (71-62) ma Memphis è ormai tornata in gara e risale fino al pareggio a quota 82 firmato da Dante Cunningham con 1'23 da giocare. Il finale, come detto, è deciso da Dudley: 4/4 ai liberi negli ultimi 30 secondi (8/8 totale per Phoenix nell'ultimo quarto), poi l'errore di Conley liberato dal blocco di Gasol (sul quale Nash si procura una botta alla coscia sinistra, ma non dovrebbe saltare alcuna partita).
Phoenix: Nash 21 (6/11, 2/3, 3/3 tl), Dudley 20, Gortat 13, Telfair 10. Rimbalzi: Gortat 12. Assist: Nash 6.
Memphis: Gasol 18 (7/14, 4/5 tl), Gay 18 (6/14, 1/1, 3/4 tl), Conley 15, Allen 10. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Conley 10.

Utah Jazz-Sacramento Kings 96-93
Jimmer Fredette torna a casa, nello Utah, dopo la sua esperienza collegiale a Brigham Young. Tanti applausi per lui durante la presentazione, ma un finale amaro. Il suo tiro a 4.2 secondi dalla fine, per il potenziale +1 (sul 95-93) non prende niente, e sfuma la possibilità della settima vittoria stagionale per i Kings (6-14). I Jazz (14-6) ringraziano e passano alla cassa, un tiro liberi d Hayward basta e avanza per chiudere il discorso al termine di un match sostanzialmente controllato dai padroni di casa (avanti di dodici a 6'07 dalla fine con due triple consecutive di Burks, 90-78), poi Tyreke Evans segna nove dei successivi quindici punti dei suoi per il -1 (94-93) a 30 secondi dalla fine. Quindi, dopo l'1/2 ai liberi di Harris, il finale con Fredette protagonista sfortunato.
Utah: Hayward 21 (5/9, 2/6, 5/7 tl), Miles 20, Jefferson 12. Rimbalzi: Millsap 14. Assist: Harris 6.
Sacramento: Evans 31 (12/19, 0/1, 7/7 tl), Thompson, Cousins e Fredette 14, Thomas 13. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Evans 9.

Charlotte Bobcats-Washington Wizards 99-102
Senza playmaker e guardia titolari (Augustin e Henderson) oltre a D.J. White, i Bobcats (3-18) si affidano a Kemba Walker in regia per provare a stoppare la serie di sette sconfitte consecutive. Missione compiuta in parte, nel senso che Walker mette a segno la sua prima tripla-doppia in carriera (primo rookie a riuscirci in questa stagione), mostra grandi miglioramenti nella lettura del gioco ma non è abbastanza per vincere. Passa Washington (4-16), alla prima vittoria esterna in questa stagione. Gli ospiti se ne vanno sul +12 con un parziale di 15-4 tra secondo e terzo quarto (due liberi di McGee per il 60-48 con 11'22 sul cronometro del terzo periodo), ma con Walker, la ritrovata vena offensiva di Diaw e l'impatto di Mullens (partito dalla panchina con Diop in quintetto) i Bobcats non abbandonano la partita. Walker segna la tripla del -1 a 60 secondi dalla fine (99-100), gli risponde McGee per il +3 (che sarà il finale) e negli ultimi 40 secondi non segna nessuno: Mullens e Carroll sbagliano entrambi da fuori per il pari, in mezzo McGee sbaglia i liberi che avrebbero dato la sicurezza della vittoria ai suoi ma non paga dazio per questo.
Charlotte: Mullens 23 (10/16, 0/1, 3/4 tl), Diaw 21, Walker 20, Thomas e Carroll 13. Rimbalzi: Thomas e Walker 10. Assist: Walker 11.
Washington: McGee 22 (9/14, 4/8 tl), Young 21, Booker 16, Wall 13, Crawford 12, Lewis 10. Rimbalzi: McGee 10. Assist: Wall 10.