Gli Heat dominano anche Philadelphia e si confermano dopo i netti successi su San Antonio e Lakers. Molto bene anche i Bulls, dominanti nonostante le assenze - tra gli altri - di Rose e Noah. Oklahoma City passa in casa dei Nets, i Rockets continuano a vincere (battuta San Antonio senza Duncan), così come i Grizzlies (su Sacramento).

Chris Bosh e LeBron James ancora protagonisti. Ap

Miami Heat-Philadelphia 76ers 113-92
Un conto è la classifica e un conto sono i valori: questo sembra essere il messaggio di Miami (11-4) a Philadelphia (11-5), nettamente sconfitta in Florida così come, nei giorni scorsi, era toccato a San Antonio Spurs e Los Angeles Lakers. Sempre senza Wade (caviglia destra), gli Heat possono contare sul talento di James e Bosh per alimentare il loro attacco, ma i tifosi di casa dovranno mostrare pazienza per vedere la propria squadra prendere il largo. Philadelphia, infatti, resta incollata alla partita fino a 3'33 dalla fine del terzo quarto, quando Elton Brand firma i liberi del -4 (69-65). Da qui parte un parziale di 12-2 in favore di Miami, chiuso dalla tripla di Shane Battier per il +14 (81-67 a 30 secondi dall'ultima pausa). Nel quarto finale, 6 punti di Bosh portano rapidamente gli Heat là dove non possono più essere raggiunti (92-73 a 9'03 dalla fine). I 76ers sono stati anche sfortunati: già senza Spencer Hawes (tendine d'Achille sinistro), anche il centro debuttante Nikola Vucevic (6/9 al tiro in 24') si è fatto male al ginocchio sinistro nel terzo quarto: si tratterebbe, comunque, di un infortunio leggero.
Miami:Bosh 30 (10/17, 1/2, 7/7 tl), James 28, Chalmers 11. Rimbalzi: Haslem 10. Assist: Chalmers 8.
Philadelphia:Williams 22 (3/10, 4/6, 4/6 tl), Turner 16, Vucevic 13, Brand 12, Holidy 10. Rimbalzi: Vucevic 9. Assist: Holiday, Williams e Turner 4.

Chicago Bulls-Charlotte Bobcats 95-89
Niente Rose. Niente Noah. Nemmeno Gibson e perfino John Lucas. Chissà quanto sono importanti queste vittorie per l'autostima dei Bulls (15-3), che portano a casa successi anche senza l'Mvp in carica e altri giocatori importanti del roster (a vario titolo, certo). Charlotte (3-13) prova a fare il colpo gobbo, ma si scontra con la solita difesa di Chicago e con un Carlos Boozer capace di segnare 17 punti dopo l'intervallo. Proprio l'ex lungo dei Jazz porta in doppia cifra il vantaggio dei suoi nel terzo quarto (5 punti in fila per il 69-59 a 3'23 dall'ultima pausa). Mike James (4/6 al tiro in 17 minuti), altro playmaker arrivato in soccorso di coach Thibodeau per far fronte agli infortuni, segna 7 punti consecutivi nell'ultimo quarto per lanciare un parzialone che porta i suoi sul +19 (91-72 a 6'48 dalla fine). I Bulls non si fanno spaventare da un break di 10-0 degli ospiti, e non rischiano mai seriamente di compromettere il risultato. La tripla del -6 di Matt Carroll arriva troppo tardi.
Chicago: Boozer 23 (10/22, 3/4 tl), Deng 22, Hamilton 20, Watson 11. Rimbalzi: Asik 15. Assist: James 10.
Charlotte: Henderson 22 (9/15, 0/2, 4/6 tl), Mullens 17, Higgins 10. Rimbalzi: Henderson 9. Assist: Augustin, Carroll e Higgins 3.

Russell Westbrook sotto canestro contrasta Kris Humphries. Ap

New Jersey Nets-Oklahoma City Thunder 74-84
Russell Westbrook festeggia con una vittoria il rinnovo contrattuale con Oklahoma City (13-3): il suo autografo sull'accordo da 80 milioni di dollari per cinque anni ha fatto comunque discutere per via delle caratteristiche del giocatore e i problemi di "chimica" emersi in qualche caso con la superstar Durant, ma a parole sono tutti contenti (KD, però, su Twitter si è rammaricato di averlo saputo... su Twitter). La nuova era dei Thunder, dunque, inizia con una vittoria in casa dei Nets (4-12), doppiati già sul finire del primo quarto: ma chi può fisicamente spiegare come faccia Durant a piegarsi per rubare palla a MarShon Brooks e quindi andare a schiacciare il 28-14? Da lì in poi gli ospiti controllano la partita, la tripla del -9 di Stevenson (70-79 a 2'09 dalla fine) non spaventa minimamente OKC.
New Jersey: D. Williams 14 (5/12, 0/6, 4/4 tl), Brooks 14 (6/13, 0/4, 2/3 tl), Farmar 13, Humphries 12. Rimbalzi: Humphries 16. Assist: D. Williams 6.
Oklahoma City: Westbrook 21 (8/18, 1/3, 2/4 tl), Durant 20, Harden 16. Rimbalzi: Durant 15. Assist: Westbrook 6.

Houston Rockets-San Antonio Spurs 105-102
Sesta vittoria consecutiva per Houston (9-7) che piega una San Antonio (10-7) alla quarta partita in cinque giorni e senza Tim Duncan, tenuto a riposo per scelta da coach Popovich. Ci pensano Tony Parker e un brillante Tiago Splitter a tenere in partita gli Spurs fino alla fine, ma poi manca qualcosa per vincere. Ce l'hanno, invece, i Rockets, che trovano giocate importanti da tutti (anche 6 stoppate per Dalembert) e sembra fatta quando Lowry segna 10 punti in poco più di 3' per i +7 (99-92) a 3'06 dalla fine. Le triple di Bonner e Jefferson, però, consentono agli ospiti di rimanere lì (103-102 a 10 secondi dalla fine), e dopo il 2/2 ai liberi di Kevin Martin l'ex trevigiano Neal ha il tiro del pareggio, ma non trova la retina. Per San Antonio è la terza sconfitta in quattro partite, la sesta su sette in trasferta.
Houston: Martin 25 (8/15, 2/6, 3/4 tl), Lowry e Dragic 14, Scola, Dalembert e Patterson 12. Rimbalzi: Scola 7. Assist: Lowry 8.
San Antonio: Splitter 25 (11/13, 3/5 tl), Parker 24, Bonner 16, Neal 11. Rimbalzi: Leonard 11. Assist: Parker 13.

Joe Johnson contrasato da Ramon Sessions e Alonzo Gee. Ap

Atlanta Hawks-Cleveland Cavaliers 121-94.
Terza sconfitta consecutiva per i Cavaliers (6-9), che subiscono un altro pesante k.o. dopo l'umiliazione patita dai Bulls. Il 18-6 con cui Atlanta ha chiuso il secondo quarto (da 43-36 a 61-42 con 8 punti di Joe Johnson) ha chiuso anzitempo il discorso nell'improbabile sfida tra una squadra molto motivata a rimanere tra le migliori a Est, e un'altra apparentemente scarica. Gli Hawks (12-5) continuano a vincere anche senza uno dei giocatori più importanti (5-1 senza Horford) e toccano anche il +33 nell'ultimo quarto (108-75 dopo due liberi di Stackhouse a 5'31 dalla fine).
Atlanta: J. Johnson 25 (5/9, 5/9), Teague e Pargo 14, Pachulia 13, Williams 12, I. Johnson 11. Rimbalzi: Smith 11. Assist: Pargo 6.
Cleveland: Irving 18 (7/8, 1/2, 1/4 tl), Thompson 16, Gee 14, Sessions 13, Casspi 11, Jamison 10. Rimbalzi: Varejao 9. Assist: Sessions 4.

Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 108-98
L'attenzione degli Utah Jazz (10-5) era tutta rivolta a Kevin Love, pericolo numero uno tra i Timberwolves (7-9). Il trattamento privilegiato dei ragazzi di Salt Lake City ha impedito all'ala di Minnesota di brillare come al solito: 5/21 al tiro, 4 perse, "solo" 8 rimbalzi e quindi prima partita della stagione senza raggiungere la doppia-doppia (24.1 punti e 14.1 rimbalzi di media per lui). A fare la differenza ci ha pensato un'altra "power forward": Paul Millsap fa 6/7 al tiro per 12 punti nell'ultimo quarto. Rubio prova a tenere lì i suoi (100-96 a 5'01 dalla fine) ma Millsap segna 4 dei successivi 6 punti per il +10 dei padroni di casa (106-96 a 1'20 dalla fine), chiudendo ogni discorso.
Utah: Millsap 26 (12/18, 2/2 tl), Jefferson e Miles 18, Bell 12, Watson 10. Rimbalzi: Jefferson 12. Assist: Watson 7.
Minnesota: Rubio 17 (4/10, 1/2, 6/6 tl), Love e Williams 15, Johnson 13, Milicic, Ellington e Ridnour 10. Rimbalzi: Love e Williams 8. Assist: Rubio 11.

Rodney Stuckey va a canestro contrastato da Aldridge. Ap

Detroit Pistons-Portland Trail Blazers 94-91
Rodney Stuckey torna in quintetto e la cosa piace. "Una gran cosa per noi poter avere due giocatori sul perimetro in grado sia di segnare che di creare per i compagni", dice Brandon Knight. I Pistons raggiungono la doppia cifra di vantaggio nel secondo quarto con 9 punti in poco più di 3' dello svedese Jerebko (42-32 a 5'15 dall'intervallo), poi Detroit segna tre triple (Stuckey due) nei primi cinque minuti del terzo periodo per andare a +16 (67-51 a 7'13 dall'ultima pausa), ma Portland replica con un controparziale di 16-2 chiuso dalla tripla dall'angolo di Batum (69-67 con 1'36 da giocare nel terzo quarto). Il finale è equilibrato: Stuckey tiene avanti i suoi con un 4/4 ai liberi negli ultimi sette secondi, Felton condanna Portland (9-7) perdendo palla a metà campo quando sembrava ormai pronto a scagliare la tripla allo scadere.
Detroit: Stuckey 28 (4/10, 4/5, 8/9 tl), Prince 17, Knight 14, Jerebko 11, Monroe 10. Rimbalzi: Monroe 8. Assist: Stuckey 5.
Portland: Aldridge 25 (9/17, 7/8 tl), Felton 20, Smith 10. Rimbalzi: Batum 9. Assist: Felton 9.

Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 128-95
Sesta vittoria consecutiva per Memphis (9-6), che conferma di essere una squadra solida e ridimensiona Sacramento (6-11) reduce dalla vittoria a San Antonio. Il massimo stagionale (e quindi in carriera) per Jimmer Fredette viene così oscurato dalla prestazione dei padroni di casa, che con 8 punti consecutivi di Mike Conley chiudono il primo quarto avanti 34-21. I Kings provano a rimettersi in gioco sul finire del secondo quarto con un parziale di 16-6 (con 6 punti di Outlaw, 65-58 a 34 secondi dall'intervallo), in una prima metà di gara dove la parola difesa è stata privata del suo significato. Nessun problema, comunque, per Memphis, che apre il terzo periodo con un 12-0 (80-60 firmato Tony Allen a 8'21 dall'ultima pausa) e da lì in avanti dilaga toccando anche il +39.
Memphis: Gay 23 (9/16, 0/1, 5/7 tl), Conley e Mayo 22, Gasol 20, Speights 12. Rimbalzi: Speights 15. Assist: Conley 6.
Sacramento: Fredette 20 (2/7, 3/6, 7/8 tl), Cousins e Greene 19, Evans 13. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Fredette 6.

ALL STAR GAME: VOTA MAGO E GALLO — A Orlando, dal 24 al 26 febbraio, potrebbe esserci una storica prima volta. Un italiano con i più grandi della Nba. Non è un sogno, e tutti possono contribuire a spingere Andrea Bargnani e Danilo Gallinari votando direttamente sul sito della Nba. Si può fare una volta al giorno da qui fino al 31 gennaio.