Sono tre gli anticipi che aprono il programma della 18ª giornata di Serie A, la prima del girone di ritorno. A riposo Venezia.

Daniel Hackett viaggia a 11,1 punti di media in stagione. Ciam/Cast

Scavolini Pesaro-Angelico Biella 78-72
La Scavolini vendica la sconfitta della prima di andata e sforza la cinquina consecutiva. Batte la coriacea Biella soltanto nel finale, dopo aver respinto l’ennesimo assalto e vinto la stanchezza. Hackett e compagni restano secondi e strappano con i denti il settimo successo nelle ultime otto uscite. I padroni di casa sono ancora senza Cusin e hanno Lydeka febbricitante, così la Scavo gioca praticamente senza lunghi. Pesaro mette subito il turbo e vola 21-10 all’8’ con gli statunitensi che regalano anche spettacolo. Coleman è il più vivace dei suoi, l’Angelico rientra al 12’ (23-22). Con Lydeka in panchina, la Scavolini non ha peso né centimetri in area e subisce la fisicità ospite. Troppe palle perse per entrambe, Pesaro paga a rimbalzo (offensivo). James White dà lezioni di pallacanestro e la Vuelle respira: 32-24 al 17’. Biella lotta e torna sotto (33-31) al 19’. Coleman impacchetta quasi da solo il pareggio: 46-46 al 28’, ma l’ Angelico non si ferma e vola sul 46-51 un minuto più tardi. La stanchezza si fa sentire nelle gambe della Scavolini, che ha speso moltissimo nell’ultimo mese e ha pochi uomini da ruotare. Il terzo quarto ha un solo padrone, Biella piazza un parziale complessivo di 15- 26. Pesaro perde colpi: 54-61 al 31’, ma non è morta (59-61 al 32’). I piccoli – bravissimi Hackett e Hickman, il migliore – e la zona la riportano avanti (70-65 al 36’), è una battaglia da infarto. Pesaro amministra con saggezza e pazienza, l’Angelico non trova il canestro nel finale e deve arrendersi. Domani arriva Arminas Urbutis per dare una mano nel reparto lunghi marchigiano, Traini potrebbe essere ceduto a breve in prestito a Recanati. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Hickman 21, Hackett 17, White 17
Biella: Coleman 24, Pullen 17, Soragna 11

Petteri Koponen protagonista. Ciamcast

Acea Roma-Canadian Solar Bologna 78-82
Si chiama Petteri Koponen il fantasma dell’Acea. L’esterno della Virtus Bologna infila 13 degli ultimi 15 punti della sua squadra, condannando l’altra Virtus, quella di Roma, alla quinta sconfitta interna della stagione (78-82) e a fare i conti con quella che ormai, a tutti gli effetti, è vera e propria crisi. L’alea dell’addio annunciato, a fine stagione, dal presidente di Rom, Claudio Toti, e quella di una gara che vive sul filo dell’equilibrio fino a metà del terzo periodo. Con un primo quarto che viaggia su medie da tripla cifra finale per entrambi gli attacchi (27-25) e una seconda frazione in cui, anche le difese fanno sentire un minimo di pressione in più. Primi dieci minuti da percentuali bulgare al tiro pesante, quando Tucker manda in scena il suo show personale (11 punti con 3 su 3 dall’arco, chiuderà a 24), spalleggiato da Datome (8 a bersaglio, 11 alla fine) di rientro dall’infortunio al tallone. Scenario speculare per la Virtus Bologna, con i canestri pesanti di Koponen (11 punti in 20 minuti, 24 al 40’) e quelli in penetrazione di Douglas-Roberts (8, 18 finali). Quanto basta, tolti i due piccoli picchi dell’Acea (due volte sul +6 nel secondo quarto) a consegnare le squadre agli spogliatoi sul 41-40 all’intervallo. Dopo la pausa, ci prova Bologna a premere sull’acceleratore: affidandosi alle incursioni di Poeta nel pitturato (8 punti in 5 minuti) e alla sostanza di Gigli il quintetto di Finelli stacca Roma fino al +6 del massimo vantaggio (51-57). Strappo ricucito in un amen dall’Acea che rimette le cose a posto sulla sirena del terzo quarto (61-61). Deciderà la serie lunghissima di Koponen negli ultimi 5 minuti. (Antonio Pitoni)
Roma: Tucker 24, Slokar 16, Gordic 13
Bologna: Koponen 24, Douglas-Roberts 18, Gigli 14.

Collins, 21 punti a Treviso. Ciamcast

Benetton Treviso-Otto Caserta 71-73
Impresa della Otto Caserta, che vince a Treviso una gara tiratissima (71-73), grazie a due liberi di Andre Collins nel finale. Gran match del playmaker di Sacripanti, autore di 21 punti. A Treviso non è bastato un rabbioso Sani Becirovic: 21 punti anche per lui. La gara è subito vivace: le squadre badano poco alla tattica e puntano sistematicamente alla soluzione rapida. È un gioco che esalta Collins e Bell, ma anche gli esterni trevigiani (Viggiano subito 7 punti). Così si segna da entrambe le parti, e le squadre procedono appaiate lungo tutto il primo quarto. Caserta allunga nel finale grazie ai canestri di Smith (15-18). È l’avvio di un parziale pesante (11-0), con cui la Otto riesce a scappare a +8 (15-23) in pochi minuti. Treviso prova a rientrare con Viggiano e Goree, ma non ci riesce. Perché la zona di Sacripanti blocca i veneti, e le penetrazioni di Collins trovano sempre uno scarico libero per l’appoggio. Allora Djordjevic si affida alla voglia di riscatto di Becirovic, finora troppo negativo: 10 punti di seguito dello sloveno, uno spettacolo. Ed è 32-33, partita subito riaperta. Si va al riposo sul 34-36. Si rientra e Treviso prova il sorpasso, con 7 punti consecutivi di Cuccarolo. Ora la squadra di Djordjevic gira a meraviglia: Viggiano segna la tripla del 48-41 al 23’, costringendo Caserta al time-out. Il ritmo diventa frenetico: si vola da una parte all’altra del campo, ma si moltiplicano gli errori. La Otto è più precisa: Collins indovina due triple micidiali che riportano avanti i campani (53-54). Il terzo quarto però finisce con Treviso sopra di 1 (57-56). Ultimi dieci minuti, e sale la tensione in campo e fuori. Il doppio tecnico fischiato a Thomas e Stipanovic ne è un esempio. Il risultato si blocca per lunghi minuti sul 61-58: basta contropiedi, basta tiri semplici. Caserta è freddissima e prova a svoltare il match: con un gioco da tre punti di Smith e due triple di Collins vola a +6 (61-67). Ma Treviso non è d’accordo, e con Becirovic e Thomas è ancora lì: l’ultimo minuto inizia sul 68-71. Thomas accorcia dalla lunetta (70-71) e recupera il pallone dalla rimessa, mancano 42 secondi. Becirovic si butta dentro e subisce fallo: uno su due, parità. Palla a Collins, che prende il fallo: dalla lunetta non sbaglia. Caserta avanti di due, con 18” da giocare. Treviso ha l’ultima palla, ma Thomas pasticcia. La Otto può gioire. (Alberto Mariutto)
Treviso: Becirovic 21, Viggiano 17, Thomas 8
Caserta: Collins 21, Smith 13, Stipanovic 12, Bell 11