Dwight Howard e i Magic fermano Kobe Bryant e i Lakers. Epa

Gli Orlando Magic ci mettono le consuete triple (12) e una prova di forza da parte del centro per battere Kobe Bryant e compagni. Prima sconfitta in casa di San Antonio (che cede ai Kings), mentre con 36 punti di Jennings i Bucks vincono per la prima volta in trasferta (a New York, in piena crisi). La gara più entusiasmante della notte si gioca a Los Angeles, dove i Timberwolves rimontano 15 punti ai Clippers e nel finale passano con le triple di Rubio e Love.

Orlando Magic-Los Angeles Lakers 92-80
Le cifre di Howard sono praticamente identiche a quelle messe insieme dalla coppia Bynum-Gasol (23 punti e 22 rimbalzi per loro). Può essere questa una prima spiegazione della vittoria di Orlando (11-4) sui Lakers (10-7), che stanno ancora faticando a trovare ritmo soprattutto in attacco. I Magic partono fortissimo (20-8 dopo un 8-0 con 1'06 da giocare nel primo quarto), poi Jameer Nelson segna 8 punti in due minuti per il +23 (45-22) con 2'03 da giocare prima della pausa. Le triple (12/27 oggi), sempre loro, rappresentano le armi principali della formazione di casa per controllare i tentativi di rimonta dei Lakers, che rientrano fino al -8 (74-66 con le triple di Bryant e Kapono a 6'18 dalla fine) ma vengono ricacciati indietro da un 8-0 chiuso da 5 punti consecutivi di Ryan Anderson (82-66 a 4'56 dal termine).
Orlando: Howard 21 (6/14, 9/17 tl), Nelson 17, Redick 15, Anderson 13, Richardson 12. Rimbalzi: Howard 23. Assist: Nelson 9.
L.A. Lakers: Bryant 30 (10/19, 1/3, 7/7 tl), Gasol 13, Fisher 12, Bynum 10. Rimbalzi: Bynum 12. Assist: Bryant 8.

San Antonio Spurs-Sacramento Kings 86-88
"Questa partita dimostra che tipo di squadra abbiamo: non ci manca nessun pezzo del puzzle per essere competitivi". Questa l'analisi di Tyreke Evans (doppia-doppia con i suoi 11 rimbalzi) al termine della gara vinta a San Antonio. Gli Spurs si sono presentati imbattuti in casa (ora 9-1 e 10-6 in totale), mentre i Kings (6-10) avevano vinto una sola volta in otto trasferte. Grande avvio ospite, con 7 punti di Thornton e 6 di Thompson per il +12 dopo poco più di 6 minuti (19-7), quindi le triple di Greene e Fredette hanno portato i Kings sul +15 a 9'45 dalla fine (40-25). San Antonio reagisce e tocca il -1 con due tiri liberi di Leonard a 1'31 dalla pausa (45-46), ma per il sorpasso bisogna aspettare l'ultimo quarto. Ci pensa Tiago Splitter (74-73 a 9'52 dalla fine) e sembra fatta per i texani quando Tony Parker mette 5 punti in fila per il 6 Spurs (84-78 a 3'50 dalla sirena, TP mette la prima tripla stagionale in questo mini parziale!). Sacramento però non molla: Salmons pareggia con 4 punti consecutivi, Evans mette il tiro del sorpasso a 47 secondi dalla ffine: negli ultimi secondi gli Spurs hanno il tiro per pareggiare, ma Green sbaglia il layup e Duncan manca la correzione.
San Antonio: Parker 24 (7/16, 1/2, 7/8 tl), Duncan, Blair e Splitter 10. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 6.
Sacramento: Evans 23 (9/16, 1/3, 2/5 tl), Cousins e Thornton 17, Thompson 10. Rimbalzi: Cousins 13. Assist: Evans 7.

L'esultanza di Kevin Love nel successo a casa dei Clippers. Ap

Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 98-101
I Timberwolves (7-8) fanno sul serio: rimonta da -15 e vittoria allo scadere in casa di una delle squadre più calde del momento, i Clippers (8-5), sempre senza Chris Paul ma con un Mo Williams capace di segnare i suoi primi sette tiri per la seconda partita consecutiva. L'ex playmaker dei Cavs è ovviamente il principale artefice dell'ottimo inizio di partita dei padroni di casa, che toccano però il massimo vantaggio con 6 punti consecutivi di Blake Griffin (53-38 a 2'49 dall'intervallo). Dall'altra parte c'è una squadra che non molla: 10-2 di parziale nel terzo quarto e -2 firmato Milicic (62-60 a 7'46 dall'ultima pausa), e gli ospiti non si arrendono nemmeno dopo un nuovo 8-0 dei Clippers in avvio di quarto periodo (chiuso da Foye pee l'89-77 a 9'32 dalla sirena). Derrick Williams segna i primi 9 punti degli ospiti nel periodo finale, Milicic capitalizza sugli assist di Rubio (4 punti in fila dopo la tripla di Billups, 96-94 con 2'30 da giocare), e poi arriva il momento di Ricky Rubio. Lo spagnolo sbaglia i suoi primi 10 tiri, ma non la tripla che vale il pareggio a 20 secondi dal termine (98-98). Segna così tutti e 9 i suoi punti nell'ultimo quarto (gli altri 6 dalla lunetta) e ci mette anche la difesa sulla penetrazione di Billups, che sbaglia a 1 secondo dalla fine. Time-out, rimessa di Ridnour per Love: la macchina da doppie-doppie di Minnesota segna la tripla della vittoria, e ora il futuro sembra finalmente roseo per la squadra allenata da Rick Adelman.
L.A. Clippers: Williams 25 (7/10, 3/5, 2/2 tl), Griffin 21, Billups 20, Gomes 11. Rimbalzi: Jordan 11. Assist: Williams 5.
Minnesota: Milicic 22 (10/15, 2/5 tl), Love 17, Ridnour e Ellington 13. Rimbalzi: Love 14. Assist: Rubio e Ridnour 6.

Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 75-114
"Escludendo il Team USA alle Olimpiadi di Pechino e la selezione All-Star, questa è la squadra più profonda nella quale io abbia mai giocato". Parole di Carlos Boozer a proposito dei Bulls (14-3), che umiliano Cleveland (6-8) alla Quicken Loans Arena nonostante l'assenza di Derrick Rose per la terza gara consecutiva. Gli ospiti si prendono un primo vantaggio importante con un parziale di 15-2 realizzato tra primo e secondo quarto (40-28 con 9'22 all'intervallo dopo 4 punti di Lucas), poi cinque marcatori diversi per il 10-0 che permette ai Bulls di arrivare sul 63-44 a metà partita. Cleveland non reagisce, e Chicago dilaga fino al +42 a 55 secondi dalla fine (segna Korver per il vantaggio 114-72).
Cleveland: Varejao 14 (5/9, 4/4 tl), Irving 13, Casspi 9. Rimbalzi: Jamison 8. Assist: Parker, Irving e Sessions 3.
Chicago: Deng 21 (7/11, 1/2, 4/4 tl), Boozer 19, Watson 15, Korver 14, Hamilton 13. Rimbalzi: Boozer 14. Assist: Watson 7.

Una schiacciata di Brandon Jennings, autore di 36 punti. Ap

New York Knicks-Milwaukee Bucks 86-100
Dopo aver perso la prima partita della stagione in casa contro i Nuggets di Gallinari, i Bucks (5-9) sono andati a prendere la prima vittoria esterna nella vecchia casa di Danilo, New York. E visto che c'è lì chi recrimina ancora per quel Draft 2009 in cui i Knicks presero Jordan Hill con l'ottava chiamata lasciando andare Brandon Jennings a Milwaukee con la decima (il playmaker era reduce da un'anonima esperienza a Roma), la point guard dei Bucks ha dato fiato ancora una volta a chi lo avrebbe voluto al Madison Square Garden. Miglior performance stagionale, gli ultimi 12 punti dei Bucks nel secondo quarto (55-51 all'intervallo), poi 8 punti nel parziale di 11-2 a favore degli ospiti nel terzo quarto (78-62 con 2'11 all'ultima pausa). La ciliegina sulla torta arriva nel finale: tripla del nuovo +15 (98-83 a 1'39 dalla fine), e quindi doppio tecnico per lui e Carmelo Anthony (espulso), che ha avuto da dire la sua al playmaker ospite. Che lo liquida con un sorriso e soprattutto con la vittoria. Per i Knicks è la quinta sconfitta consecutiva, la terza al Garden. I playmaker dei Knicks? Shumpert e Douglas fanno insieme 6 punti con 1/11 al tiro contro 6 assist e 7 palle perse.
New York: Anthony 35 (9/20, 2/6, 11/13 tl), Stoudemire 15, Chandler 11, Fields 10. Rimbalzi: Chandler 12. Assist: Shumpert 5.
Milwaukee: Jennings 36 (9/14, 6/12), Livingston 18, Bogut 11, Gooden 10. Rimbalzi: Gooden 11. Assist: Jennings 5.

Boston Celtics-Phoenix Suns 71-79
Niente Rondo (infortunato al polso destro), niente attacco per Boston (5-9), alla sesta sconfitta in sette partite. Phoenix (6-9) trova in Marcin Gortat l'uomo giusto per entrare in partita: il centro polacco segna sette (!) canestri consecutivi nel primo quarto per dare ai suoi il +10 (20-10 a 1'38 dalla prima pausa). "A quel punto della partita avrebbe anche potuto smettere e candidarsi per la Hall of Fame", il commento di coach Rivers a proposito del pivot avversario. Boston rientra in partita difendendo e supera i Suns nel terzo quarto (53-50 con la tripla di Pietrus a 3'46 all'ultima pausa), poi un 12-0 ospite con 4 punti a testa di Brown e Dudley riporta Phoenix sul +9 (64-55) con 10'41 da giocare. Ancora Jared Dudley, con la tripla del +10, mette i punti decisivi (76-66 a 1'39 dalla fine), quindi basta il 3/4 ai liberi della coppia Nash-Gortat per portare a casa la vittoria.
Boston: Allen 14 (2/5, 2/3, 4/4 tl), Pierce 12, Bass 11, Garnett e Bradley 10. Rimbalzi: Allen e Bass 6. Assist: Pierce 6.
Phoenix: Gortat 24 (10/18, 4/4 tl), Dudley 12, Nash 11. Rimbalzi: Gortat 12. Assist. Nash 9.

Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 90-76
Dopo una prima metà di partita in mano ad Atlanta (11-5), i 76ers (11-4) reagiscono grazie a Meeks e Iguodala e portano a casa una vittoria importante in uno scontro tra due delle migliori formazioni di questo inizio di stagione nella costa Est. Gli ospiti hanno avuto anche 11 punti di vantaggio nel secondo quarto, con 6 punti consecutivi di McGrady e la tripla di Radmanovic per il 33-22 con 9'34 da giocare prima dell'intervallo. Philadelphia prende il controllo della gara con un parziale di 17-2 nel terzo periodo con dentro tre triple di Jodie Meeks e 4 punti di Iguodala. Nel quarto periodo Thaddeus Young ne mette 10 e i 76ers prendono il volo toccando anche il +18 (con 2 punti proprio di Young, 90-72 a 1'37 dalla fine).
Philadelphia: Young 20 (8/11, 4/4 tl), Holiday 16, Meeks 12, Iguodala 11, Brand 10. Rimbalzi: Brand 16. Assist: Holiday 11.
Atlanta: Green 14 (4/5. 2/2), Teague 12, Smith e McGrady 10. Rimbalzi: Smith 6. Assist: Teague 6.

Detroit Pistons-Memphis Grizzlies 81-98
Quinta vittoria consecutiva per Memphis (8-6), che fa leva sul talento di Rudy Gay e la crescita di Mike Conley per non pensare all'assenza di due giocatori importanti come Zach Randolph (soprattutto) e Darrell Arthur. Proprio Gay segna allo scadere del primo quarto la tripla del 22-12, poi mette altri 4 punti consecutivi per l +16 (35-19 a 8'11 dall'intervallo). I Pistons (3-13) sembrano spettatori non paganti, Conley e Gasol ne mettono 4 a testa per il +21 a 1 minuto dall'intervallo (49-28), ma due triple consecutive di Ben Gordon lanciano il tentativo di rimonta dei padroni di casa, dopo aver toccato il -23. Detroit rientra fino a -7 (61-68) con 12 punti di Brandon Knight in questo frangente, ma dopo la tripla di Mayo (72-82 a 8'32 dalla fine della partita) Memphis riprende il controllo e torna a +21 con la tripla di Gay a 4'03 dalla sirena (95-74 chiudendo un parziale di 16-2).
Detroit: Knight 22 (6/16, 0/2, 10/10 tl), Prince 14, Monroe e Gordon 10. Rimbalzi: Monroe 13. Assist: Monroe e Knight 4.
Memphis: Gay 24 (813, 2/4, 2/2 tl), Gasol 17, Conley 14, Allen 13, Mayo 10. Rimbalzi: Gasol 6. Assist: Conley 11.

Golden State Warriors-Indiana Pacers 91-94
Una grandissima giocata di George Hill decide una sfida equilibratissima tra Warriors (5-10) e Pacers (10-4): l'ex giocatore degli Spurs, sul 91-91, ruba palla a Monta Ellis e fugge in contropiede a segnare il 2+1 che permette ai Pacers di andare in vantaggio a 1.8 dalla sirena, in una partita in cui non ci sono mai stati più di 6 punti di scarto. Rientro sfortunato per Stephen Curry (12 con 5/15, 3 assist e 3 perse), che dopo il time-out ha l'opportunità di tirare per il pareggio ma sbaglia. I 16 rimbalzi di Roy Hibbert rappresentano il suo massimo in carriera, mentre Indiana porta a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque uscite.
Golden State: Ellis 25 (11/19, 0/1, 3/4 tl), Wright 18, Curry 12, Lee 10. Rimbalzi: Lee 14. Assist: Ellis 6.
Indiana: Granger 26 (7/13, 3/3, 3/4 tl), Hill 14, West 18, Hibbert 10. Rimbalzi: Hibbert 16. Assist: Collison 9.

ALL STAR GAME: VOTA MAGO E GALLO — A Orlando, dal 24 al 26 febbraio, potrebbe esserci una storica prima volta. Un italiano con i più grandi della Nba. Non è un sogno, e tutti possono contribuire a spingere Andrea Bargnani e Danilo Gallinari votando direttamente sul sito della Nba. Si può fare una volta al giorno da qui fino al 31 gennaio.