Vince l'unico italiano impegnato nella notte Nba. Danilo Gallinari disputa una buona gara nella vittoria che i Nuggets conquistano al Verizon Center di Washington, battendo 108-104 i Wizards. A riposo gli Hornets di Marco Belinelli, perdono ancora i Raptors orfani dell'infortunato Andrea Bargnani. L'assenza del Mago si sente e Toronto perde 94-84 contro Portland Trail Blazers.

Danilo Gallinari contro JaVale McGee. Ap

Washington Wizards – Denver Nuggets 104-108
E' bastato il minimo dello sforzo ai Nuggets per passare sul campo dei Wizards, squadra col peggior record della Nba, alla tredicesima sconfitta in quindici gare. A 24 ore dal ritorno da ex a New York, Danilo Gallinari è ripartito dopo il minimo stagionale di Philadelphia giocando una partita di grande regolarità, a parte una fiammata da 7 punti in meno di due minuti nel primo quarto, dedicandosi nel complesso più alla continuità nella produzione offensiva che alla ricerca di incisività vera in altre fasi del gioco in una serata di difese soffici: alla fine per lui 21 punti con 7/11 al tiro (1/3 da tre), 5 assist, 4 rimbalzi e 3 perse. Senza Nenè i Nuggets la vincono sul velluto: non è stato un successo tranquillo, condotto in porto solo negli ultimi tre minuti, ma a Denver è bastato solo un filo di gas. Trascinante Al Harrington, altro ex newyorkese, che si prepara ad affrontare i Knicks con la miglior prestazione stagionale, 29 punti, in una serata in cui di là il fischiato Blatche chiude con 0/7 e 3 perse, mentre sul perimetro non basta la vena di Young e Crawford se Lawson mette in ombra l'idolo locale Wall (4/17 al tiro, ma a un rimbalzo dalla tripla doppia).

grande Harrington — Denver paga da subito l'assenza di Nenè (tallone) sia direttamente con l'inizio negativo di Koufos, che parte con 1/5 e una persa in otto minuti, sia indirettamente per gli spazi che si aprono in area per le giocate da globetrotters di cui le individualità casalinghe sono capaci. Più di tutti ne approfitta un Nick Young da 11 punti in otto minuti e 17 in un primo quarto da 37 di squadra per i Wizards, una valanga: dalle sue mani nasce il 13-2 di break con cui Washington porta dalla sua parte il match sul 41-29 di inizio secondo quarto. Ma se gli ospiti non mordono in difesa, i padroni di casa non sono proprio mastini per costruzione, e Denver ne approfitta per rientrare in partita con le seconde linee e il ritorno di un Lawson letale da tre punti: a segno 9 dei primi 11 tiri del secondo quarto, i Nuggets tornano a -2, poi pareggiano a quota 58 poco prima di un riposo a cui comunque vanno col massimo stagionale di punti subìti a metà gara (63) e infine mettono la testa avanti sul 63-67 in apertura di ripresa. Con 8 punti in 6 minuti di Harrington, in asse con Lawson, il vantaggio tocca il 75-83. Più delle giocate di un John Wall impreciso ma che a tutto campo accende McGee o dell'istinto di Mack, lo minaccia la regia scellerata di Andre Miller quando Lawson e Gallinari sono in panchina, offrendo il fianco al rientro in gara di Washington che torna avanti 90-89 a inizio quarto periodo. Sul 98 pari a 150 secondi dalla fine l'allungo decisivo: i Wizards sbagliano tre tiri di fila, Denver li punisce con Afflalo e una tripla allo scadere dei 24 secondi (su scarico del Gallo) di Harrington, alla sua migliore serata dell'anno. Fa +5 a 74 secondi dal termine, e da qui in poi Washington resterà sempre un possesso indietro. Gallinari può pensare al ritorno da ex nella Grande Mela.
Washington: Young 25 (6/12, 4/10, 1/1tl), Crawford 18, McGee 13, Wall 13. Rimbalzi: Wall 9. Assist: Wall 10.
Denver: Harrington 29 (5/8, 5/8, 4/6tl), Gallinari 21, Lawson 21. Rimbalzi: Lawson 9. Assist: Lawson 6.

Toronto Raptors-Portland Trail Blazers 84-94
La data del ritorno in campo di Andrea Bargnani si avvicina, ma anche ieri sera i Raptors (4-12) hanno dovuto fare a meno del loro miglior giocatore ed hanno incassato la settima sconfitta consecutiva contro Portland. L’attacco inesistente nel primo tempo ha confermato quanto il successo di Toronto dipenda largamente dal talento di Bargnani. Tra palle perse, lacune sotto canestro e rimbalzi concessi a LaMarcus Aldridge e compagni i Raptors si sono scavati una fossa sprofondando a -21 nel corso del secondo quarto. Una buona reazione nel secondo tempo ha permesso ai Raptors di chiudere il match con una sconfitta meno bruciante, in cui registriamo il record di punti per James Johnson (23) che ha anche aggiunto 4 stoppate, e progressi da parte del finora deludente DeRozan. Coach Casey preferisce puntare sull’ottimismo: “La chiave per ogni squadra di giovani è imparare a giocare per quattro quarti. Quando ci arriveremo, diventeremo una buona squadra”. Serata speciale per il centro avversario Aldridge che per la prima volta in carriera ha chiuso oltre i 30 punti e 20 rimbalzi. Intanto giungono notizie incoraggianti riguardo l’infortunio al polpaccio di Bargnani. Dopo lo stop dell’11 gennaio, l’azzurro parteciperà oggi al suo primo vero allenamento con la squadra che si è trasferita a Los Angeles subito dopo la gara contro Portland. Il Mago aveva solo svolto una seduta di pesi più esercizi di tiro dopo l’allenamento dei Raptors di giovedì scorso. Dunque l’allenamento che precederà la sfida contro i Clippers di domenica pomeriggio dirà allo staff medico se Bargnani è completamente recuperato. Aspettiamoci comunque di vedere in campo l’atleta romano in una delle cinque prossime gare in trasferta. I Raptors hanno sicuramente bisogno dei suoi 22.3 punti di media a partita.
Toronto: J. Johnson 23 (10/17), DeRozan 22, Barbosa 17. Rimbalzi: Davis 10. Assist: Calderon 13. Portland: Aldridge 33, Felton 14. Rimbalzi: Aldridge 23. Assist: Aldridge e Felton 5.

Gerald Wallace (3) contro Ed Davis. Ap

il VIAGGIO-ODISSEA di gallo — Per Danilo Gallinari la sfida contro i Knicks non può essere come tutte le altre. E il grande ex e ha una gran voglia di dimostrare tutto il suo valore al Madison Square Garden di New York. Il Gallo è in forma, nella notte ha realizzato 21 punti nel successo che Denver ha conquistato a Washington, ma come tutta la squadra si presenterà a New York non proprio al massimo e con poche ore di sonno, visto il viaggio-odissea che ha visto protagonisti i Nuggets. È lo stesso Gallinari a raccontare la disavventura, dovuta all'abbondante nevicata, tramite Twitter. "Incredibile.. Sono 3 ore che siamo in aereo... E ancora non partiamo... Mi accadde solo quando andai in Senegal... L'estate scorsa.... Comincia a fare caldo..... Unreal...", scrive il Gallo che dopo un po' si consola: "Olé... Due piccoli televisori ci sono... Ma non si parte. Forse si parte...... Non ci credo...". Poi la buona notizia: Arrivati a NY... Finally.. Heading to the hotel...". Quindi l'ultimo tweet: "E all'alba delle 3 e 15 siamo ancora in pullman verso l'hotel... Calcolando che è un back to back e che andrò a letto verso le 4.... Non male".

ALL STAR GAME: VOTA MAGO E GALLO — A Orlando, dal 24 al 26 febbraio, potrebbe esserci una storica prima volta. Un italiano con i più grandi della Nba. Non è un sogno, e tutti possono contribuire a spingere Andrea Bargnani e Danilo Gallinari votando direttamente sul sito della Nba. Si può fare una volta al giorno da qui fino al 31 gennaio.