I Nuggets di Danilo Gallinari colgono a Philadelphia un importante successo, New Orleans, invece, va ko anche contro Memphis.

Andre Miller, trascinatore dei Nuggets, a canestro. Ap

Philadelphia-Denver 104-108 d.t.s.
I Nuggets trascinati da un incandescente Andre Miller superano i 76ers a Philadelphia 108-104 dopo un supplementare. Danilo Gallinari per una volta resta ai margini del gioco e chiude con tre sole conclusioni dal campo (1/3 per tre punti) in 33’ sul parquet. I caldissimi 76ers, reduci da nove successi nelle ultime 10 gare, mettono subito in difficoltà la truppa di George Karl che inizia il match al rallentatore. Elton Brand e Jrue Holiday strappano applausi nei primi minuti, dall’altra parte, invece, Denver attacca senza troppa disciplina. Completamente ignorato in attacco Danilo Gallinari il quale nel primo quarto non si ritaglia nemmeno una conclusione dal campo. I Nuggets così vanno sotto di nove lunghezze e all’inizio del secondo periodo il passivo diventa di -14. Il Gallo trova il suo primo canestro con un layup in contropiede e di colpo gli ospiti ritrovano la loro brillante pallacanestro. A suonare la carica ci pensano due riserve, Andre Miller e “Birdman” Andersen, la cui energia diventa contagiosa. La verve di Thaddeus Young aiuta Philadelphia che però, tradita da Iguodala (1/7 dal campo nei primi due quarti) perde smalto in attacco e va in grande difficoltà anche in difesa. I Nuggets così diventano padroni del match e chiudono la frazione con un parziale di 26-6 che li porta negli spogliatoi all’intervallo avanti 51-45. Davvero buona la risposta della squadra del Colorado negli ultimi minuti del secondo quarto, dopo il deludente inizio di gara. A inizio ripresa Nene mostra i muscoli e il pick and roll dei Nuggets diventa difficile da difendere per i 76ers. Gli ospiti arrivano al +9 ma quando il brasiliano torna in panchina con quattro falli a carico, gli ospiti pagano dazio. Philadelphia torna sotto ma nel finale di frazione le triple di Harrington, Brewer e Afflalo riportano Denver avanti di sei lunghezze.

Gli ospiti allungano all’inizio dell’ultimo quarto ma di colpo Philadelphia si accende in attacco e torna davanti piazzando un sorprendente parziale di 13-0. Coach Karl riporta Gallinari sul parquet per fermare l’emorragia ma ancora una volta a fare la differenza ci pensa un incandescente Andre Miller. L’ex playmaker dei 76ers firma gli ultimi 10 punti dei Nuggets nei tempi regolamentari, Iguodala grazia i Nuggets fallendo il libero del sorpasso a quattro secondi dalla sirena, e il match va così al supplementare. Nell’overtime ancora una volta e’ Miller che firma il canestro del definitivo sorpasso a 42’’ dalla fine, Denver così doma i caldissimi 76ers e porta a casa un importante successo.
Philadelphia: Young 22 (11/22), Turner 20, Brand 16. Rimbalzi: Turner 11, Iguodala 10. Assist: Iguodala 9.
Denver:GALLINARI 3 (1/1, 0/2), con cinque rimbalzi, un assist, due recuperi, una stoppata in 33’. Miller 28 (9/16, 3/4), Nene 20. Rimbalzi: Nene 14. Assist: Miller 10.

Battaglia sotto canestro a New Orleans. Ap

New Orleans-Memphis 87-93
Gli Hornets ritrovano finalmente Trevor Ariza ma non riescono a mettere fine al loro momento negativo. La squadra della Big Easy, infatti, incassa contro i Grizzlies la sua undicesima sconfitta nelle ultime 12 gare, un ruolino di marcia davvero da brividi. Marco Belinelli chiude la gara con 10 punti e tre rimbalzi in 40’ di gioco. Ci sono tanti posti vuoti alla New Orleans Arena e l’atmosfera si fa subito pesante per i padroni di casa visto che i Grizzlies partono fortissimo. Gli ospiti, infatti, trovano il canestro con 11 delle loro prime 13 conclusioni dal campo. Beli tenta di far rimanere i padroni di casa in scia con una tripla ma Conley e un eccellente Marc Gasol spingono subito Memphis al +14. Con l’andare dei minuti gli ospiti iniziano a sporcare le proprie percentuali e New Orleans prova a rientrare in gara. A meta’ del secondo quarto cinque liberi di Belinelli nell’arco di un minuto e la produzione di Ariza riavvicinano gli Hornets ma all’intervallo la squadra di casa va comunque negli spogliatoi sotto di sette lunghezze. L’avvio della ripresa sembra incoraggiante per i tifosi della Big Easy. Jack rimette in corsa la truppa di Monty Williams ma Gasol non ci sta, e risponde con la sua fisicità. Belinelli dal perimetro riporta New Orleans al -5, all’inizio dell’ultimo periodo pero’ Conley e OJ Mayo cambiano marcia e Memphis sembra in grado di chiudere i conti. Gli ospiti arrivano al +12 a 5’07’’ dalla fine New Orleans pero’ ancora una volta, nonostante le oggettive difficoltà, non si arrende e si gioca le sue carte fino alla fine. Gli Hornets segnano 10 punti consecutivi e arrivano al -2 a 1’28’’ dalla sirena. L’impresa pero’ non si concretizza perché Mayo zittisce la New Orleans Arena riportando Memphis al +4 e i liberi di Conley chiudono ogni discorso.
New Orleans: BELINELLI10 (1/2, 1/5), con tre rimbalzi e un assist in 40’. Jack 27 (7/11, 4/4), Ariza 18. Rimbalzi: Smith 6. Assist: Ariza 7.
Memphis: Gasol 22 (10/14), Conley 18, Mayo 16. Rimbalzi: Gasol 12. Assist: Conley 10.

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