I Miami Heat reagiscono dopo mezza partita dominata dai texani, e li fanno a fette ribaltando la situazione nel terzo quarto. I Bulls (sempre senza Rose) hanno vita facile su Phoenix, Orlando porta a casa la vittoria anche contro Charlotte. Cleveland sorpresa in casa da Golden State, prosegue il bel momento di Utah e di Houston.

LeBron James mette a referto 33 punti. Afp

Miami Heat-San Antonio Spurs 120-98
"Dovremmo sentirci in imbarazzo". L'ha presa male Gregg Popovich, il coach dei San Antonio Spurs (9-5), che ancora non riescono a conquistare la prima vittoria esterna nonostante il dominio nella prima metà di gara in casa di una Miami (9-4) ancora una volta senza Dwyane Wade (distorsione alla caviglia destra). I texani hanno toccato anche il +17 nel secondo quarto sul 52-35, e Danny Green si è messo in mostra con due triple allo scadere (una alla fine del primo quarto, l'altra da metà campo alla fine del secondo) permettendo agli ospiti di chiudere sul 63-49 all'intervallo, mettendo in imbarazzo la difesa di Miami. Cambia tutto, però, nel terzo periodo: LeBron James segna 17 punti in questa sola frazione, in campo ci va solo Miami e il parziale nei 12 minuti è di 39-12. Un mondo rovesciato, insomma, gli Heat arriveranno ad avere anche 28 punti di vantaggio con 5 punti consecutivi di Norris Cole per il 120-92 a 1'52 dalla fine. Per le altre notizie: Popovich, a fine gara, ha rivelato che Gary Neal (il tiratore ex Benetton), ha rischiato un bruttissimo incidente stradale contro un camion durante il tragitto in aeroporto, poco prima di partire per Miami.
Miami: James 33 (8/15, 4/6, 5/9 tl), Bosh 30, Miller 18, Chalmers 13. Rimbalzi: Bosh 8. Assist: James 10.
San Antonio: Green 20 (1/4, 6/7, 0/2 tl), Parker 18, Blair 13, Neal e Leonard 12. Rimbalzi: Duncan 7. Assist: Jefferson 5.

Utah Jazz-Los Angeles Clippers 108-79
Sempre senza Chris Paul e Mo Williams, come assenze principali, i Clippers (7-4) incassano la terza sconfitta in quattro trasferte, mente i Jazz (9-4) continuano, a fari spenti, a portare a casa vittorie. Clippers mai avanti in tutta la partita, e già sotto di 11 dopo poco più di 5 minuti (13-2 firmato Jefferson). I padroni di casa controllano la gara sempre con vantaggi attorno (o ben superiori) alla doppia cifra, fino a dilatare lo scarto sul +34 sul 103-69 dopo due tiri liberi di Alec Burks a 4'26 dalla fine. In questo contesto, salutiamo i primi due punti dal campo della stagione di Jamaal Tinsley in casa Jazz (6 minuti in campo con 1/2 e 2 assist). Per i Jazz è l'ottava vittoria in nove partite.
Utah: Millsap 20 (7/11, 6/6 tl), Miles 19, Harris 13, Burks 11, Jefferson e Kanter 10. Rimbalzi: Jefferson 13. Assist: Jefferson e Harris 4.
L.A. Clippers: Butler 14 (6/9, 0/4, 2/2 tl), Fortson 13, Foye 11, Griffin e Billups 10. Rimbalzi: Griffin 11. Assist: Billups 6.

Paul Millsap pressato da Randy Foye a sinistra e Reggie Evans a destra. Ap

Chicago Bulls-Phoenix Suns 118-97
Derrick Rose non è nemmeno in tenuta da gioco per la gara tra i suoi Bulls (13-3, 6-0 in casa) e i Suns (4-9), che si dimostrano ben poca cosa al cospetto della squadra di coach Thibodeau. Ci pensa Carlos Boozer a risolvere i problemi per la sua squadra, devastando la difesa di Phoenix con 26 punti nei primi due quarti (67-47 all'intervallo). Il differenziale tra assist e palle perse dei Bulls (31-6) la dice lunga anche sul tipo di pressione difensiva che si sono trovati di fronte: nonostante le buone cifre fatte registrare da Steve Nash, i Suns non avevano armi a sufficienza per provare a battere una delle migliori squadre della Lega.
Chicago: Boozer 31 (14/21, 3/3 tl), Watson 23, Deng 15, Noah 13, Hamilton e Asik 11. Rimbalzi: Noah 12. Assist: Hamilton e Korver 6.
Phoenix: Nash 25 (7/10, 3/3, 2/3 tl), Lopez 16, Gortat 14. Rimbalzi: Gortat 15. Assist: Nash 9.

Orlando Magic-Charlotte Bobcats 96-89
Prosegue il momento positivo degli Orlando Magic (10-3), che a dispetto delle voci sul possibile scambio che coinvogerebbe (coinvolgerà?) Dwight Howard raccolgono la decima vittoria nelle ultime dodici uscite. Decisivi, oltre a Superman, anche Hedo Turkoglu e Von Wafer, autori di 8 punti a testa nell'ultimo quarto, quello in cui si fa la differenza (parità 67 dopo 36 minuti). Proprio l'ex cremonese lancia Orlando con 6 punti consecutivi (tripla del 77-72 a 5'37 dalla fine), poi però serve quella di Ryan Anderson per ricacciare Charlotte (3-12) indietro di due possessi (86-81 a 1'32 dalla sirena) dopo che Gerald Henderson aveva riportato sotto i suoi segnando 7 dei precedenti 9 punti per i Bobcats. Jameer Nelson chiude il discorso segnando 8 degli ultimi 10 punti di Orlando nel solo ultimo minuto di gioco, con un 6/6 dalla lunetta che non concede possibilità di rimonta agli ospiti. Da segnalare la prestazione del rookie Bismack Biyombo, molto vicino all'essere considerato un oggettomisterioso: prima doppia-doppia Nba per lui con 5/5 al tiro, 10 rimbalzie 4 stoppate in 21 minuti.
Orlando: Howard 25 (11/18, 3/8 tl), Nelson 17, Turkoglu 15, Anderson e Wafer 13. Rimbalzi: Howard 17. Assist: Nelson e Howard 4.
Charlotte: Henderson 22 (7/10, 8/10 tl), Walker 15, Augustin 13, Biyombo 11. Rimbalzi: Biyombo 10. Assist: Walker 6.

Dwight Howard in azione. Ap

Cleveland Cavaliers-Golden State Warriors 95-105
I Cavs (6-7) perdono l'occasione di passare a un record positivo non trovando l'antidoto giusto per David Lee, grandissimo protagonista per i Warriors (5-8) con i suoi 13 punti nell'ultimo quarto. I padroni di casa, di ritorno alla Quicken Loans Arena dopo sette gare in trasferta, hanno peccato di poca lucidità nella gestione del gioco, come si evince chiaramente dal dato delle palle perse (23 contro le sole 12 degli ospiti). Un 7-0 tutto di Lee porta Golden State (sempre senza Curry) avanti 92-87 a 5'54 dalla fine, dopo l'utimo vantaggio di Cleveland (senza Anthony Parker) firmato da Irving. Il rookie dei Cavs tiene in partita i suoi finché può (tiri liberi del 93-96 a 2'57 dalla fine), ma Lee e Robinson (con 4 punti a testa) puniscono i successivi errori del playmaker di casa (palla persa e tiro sbagliato sul -4) e fissano il +10 Warriors a 15 secondi dalla fine. Poco prima, Monta Ellis si era beccato una gomitata del tutto accidentale da Anderson Varejao, lasciando il campo a 35 secondi dalla sirena.
Cleveland: Jamison 19 (5/11, 2/3, 3/3 tl), Irving 18, Erden 14, Casspi 11, Varejao 10. Rimbalzi: Varejao 13. Assist: Irving 5.
Golden State: Lee 29 (13/19, 0/1, 3/4 tl), Robinson 17, Rush e Thompson 14, Wright e Ellis 10. Rimbalzi: Biedrins 11. Assist:
Robinson 10.

Houston Rockets-Detroit Pistons 97-80
Quarta vittoria consecutiva per i Rockets (7-7), che si confermano delle brutte bestie in casa loro (5-1) e iniziano a ottenere anche risultati convincenti, dopo qualche sconfitta di misura all'inizio. Alla settima partita in nove giorni, i texani hanno comunque trovato le energie necessarie per assicurarsi la vittoria ("A volte devi mentire alle tue gambe per non pensare alla stanchezza", ha detto il centro Sam Dalembert). Houston aveva preso un vantaggio importante già nel primo quarto, con un parziale di 13-2 chiuso da Lowry (24-10 a 1'36 dalla prima pusa), ma poi ha dovuto nuovamente allontanare i Pistons (3-11) che sono rimasti in gara fino ai 5 punti consecutivi di Stuckey per il -6 a 8'56 dalla sirena (72-66). Dragic (7) e Budinger (5) sono protagonisti nei minuti successivi, è del playmaker sloveno la tripla del 92-74 a 1'53 dalla fine.
Houston: Scola 14 (5/11, 0/1, 4/6 tl), Dalembert 14 (7/12), Lowry 13, Patterson 12, Martin e Dragic 11. Rimbalzi: Dalembert 12. Assist: Dragic 5.
Detroit: Prince 20 (10/20, 0/2), Gordon 18, Stuckey 16, Knight 15. Rimbalzi: Mnroe 11. Assist: Monroe 6.