Siena riprende a marciare
Milano k.o., Pesaro seconda
Milano, 15 gennaio 2012
I campioni travolgono Montegranaro e portano a 4 punti il vantaggio sulle inseguitrici. L'EA7 frana in casa dell'Angelico, la Scavolini ne approfitta e sale in classifica. A Sassari l'ultimo posto in Coppa Italia
Dopo le vittorie di Cantù e Treviso negli anticipi di ieri, si completa oggi il programma della 17ª giornata di Serie A, l'ultima del girone di andata. Questi gli accoppiamenti per le Final Eight di Coppa Italia: Siena-Sassari, Milano-Bologna, Cantù-Avellino, Pesaro-Venezia.
- David Andersen, 31 anni, anima di Siena. Ciam/Cast
Montepaschi Siena-Fabi Montegranaro 96-84
Montepaschi campione d'inverno e prima nella griglia delle Final Eight di Coppa Italia, anche se all'incerottata squadra di Pianigiani per piegare Montegranaro ci sono voluti un Thornton d'annata e un Andersen micidiale in attacco, oltre al “solito” McCalebb. Siena inizia con grande determinazione, difesa intensa e buone riposte in attacco dalle scelte iniziali di Pianigiani (Michelori e Carraretto) e da Andersen che segna anche da tre determinando il primo strappo (16-7 al 4'). Montegranaro risponde con Nicevic. A metà primo quarto l'intensità di Siena cala e Montegranaro risale in due minuti fino alla parità (16-16) e poi addirittura al vantaggio (18-20 al 8'), mantenuto fino alla fine del primo quarto (22-25). La Montepaschi pesca a piene mani dal roster e risale con Rakocevic (in regia) e Andersen, ma la gara rimane in equilibrio tanto che una tripla di Karl riporta gli ospiti al comando al 15' (34-35). E' sempre il “canguro” biancoverde a provare a scrollarsi di dosso la Fabi, ma Siena, pur efficace in attacco, subisce troppo sotto canestro: a metà gara Montegranaro tira con l'81% da due (13/16) e gira la boa in vantaggio (48-50). Punteggio alto, segnale di maglie larghe in difesa. Terzo quarto che inizia con due triple di Stonerook e Thornton, mentre Montegranaro ha il problema del terzo fallo di McNeal. La Montepaschi prova la fuga con un contropiede di McCalebb (58-54 al 23') e con il solito Andersen che raggiunge quota 22 punti al 24'. Montegranaro non molla e risale fino al 67-65, ma Moss da tre ricaccia indietro la squadra di Valli (è il 28'). Ultimo quarto con Pianigiani che prova ad aumentare chili e centimetri sotto canestro prima con Michelori e poi con Ress: Thornton e McCalebb fanno il resto in attacco, facendo volare la Montepaschi fino al +13 a 4' dalla fine, mentre Montegranaro perde qualche pallone di troppo in avanti nonostante un buon Karl in regia. Finale tutto biancoverde firmato ancora da McCalebb e la Montepaschi vola. (Alessandro Lorenzini)
Siena: Andersen 24, Thornton 22, McCalebb 17
Montegranaro: Kirksay 14, Ivanov 14, Karl 13, McNeal 13
- Manuel Vanuzzo 36 anni, 5,7 punti in stagione. Ciam/Cast
Banco di Sardegna Sassari-Otto Caserta 74-56
Ritorno al successo per la Dinamo Banco di Sardegna che batte la Otto Caserta e chiude il girone di andata a quota 16. Plisnic stoppa Fletcher e in entrata allunga l’elastico del punteggio sino all’8-4. Diener costringe Collins al secondo fallo in 4’30” , così è anche per il pivot biancoblu Easley. Sorpasso di Fletcher dalla lunetta (9-10), poi è Plisnic show: tripla, rubata e contropiede per il 17-9. Caserta sommersa da un pioggia di triple (-12), 1/4 bianconero in due viaggi in lunetta, Smith batte l’arcigna difesa Dinamo ma al primo intervallo è 26-16. Quintetto italiano per Sacchetti, Otto a caccia di reazione ma distratta, grande energia data alla Dinamo dall’ingresso di Brian Sacchetti, tripla e recupero per il 37-18 che manda Sacripanti al minuto. Caserta tira malissimo (7’ a digiuno e 1/17 dal campo e 4 punti in 20’) e Sassi ne approfitta per consolidare il vantaggio. Doppio 1/2 di Smith e sulla bimane rovesciata di Hosley si torna nello spogliatoio sul 41-20. Varese aumenta la pressione, Hosley è piovra recupera palloni, l’aggressività sassarese in difesa stoppa le folate campane, rotazioni per Sacripanti a caccia della chiave ma la Dinamo è in controllo. Smith prova a tenere a galla i suoi (47-26) ma il divario si mantiene costante. Nuovo minuto di sospensione. Break di Stipanovic (49-30), Otto che prova a rialzarsi abbassando lo scarto al di sotto dei 20 punti, le triple di Devecchi e Vanuzzo spengono le illusioni e la terza sirena suona sul 59-38. Banco più convinto e sul velluto, parziale da 7-0 in apertura di frazione e Sassari avanti sino al 66-38, con la tripla di un positivo Pinton che da fiato Travis Diener. Maresca segna ai liberi i primi due punti del quarto periodo casertano, 2+1 di Easley, zona Juve e partita a scivolare verso la fine con Smith vero ed ultimo baluardo bianconero. Vittoria a Sassari, 74-56, brutto stop Otto, due punti pesantissimi per la salvezza isolana pensando alla Final Eight. (Giovanni Dessole)
Sassari: Plisnic 12, Hosley 10, D. Diener 9, Vanuzzo 9
Caserta: Smith 28, Doornekamp 11, Stipanovic 6
- Richard Hickman, 26 anni, 15,6 punti di media a gara. Ciam/Cast
Scavolini Pesaro-Novipiù Casale Monferrato 79-72
Pesaro non chiude sul +19, rischia sul +1 e porta a casa la posta trascinata da super Hickman, eroe pochi mesi fa della promozione casalese. E’ la quarta vittoria consecutiva per la Scavolini e vale il secondo posto al termine del girone di andata. Casale accusa le sconfitte (sono quattro di fila) e si trova nel momento più difficile dell’annata, ma all’Adriatic Arena non ha mai mollato. Gli ospiti devono fare i conto con la distorsione ad una caviglia di Martinoni ma Pesaro è ancora senza Cusin, che ne avrà per un mese. I biancorossi mettono subito il muso avanti: 12-2 al 7’, e poi 31-18 al 17’ e 38-24 al 19’. Casale non trova mai la via del canestro e subisce moltissimo il trio statunitense della Scavolini. Neppure la 3-2 match up di Crespi riesce a contenere i danni e il solo Gentile inventa qualche azione come si deve. Il vantaggio interno si mantienene sulla doppia cifra (46-34) al 23’, però Temple ricuce (46-39). Le triple di White, Jones e Hickman portano Pesaro al +18 (57-39 e 10-0 di parziale) al 27’. Casale non trova nulla da Shakur, decisamente sotto media. Massimo vantaggio: 60-41 al 29’, quando il match pare chiuso. La squadra di Crespi approccia meglio il quarto periodo e piazza un break di 10-0 che vale il 62-54 del 33’. Pesaro non chiude in maniera definitiva la gara e Casale cresce in maniera esponenziale. Il pesarese Malaventura e Temple quasi completano il recupero (65-64) al 36’, ma Hickman è un leader e incarta da solo il 73-65 del 39’. Alla Novipiù non bastano i 28 punti segnati nell'ultima frazione. La Scavolini si guarda attorno per un quinto lungo che non dovrebbe essere Joe Trapani. Pesaro intanto – dopo la rinuncia di Trieste – diventa la favorita ad ospitare l’All Star Game del prossimo 11 marzo. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Hickman 22, White 21, Jones 16
Casale Monferrato: Temple 22, Malaventura 13, Shakur 13
- La festa dei tifosi di Biella dopo il successo su Milano. Ciam/Cast
Angelico Biella-EA7 Milano 84-76
Miracolo a Biella dove l'Angelico vince la partita del cuore rimontando da un 30-9 con cui Milano aveva aperto la partita, finalmente mostrando i muscoli da vera corazzata. Un 12/12 al tiro da record per un 33-11 nei primi dieci minuti che potevano presagire un crollo dei padroni di casa, reduci da cinque sconfitte consecutive dopo un inizio di campionato sopra le righe. Invece, l'EA7 ha dimostrato una volta di più di dover finire sotto le grinfie di qualche bravo psicanalista, perchè già nei dieci minuti successivi Biella ha riaperto la partita impattando a quota 44 all'intervallo, grazie alla solita tripla siderale sulla sirena di Jacob Pullen. Se coach Cancellieri ha dovuto centellinare le rotazioni, dando minuti pesanti anche al giovane azzurro Lombardi, coach Scariolo ha dato fondo alla panchina da Eurolega, senza mai trovare la chimica giusta. Quando la partita si è fatta difficile, le batterie meneghine hanno cominciato a sparare a salve, mentre quelle sabaude hanno alzato percentuali e fatto scelte coraggiose che hanno pagato. Ovvio che le riserve d'energia nell'ultimo quarto abbiano concesso alla banda guidata da Fotsis, il migliore dei suoi, di aggrapparsi al risultato, di nuovo in bilico sul 66 pari dopo che l'Angelico aveva provato a scappare sul 60-49 con una tripla del guerriero Jurak, trascinatore di folle. Sono le triple del sempreverde capitan Soragna e di Dragicevic però a scavare il solco decisivo, con Pullen a rifinire dalla lunetta e Cook a lamentarsi dei falli non fischiati. Milano incassa la quarta scontitta in sei partite e medita sulla mancanza di continuità, mentre l'Angelico gira a quota 16 in perfetta media salvezza, festeggiando con il nuovo record di presenze: 5mila e tutto esaurito nel giorno in cui la società aveva chiesto un segno alla città per convincere la proprietà a continuare, nonostante i quasi nulli aiuti di diverse entità del territorio. Il lieto fine dovrebbe però aiutare. (Gabriele Pinna)
Biella: Soragna 17, Pullen 15, Coleman 13
Milano: Fotsis 23, Mancinelli 14, Rocca 13
- Teramo ha stoppato Varese centrando la 4ª vittoria di fila. Ciam/cast
Tercas Teramo-Cimberio Varese 81-75
La Tercas conquista la quarta vittoria consecutiva al termine di una partita combattuta e appassionante. Inizia subito forte Varese, decisa ad agguantare le Final Eight. Parte con decisione e idee chiare soprattutto in attacco dove Kangur si fa sentire sia in fase realizzativi sia nello smistare il gioco. I padroni di casa faticano a trovare il canestro finchè Borisov non trova la giusta mira e con 8 punti porta Teramo a ridosso di Varese alla fine del 1° quarto sul 18-22. La Tercas corre e con le accelerazioni di Cerella dentro l’area trova il pareggio, 26-26 al 12’, poi con i rimbalzi offensivi di Polonara e una schiacciata al volo il primo vantaggio consistente, 36-27 al 16’. Ma Varese reagisce subito con 2 triple di Diawara e Kangur torna immediatamente a ridosso, e poi avanti con un canestro di Demartini, 39-40 al riposo. Nei primi 5’ del 3° periodo si segna con il contagocce. Al 25’ il parziale dice 3-5 per Varese: per Teramo è necessaria l’energia di Cerella per smuovere il tabellone e le prime triple della partita di Borisov e Brandon Brown, dopo 10 tentativi a vuoto, insieme ad un’azione da 6 punti in seguito ad un tecnico fischiato a Ganeto, scavano il primo consistente vantaggio per la Tercas, 58-50 al 29’, completato dalla tripla di Amoroso allo scadere del quarto che da il massimo vantaggio ai padroni di casa, 61-50. La Tercas insiste: al 35’ è ancora avanti 69-61 mentre il solo Diawara con le sue triple tiene a galla la Cimberio. Kangur, Rannikko e Stipcevic riavvicinano la Cimberio 78-75 a 15’’ dalla fine, ma Amoroso non molla e porta la Tercas alla vittoria. (Malì Pomilio)
Teramo: Borisov 19, Amoroso 13, Goods 12
Varese: Kangur 26, Diawara 15, Stipcevic 8
- Record in carriera per Golemac: 22 punti. Ciam/Cast
Sidigas Avellino-Umana Venezia 84-63
Avellino, più forte della legge di Murphy, conquista sesto posto e quinta qualificazione consecutiva alle Final Eight di Coppa Italia. L’obbligo di vincere, con l’unica ipotesi sfavorevole puntualmente materializzata all’orizzonte nel pomeriggio, non frena la Sidigas, rinvigorita in settimana dalla risoluzione della crisi societaria. Green (13 assist) illumina, ma è Golemac il protagonista inatteso di una gara in cui i biancoverdi capitalizzano la maggiore presenza a rimbalzo. Avvio sprint di Venezia, subito torrida da oltre l’arco con Clark, Young e Szewczyk (4-11 al 3’). La reazione della Sidigas è ordinata quanto efficace. Green serve con continuità un reattivo Johnson. Il pivot statunitense apre e chiude un parziale di 10-2, forte delle triple di Green e Dean (17-15 al 7’). Mazzon capisce che la chiave per frenare gli avversari sta nell’aumentare la pressione sul perimetro, offuscando lo smalto di Green. Avellino, spuntata da oltre l’arco, non punisce i raddoppi difensivi sul proprio play ed è costretta a pagare dazio al dinamismo della Reyer. Punti pesanti arrivano da Rosselli e Bryan mentre il derby degli “Slay” è appannaggio del Tamar orogranata (33-35 al 20’).La ripresa porta in dote due protagonisti inattesi. Due triple di Gaddefors propiziano un parziale di 10-2 (43-37 al 23’) che rasserena una Sidigas più reattiva in difesa. Young tiene in linea di galleggiamento Venezia (49-46 al 26’), ma a rompere l’equilibrio ci pensa Facchini che sanziona un doppio fallo tecnico a Bowers con conseguente espulsione. I cinque liberi consecutivi di Dean che ne scaturiscono sono solo il prologo. Green capisce che il momento di affondare il coltello: Golemac è l’aguzzino per il perentorio parziale di 21-0 (70-46 al 31’). La gara finisce qui con i tifosi veneti ed irpini ad inneggiare il coach veneziano di Avellino, Frank Vitucci. (Massimo Roca)
Avellino: Golemac 22, Dean 18, Johnson 18
Venezia: Young 20, Slay 10, Szewczyk 6
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