I Nuggets di Danilo Gallinari giocano un’eccellente pallacanestro e superano con pieno merito gli Heat, non basta, invece, la produzione di Marco Belinelli agli Hornets che vanno ko contro i Timberwolves.

Gallinari in marcatura sul grande LeBron James. Ap

Denver-Miami 117-104
Ottima prova dei Nuggets che superano gli Heat in Colorado infliggendo a LeBron James e compagni la loro terza sconfitta consecutiva. Miami concede troppo all’attacco dei padroni di casa che chiudono la gara tirando con un eccellente 55% dal campo. Gli ospiti si presentano subito segnando i primi sei punti del match ma Denver non fa una piega e dopo aver preso le misure trova il canestro con continuità. Un attivissimo Mozgov strappa applausi sia in attacco sia in difesa, Danilo Gallinari va a segno dalla lunga distanza e Lawson firma un paio di canestri di pregevole fattura. Il pubblico di Denver si diverte e gli Heat arrancano. Il buon inizio di gara di Miami si trasforma in un parziale di 25-6 a favore della truppa di George Karl. A fine primo quarto la squadra del Colorado è avanti di nove lunghezze ma nei primi minuti della seconda frazione, con LeBron James in panchina, Chris Bosh si mette a produrre dalla zona pitturata riportando sotto gli ospiti. James torna sul parquet e decide di attaccare il canestro, portando in dote alla propria squadra 11 punti negli ultimi cinque minuti del primo tempo.

gaLLO DA applausi — Il suo marcatore Danilo Gallinari pero’ non sta a guardare e prima del riposo si guadagna gli applausi del Pepsi Center realizzando una tripla e producendo un eccellente gioco da tre in contropiede. Un primo tempo intenso e divertente si chiude così con i Nuggets avanti 55-53. LeBron non rallenta nemmeno a inizio ripresa. Miami lascia un po’ a desiderare in difesa ma riesce a far male a Denver con gli spunti di James e Wade. I Nuggets comunque rispondono colpo su colpo e grazie ai punti di Lawson, Harrington e Nene e alla tripla a metà frazione del Gallo, restano davanti, trovando l’accelerazione decisiva all’inizio dell’ultimo quarto. I padroni di casa, infatti, spinti dalla verve di Rudy Fernandez, segnano i primi nove punti del quarto periodo e mettono gli Heat con le spalle al muro arrivando al +14 a nove minuti dalla sirena. “King” James e Bosh tentano disperatamente di rimettere in carreggiata Miami, che a 7’24’’ dalla sirena perde Wade messo ko da una distorsione alla caviglia destra, ma Denver non rallenta in attacco, punendo tutte le disattenzioni della difesa degli ospiti. La squadra del Colorado così resta saldamente davanti e riesce addirittura ad andare a vincere in scioltezza, conquistando un successo importante soprattutto per l’autostima di una squadra che quest’anno può davvero puntare a traguardi ambiziosi.

Denver: GALLINARI 14 (1/8, 3/6), con cinque rimbalzi, un assist e tre recuperi in 35’. Lawson 24 (9/9, 0/2), Nene 17, Fernandez, Harrington 15. Rimbalzi: Nene 12. Assist: Lawson 9.
Miami: James 35 (10/15, 3/5), Bosh 17. Rimbalzi: Haslem 11. Assist: Wade, James 6.

Marco Belinelli a canestro contro Minnesota. Ap

New Orleans-Minnesota 80-87
Non basta il miglior Marco Belinelli della stagione agli Hornets che vanno ko contro Minnesota e incassano così la loro ottava sconfitta nelle ultime nove gare. Ci pensa la coppia Kevin Love-Ricky Rubio a trascinare i Timberwolves al successo. Lo spagnolo parte da titolare per la prima volta in carriera nella Nba, mette a referto 12 punti e nove rimbalzi e firma dalla lunetta i punti del definitivo vantaggio per i T-Wolves nel finale di gara. Tanti errori da entrambe le parti nei primi minuti di gioco. Marco Belinelli pero’ mostra subito di essere in ottima vena e dopo aver trovato i suoi primi punti del match con una schiacciata, con due canestri consecutivi spinge i padroni di casa al +8. Le due squadre faticano ad andare a segno con continuità anche nel secondo quarto. Okafor prova ad allontanare New Orleans ma Rubio riesce a limitare i danni e al termine di un primo tempo sicuramente non memorabile, Minnesota è sotto di una sola lunghezza, 38-37. Il match cambia subito padrone a inizio ripresa. Love con un personalissimo parziale di 7-0 riporta avanti gli ospiti che si mettono a correre e a metà frazione arrivano al vantaggio in doppia cifra. Beli dal perimetro e Okafor da sotto provano a rispondere ma i T-Wolves sembrano avere la gara in mano e negli ultimi secondi del terzo quarto arrivano al +14. Gli Hornets nonostante le assenze (Ariza e Gordon ancora out) e una sfiducia generale dovuta al difficile momento, non si arrende e prova a rientrare nel match con i canestri di Belinelli. Due triple del caldissimo azzurro rimettono in corsa i padroni di casa che a due minuti dalla sirena, proprio grazie a un’altro canestro dalla lunga distanza di Beli, trovano il pareggio, 78-78. Quattro liberi di Ricky Rubio pero’ fanno pendere la bilancia dalla parte di Minnesota. I T-Wolves chiudono la gara con un parziale di 9-2 ed espugnano la New Orleans Arena.

New Orleans: BELINELLI 20 (5/7, 3/7), con un rimbalzo, un assist e due recuperi in 36’. Okafor 16 (8/14). Rimbalzi: Okafor 14. Assist: Jack 9.
Minnesota: Love 34 (7/14, 1/3). Rimbalzi: Love 15. Assist: Rubio 9.

Toronto Raptors-Indiana Pacers 90-95
Andrea Bargnani ha saltato la sfida con gli Indiana Pacers a causa dell’infortunio subito mercoledì sera nel terzo quarto della gara contro Sacramento. Uno strappo al polpaccio sinistro ha costretto il Mago alla prima assenza stagionale e dopo la risonanza magnetica i Raptors non hanno chiarito se si tratta soltanto di un leggero infortunio e nemmeno quando potremo rivedere il Mago in campo. “Grossa perdita per noi - ha dichiarato Leandro Barbosa dopo la seduta mattutina di tiro -. Sta giocando come un All Star. Ognuno dovrà dare di più per poter vincere finché Andrea non tornerà. È migliorato in tutto quest’anno, persino al tiro. È più aggressivo e si diverte, quello che dovremmo fare tutti quanti. Sono felice per lui, peccato che non sarà con noi per un paio di settimane. Dovremo lavorare duro per lui”. La dichiarazione di Barbosa contraddice la linea adottata dalla società, secondo la quale il rientro dell’atleta romano è “day to day”, frase preferita dai team Nba quando preferiscono evitare di dare tempi precisi di recupero. Come dire che la situazione verrà valutata giorno per giorno.

DE ROZAN BRILLA — Nel pre partita Dwane Casey ha spiegato che lo staff medico di Toronto vuole consultarsi con il suo medico italiano prima di prendere una decisione. Per il momento dunque Toronto non si sbilancia su quando vedremo di nuovo in campo Bargnani. La speranza è che il Mago sia in grado di tornare a correre in breve tempo per continuare sullo stesso livello eccellente messo in mostra finora: nono posto nella classifica marcatori Nba con 22.3 punti di media (49% dal campo) in 11 partite e progressi evidenti a rimbalzo e in difesa. La prima uscita dei Raptors privi della loro stella si è conclusa con una sconfitta. Con DeRozan finalmente brillante e autore di 14 punti nel primo quarto Toronto si porta avanti 40-26 e mantiene un piccolo vantaggio all’intervallo (45-40). Dopo la perdita del suo miglior giocatore Danny Granger alla fine del secondo quarto (doppio tecnico e dunque espulsione), Indiana prevale nel terzo quarto che termina in parità (65-65). Si decide tutto negli ultimi 30 secondi: sul 90-90 Amir Johnson sbaglia un libero, poi West va in lunetta e fa 1/2. Indiana torna in possesso del pallone e va a +3 con Hansbrough dalla lunetta. Un airball di Magloire sempre dalla lunetta spegne le ultime speranze di Toronto.

Toronto: DeRozan 23, Barbosa 20, Calderon 15. Rimbalzi: Davis 9. Assist: Calderon 9.
Indiana: Hill 22, Hibbert 15, West e Hansbrough 13. Rimbalzi: Hibbert 9. Assist: Collison 5.

ALL STAR GAME: VOTA MAGO E GALLO — A Orlando, dal 24 al 26 febbraio, potrebbe esserci una storica prima volta. Un italiano con i più grandi della Nba. Non è un sogno, e tutti possono contribuire a spingere Andrea Bargnani e Danilo Gallinari votando direttamente sul sito della Nba. Si può fare una volta al giorno da qui fino al 31 gennaio.