I Chicago Bulls, padroni della Eastern Conference dominano per almeno metà partita e poi si affidano all'Mvp in carica per vincere in casa dei Celtics, al terzo k.o. consecutivo. Kobe Bryant chiude con almeno 40 punti per la terza gara consecutiva, e i Lakers battono Cleveland. Molto bene San Antonio su Portland, vittorie comode per Dallas, Philadelphia e Houston in casa, così come per Detroit a Charlotte. Deron Williams passeggia a Phoenix (senza Nash e Hill).

Derrick Rose scatenato contro Boston. Ap

Boston Celtics-Chicago Bulls 79-88
Per la seconda volta in questa stagione, i Celtics (4-6) incassano tre sconfitte consecutive, e quest'ultima arriva al cospetto dell'Mvp Derrick Rose, rientrato dopo la sua assenza contro Washington. La sua schiacciata a due mani con i Celtics intorno a lui a guardare (a 35 secondi dalla fine del secondo quarto) è il simbolo del dominio suo e dei Bulls (11-2) nella prima metà di partita (52-33 per gli ospiti al 24'). I Celtics si rifiutano di arrendersi, e rientrano con un parziale di 13-0 a cavallo tra gli ultimi due periodi: lo chiude Mickael Pietrus con una tripla per il -1 (66-67) quando mancano 10 minuti alla fine. Rose, però, non è molto dell'idea di andare punto a punto fino alla fine. Ecco quindi 7 punti in fila (tripla del 74-68 a 7'30 dalla sirena), quindi il +9 (ancora con una tripla) con 4'58 da giocare (80-71), e poi con il tiro da fuori di Deng (87-75 a 1'23 dalla fine. L'ala dei Bulls oscura Pierce, costretto a un 3/12 al tiro) arriva la definitiva sentenza.

Boston: Allen 16 (4/7, 2/6, 2/2 tl), Rondo 14, Pierce 13, Bass 10. Rimbalzi: Bass 9. Assist: Rondo 11.
Chicago: Rose 25 (7/15, 2/6, 5/7 tl), Deng 21, Brewer 12, Boozer 12, Noah 10. Rimbalzi: Deng 16. Assist: Rose 7.

San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 99-83
San Antonio si conferma imbattuta in casa (8-0, 8-4 totale) anche contro un avversario difficile come Portland (7-4), che devono accettare a seconda sconfitta consecutiva. I texani fanno la differenza nell'ultimo quarto (iniziato sul 65-65), grazie soprattutto a Tony Parker e Kawhi Leonard: il playmaker francese fa a fette la difesa dei Blazers, segnando 12 dei suoi 20 punti nel quarto decisivo, per il rookie invece di punti nel quarto periodo ne arrivano 9. Parker fa registrare il massimo vantaggio di San Antonio a 2'17 dalla fine della partita (95-78), e a questo punto l'obiettivo della squadra di Popovich è quello di portare la stessa consistenza anche in trasferta.

San Antonio: Parker 20 (8/15, 0/1, 4/4 tl), Splitter 14, Blair e Green 13, Leonard 11. Rimbalzi: Blair 11. Assist: Parker 9.
Portland: Aldridge 29 (12/21, 5/5 tl), Felton 13, Wallace e Matthews 12. Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Felton 7.

Los Angeles Lakers-Cleveland Cavaliers 97-92
Kobe Bryant, basta dire nome e cognome e abbiamo detto tutto. Terza partita consecutiva con almeno 40 punti a segno, ancora una volta con buone percentuali, e la difesa dei Cavs (5-6) assagia la forza straripante della superstar dei Lakers (9-4), all'ottava vittoria interna consecutiva. "Il polso va meglio, e poi nessuno vuole sentirmi parlare, dopo una partita, di un infortunio per giustificare una brutta prestazione. Nessuno vuole ascoltare delle scuse". Questo il Kobe-pensiero, al termine di un match in cui Cleveland ha comunque lottato fino alla fine. I Lakers hanno condotto anche di 19 nel corso del terzo quarto (65-46 a 9'11 dall'ultima pausa), ma con 6 punti consecutivi di Sessions gli ospiti sono tornati a contatto (82-78 a 8'15 dalla fine). Bryant ristabilisce le distanze con due canestri dei suoi (89-81 a 2'55 dal termine, 7 per lui nell'ultimo quarto), e poi insieme a Fisher mette a segno un 4/4 ai liberi nel finale, per resistere alle triple di Gibson e Jamison.

L.A. Lakers: Bryant 42 (11/24, 4/7, 8/10 tl), Gasol 19, Barnes e Bynum 15. Rimbalzi: Bynum 11. Assist: Fisher 10.
Cleveland: Irving 21 (6/13, 2/3, 3/3 tl), Sessions 12, Varejao e Casspi 11. Rimbalzi: Varejao 14. Assist: Parker 5.

Dirk Nowitzki ha raggiunto i 23mila punti. Ap

Dallas Mavericks-Milwaukee Bucks 102-76
Dirk Nowitzki diventa il 23esimo giocatore della storia a superare quota 23.000 punti in carriera, in una gara totalmente controllata dai Mavericks (7-5), che ottengono la sesta vittoria nelle ultime sette uscite. Nowitzki raggiunge l'obiettivo con il tiro libero del 41-32 nel secondo quarto, mentre i Bucks (4-7, ancora senza vittorie esterne) tornano a giocare senza Bogut a causa di una commozione cerebrale riportata nella gara precedente (contro i Pistons), oltre alle assenze già lamentate. I giocatori di Skiles finiscono anche a -30 nell'ultimo quarto (99-69 firmato Yi Jianlian a 4'26 dalla fine), mentre i membri del quintetto iniziale dei Mavs erano già tutti a riposo.

Dallas: Carter 16 (5/7, 2/3), Beaubois 15, Nowitzki 11, Marion 10. Rimbalzi: Odom, Wright e Beaubois 6. Assist: West 4.
Milwaukee: Jennings 19 (4/8, 3/4, 2/2 tl), Livingston 15, Ilyasova 9. Rimbalzi: Brockman 9. Assist: Hobson 3.

Philadelphia 76ers-Washington Wizards 120-89
Jodie Meeks fa segnare il suo massimo in carriera nei punti, e non c'è mai partita a Philadelphia, dove i 76ers (8-3) dispongono senza problemi di una Washington (1-10) in assoluto stato confusionale e priva di Andray Blatche (spalla destra). Gli ospiti concedono la bellezza di 32 punti in contropiede ai 76ers, tirano malissimo da tre pnti (4/17) e con la tripla di Lou Williams alla fine del terzo quarto finiscono anche a -34 (92-58), dando una chiara impressione di impotenza. Non dev'essere facile per un'aspirante superstar come John Wall giocare in questo contesto (lui chiude con 7 punti con 3/8 al tiro, 5 assist, 4 rimbalzi, 2 recuperi ma 5 perse).

Philadelphia: Meeks 26 (4/4, 6/7), Williams 19, Brand e Iguodala 13, Holiday e Turner 12, Hawes 10. Rimbalzi: Hawes 10. Assist: Williams 6.
Washington: Lewis 16 (6/10, 1/4, 1/1 tl), Crawford e Seraphin 12, Young 11. Rimbalzi: Booker 6. ssist: Wall e Crawford 5.

Phoenix Suns-New Jersey Nets 103-110
Con Steve Nash e Grant Hill entrambi seduti a guardare (tutti e due infortunati al quadricipite destro), i Suns (4-7) hanno concesso una serata comodissima a Deron Williams (miglior prestazione offensiva da quando è nel New Jersey) e ai Nets (3-9), che vincono per la terza volta su otto gare in trasferta. "Oggi ho giocato la mia miglior partita per questa franchigia: ho segnato, fatto segnare, fatto giocare la squadra. Devo continuare così", ha detto Deron ha fine gara. Per staccare i Suns, però, ci sono voluti 5 punti in fila di MarShon Brooks (100-88 a 6'58 dalla fine) e quindi la tripla di Anthony Morrow (107-99 a 49 secondi dalla sirena), con Williams nelle vesti di assistman. Su Morrow, tra l'altro, s'è diffusa la voce di un possibile scambio con O.J. Mayo (Memphis).

Phoenix: Gortat 20 (10/14, 0/1 tl), Dudley e Price 18, Frye 15, Brown 13. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Price 8.
New Jersey: D. Williams 35 (5/9, 6/9, 7/8 tl), Brooks 20, Morrow 16, Humphries 15, Okur 11, Farmar 10. Rimbalzi: Okur 7. Assist: D. Williams 14.

Houston Rockets-Sacramento Kings 103-89
Con una prestazione dominante di Sam Dalembert contro la sua ex squadra, i Rockets (4-7) trovano l'ispirazione per battere Sacramento (4-8), che invece ha avuto un pessimo Cousins (1/7 al tiro) e non poteva bastare il solo Evans a tenere in piedi la baracca. Kyle Lowry segna 9 punti in un parziale di 18-6 realizzato tra terzo e quarto periodo (87-72 segnato da Patterson a 10'38 dalla fine), poi sono ancora Lowry e Martin (da fuori) a ristabilire una distanza di sicurezza dopo un mini rientro dei Kings (93-78 a 6'13 dalla sirena), che sono stati in partita finché Evans è riuscito a tenerceli da solo, mentre il fenomeno cult dell'ultima stagione Ncaa (Jimmer Fredette) chiude con 4 punti in 20 minuti e solo 1/2 al tiro. A metà partita onorata la squadra del decennio '70 per i Rockets (presenti Moses Malone, Elvin Hayes, Calvin Murphy e Mike Newlin), e c'è stato un tributo anche per Chuck Hayes, oggi ai Kings e ieri a Houston: standing ovation per il mini centro, che non ha giocato per un infortunio alla spalla sinistra.

Houston: Lowry 25 (4/9, 3/6, 8/8 tl), Dalembert e Scola 21, Martin 13, Parsons 11. Rimbalzi: Dalembert 16. Assist: Lowry 9.
Sacramento: Evans 27 (10/19, 1/3, 4/4 tl), Thomas 13, Garcia e Greene 11. Rimbalzi: Greene 8. Assist: Evans e Thomas 5.

Charlotte Bobcats-Detroit Pistons 81-98
Dopo sei sconfitte di fila, i Detroit Pistons (3-9) portano finalmente a casa un successo, e lo fanno in casa di una Charlotte che invece continua a perdere partite e fiducia (2-10). "Il coach ci ha detto che dobbiamo semplicemente giocare meglio, che Detroit non è una squadra migliore della nostra ma oggi è stata più brava di noi, punto. Dobbiamo trovare il modo di vincere le partite". Concetti semplici quelli espressi da Boris Diaw, al termine di una gara nettamente dominata dagli ospiti, che tolti il 2-0 e il 4-2 firmati da Mullens non vanno mai in svantaggio. Monroe e Jerebko segnano come vogliono dentro l'area (e lo svedese ex Biella pareggia il suo massimo in carriera), e proprio Monroe fa segnare i +21 a 19 secondi dalla fine del terzo quarto (78-57) con tanti saluti ai Bobcats.

Charlotte: Mullens 18 (9/19), Walker 16 (5/6, 1/2, 3/4 tl), Thomas e White 10. Rimbalzi: Diaw, Thomas e Mullens 7.
Detroit: Jerebko 22 (7/9, 2/3, 2/2 tl), Monroe 19, Gordon 14, Knight 13, Prince 10. Rimbalzi: Knight 10. Assist: Monroe e Gordon 5.