Reduci dal bel successo su Miami, i Nuggets steccano tra le mura amiche contro Utah e si fanno superare 106-96. Gli ospiti, trascinati da un Paul Millsap a tratti immarcabile, riescono a dettare il ritmo del match e a rallentare la compagine di George Karl. Danilo Gallinari chiude con 2/6 dal campo, ma attacca il canestro con continuità, porta a casa ben 12 liberi, realizzandoli tutti e chiudendo con 18 punti.

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Al Jefferson (25) blocks a shot by Denver Nuggets forward Danilo Gallinari

Millsap protagonista — Si parte e la coppia Al Jefferson-Paul Millsap fa subito capire di poter mettere in difficoltà la frontline di Denver. Danilo Gallinari trova subito una tripla, Nene e Afflalo rispondono ai lunghi di Utah e Denver riesce a restare davanti. All’inizio del secondo quarto, con le riserve sul parquet, i Nuggets incappano in un passaggio a vuoto in attacco, i Jazz però non ne approfittano e quando tornano i titolari la gara si riaccende. I padroni di casa perdono per infortunio Rudy Fernandez, un giocatore che sta attraversando un ottimo momento di forma, vanno sotto ma con un parziale di 8-0 tornano davanti nel finale della frazione. Utah risponde con i canestri di Hayward e Jefferson e all’intervallo le due squadre vanno negli spogliatoi in perfetta parità, 48-48. Gli ospiti partono forte a inizio ripresa, Denver risponde con tre canestri consecutivi di Mozgov ma i Nuggets non riescono a imporre il proprio ritmo alla gara, giocando così la loro pallacanestro preferita solamente a sprazzi. I Jazz mettono la freccia e provano a prendere il controllo del match nei minuti finali del terzo quarto. All’inizio dell’ultima frazione Danilo Gallinari con una tripla riavvicina i padroni di casa che tornano al -2, Millsap però decide di cambiare marcia e diventa il protagonista assoluto della gara. Il lungo di Utah, infatti, fa il bello e il cattivo tempo nella zona pitturata arrivando a segnare qualcosa come 14 punti consecutivi. I Jazz così si ritrovano a +12 a cinque minuti dalla sirena. I liberi del Gallo servono a poco, Denver, infatti, non riesce più a spaventare i Jazz che nel finale trovano anche i punti di un buon Gordon Hayward. Utah così porta a casa con pieno merito il suo settimo successo nelle ultime otto gare.
Denver: GALLINARI 18 (0/2, 2/4, 12/12), con quattro rimbalzi, quattro assist e una stoppata in 30’. Nene 18 (8/15), Afflalo 16. Rimbalzi: Afflalo 8. Assist: Lawson 8.
Utah: Millsap 26 (12/19), Hayward 19, Jefferson 18. Rimbalzi: Jefferson, Millsap 12. Assist: Watson, Harris 7.

David Lee pressato da Jason Maxiell. Ap

Detroit-Golden State 91-99
Reduci dalla brutta prova di Charlotte, che aveva fatto infuriare il tecnico Mark Jackson, i Warriors trovano l’avversario migliore per poter tornare a sorridere. I deludenti Pistons, infatti, che proprio contro i Bobcats venerdì avevano interrotto la loro serie negativa (sei sconfitte consecutive) danno una mano a Golden State difendendo in maniera approssimativa nel secondo tempo. La squadra californiana, guidata dalla coppia David Lee-Monta Ellis, conquista così in un Palace con troppi posti vuoti, il primo successo in trasferta della stagione. I padroni di casa reggono l’urto nei primi due quarti e vanno al riposo avanti 48-44, Golden State però a inizio ripresa torna davanti con un parziale di 8-0. Monroe nella zona pitturata crea problemi ai lunghi dei Warriors ma non basta. Nei primi minuti dell’ultimo quarto, infatti, gli ospiti, spinti dalla produzione di Nate Robinson e di Monta Ellis, piazzano un break di 10-0, arrivano al +15 e mettono in cassaforte il risultato.
Detroit: Monroe 25 (6/12), Prince 20, Gordon 15. Rimbalzi: Monroe 8. Assist: Stuckey, Gordon 6.
Golden State: Lee 24 (10/12), Ellis 22. Rimbalzi: Wright 11. Assist: Ellis 7.

Coach Gregg Popovich con Tim Duncan. Ap

San Antonio-Phoenix 102-91
Phoenix ritrova i suoi due veterani Steve Nash e Grant Hill, out nella sfida di venerdì contro i Nets, ma non riesce a raddrizzare la rotta e incassa a San Antonio la sua quarta sconfitta consecutiva. Gli Spurs ricevono un contributo fondamentale da Tim Duncan (24 punti e 11 rimbalzi), il quale da anni sembra esaltarsi quando si trova di fronte i Suns, e mantengono così la propria imbattibilità casalinga stagionale. San Antonio fa il vuoto nel secondo quarto quando Phoenix si mette a litigare con il canestro e tira con un brutto 6/23 dal campo. I Suns vanno sotto di 19 lunghezze ma non si arrendono e provano a rientrare in partita nella ripresa grazie alla produzione di un ottimo Marcin Gortat. Il centro polacco riporta sotto gli ospiti che nell’ultimo quarto arrivano anche al -5. Gli Spurs però con un parziale di 8-2 riprendono il controllo del match e chiudono definitivamente i conti.
San Antonio: Duncan 24 (10/13, 0/1), Parker 17. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Parker 9.
Phoenix: Gortat 24 (11/20), Nash 20. Rimbalzi: Gortat 15. Assist: Nash 10.

ALL STAR GAME: VOTA MAGO E GALLO A Orlando, dal 24 al 26 febbraio, potrebbe esserci una storica prima volta. Un italiano con i più grandi della Nba. Non è un sogno, e tutti possono contribuire a spingere Andrea Bargnani e Danilo Gallinari votando direttamente sul sito della Nba. Si può fare una volta al giorno da qui fino al 31 gennaio.