Solo due partite nel programma di Nba. I Magic sorprendono i Bulls a Chicago, Phoenix, invece ha la meglio su Dallas.

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Carlos Boozer difende palla sulla pressione di Glen Davis. Ansa

Chicago-Orlando 94-99 — Dopo l’imbarazzante sconfitta rimediata martedì sera contro Charlotte, Orlando gioca con grande personalità a Chicago e supera i Bulls, mettendo fine alla striscia di nove vittorie consecutive da parte della truppa di Tom Thibodeau. A fare la differenza ci pensa un attivissimo Dwight Howard il quale mette a referto 29 punti e 11 rimbalzi. Gli ospiti partono fortissimo e nel primo quarto giocano una pallacanestro spumeggiante. Howard mostra i muscoli sotto canestro mentre dal perimetro Turkoglu, Richardson e Nelson fanno male alla distratta difesa dei Bulls. Rose fatica parecchio in attacco e all’inizio del secondo quarto gli ospiti arrivano addirittura al +18. Nel finale del primo tempo però otto punti consecutivi di Korver e le triple di Rose e Deng rimettono in carreggiata i Bulls. Chicago così riesce a limitare i danni e va negli spogliatoi all’intervallo sotto di cinque lunghezze. Per come si erano messe le cose Rose e compagni non si possono di certo lamentare. Un ottimo Carlo Boozer completa la rimonta nel terzo quarto. I padroni di casa tornano davanti ma è solo un fuoco di paglia. Nei minuti finali della terza frazione, infatti, Richardson e Turkoglu si rimettono a produrre, Orlando così riprende in mano le redini del match e arriva al +10 all’inizio dell’ultimo quarto. Chicago non si arrende e approfitta del passaggio a vuoto dell’attacco die Magic, tornando in partita. I Bulls rimettono la testa avanti a 2’55’’ dalla sirena con il canestro di Boozer (91-89) ma proprio quando la squadra di casa sembra finalmente poter prendere il sopravvento, i Magic piazzano il decisivo parziale di 10-3 che mette ko la compagine con il miglior record nella Eastern Conference. “Dobbiamo giocare in questo modo se vogliamo competere con squadre come Miami e Chicago - sottolinea al termine un soddisfatto Dwight Howard - questa sera la differenza l’ha fatta la nostra intensità difensiva”.
Chicago: Boozer 26 (12/20), Rose 17. Rimbalzi: Noah 10. Assist: Rose 9.
Orlando: Howard 29 (11/19), Richardson 18. Rimbalzi: Howard 18, Anderson 10. Assist: Nelson 7.

Dirk Nowitzki non basta a Dallas. Afp

Phoenix-Dallas 96-94 — Un brutto secondo tempo punisce i Mavericks i quali, avanti di 12 lunghezze nel terzo quarto, perdono il bandolo della matassa e subiscono la rimonta da parte dei Suns. Phoenix, dopo un primo tempo con troppi alti e bassi, all’intervallo è sotto 53-44. I Mavericks pur senza fare nulla di eccezionale sembrano poter controllare il match nel terzo periodo, arrivando al +12. Ma di colpo l’attacco dei Suns, fino a quel momento decisamente confusionario, si sveglia. Jared Dudley suona la carica e la squadra di casa accende il pubblico del Us Airway Center producendo un incredibile parziale di 31-8 a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto periodo. I Suns trasformano così un passivo di 12 lunghezze in un vantaggio di 11 punti. Nel finale perè Dallas torna sotto soprattutto perché i padroni di casa smettono di segnare. Phoenix, infatti, non riesce a mettere punti a referto negli ultimi 2’46’’ del match, i Mavs così a 25’’ dalla sirena con il canestro di Nowitzki tornano al -2. Grant Hill a 14’’ dalla fine fa 0/2 dalla lunetta, regalando agli ospiti la possibilità di trascinare la gara al supplementare. Beaubois però fallisce due conclusioni negli ultimi cinque secondi del match, i Suns così tirano un sospiro di sollievo e conquistano il successo.
Phoenix: Dudley 18 (5/7, 2/5), Gortat 16, Hill 15. Rimbalzi: Gortat 12. Assist: Nash 11.
Dallas: Carter, Nowitzki 18, Odom 15. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Carter 4.