In una gara di rara intensità, gli Heat fermano Oklahoma City e continuano a lottare per ottenere il miglior record della Lega. San Antonio ringrazia: passa a Boston e ora è vicinissima al primo posto della Western Conference. Bryant e Bynum grandi protagonisti nel successo dei Lakers sui Clippers. Vittorie importanti anche per Dallas, Phoenix e Indiana.

LeBron James e Dwyane Wade a confronto. Reuters

Miami Heat-Oklahoma City Thunder 98-93
Battere i Thunder (40-14) tirando appena il 37.3% dal campo può essere possibile a due condizioni: avere tantissimo talento, difendere duro, mettere i liberi. Miami (39-14) ha risposto bene a tutti questi requisiti. Oklahoma City è partita bene, conducendo anche di 11 punti con 5 punti consecutivi di Westbrook (suo il 38-27 a 7' dall'intervallo, ma chiuderà con 9/26 al tiro), e prima di questa partita i giocatori di Brooks avevano vinto 32 gare delle 34 in cui hanno avuto vantaggi in doppia cifra. La partita però sarebbe cambiata da lì a poco grazie anche alla durezza dei falli di Perkins su Wade e - soprattutto - di Westbrook su James, lanciato in contropiede e scaraventato sul parquet. "Questa è una partita di playoff", ha detto James a metà gara, sottolineandone l'intensità. LeBron segna 13 degli ultimi 23 punti dei suoi nel secondo quarto, e riporta la gara in equilibrio (Heat avanti 50-49 dopo due quarti). Il punto a punto si trascina fino alla fine: Bosh segna il +3 con 1' da giocare, Perkins sbaglia due tiri liberi dopo che gli ospiti hanno messo i primi 18, poi Durant sbaglia la tripla del pari a 16 secondi dalla fine. I liberi di Wade (con 12 secondi da giocare) ufficializzano la vittoria dei padroni di casa).

Miami: James 34 (7/13, 3/7, 11/13 tl), Wade 19, Chalmers 13, Bosh 12. Rimbalzi: Anthony 8. Assist: James 10
Oklahoma City: Durant 30 (9/14, 2/7, 6/6 tl), Westbrook 28, Harden 12. Rimbalzi: Ibaka, Perkins e Collison 7. Assist: Harden 5.

Boston Celtics-San Antonio Spurs 86-87
Un improvvisato uno contro uno tra due delle maggiori superstar degli ultimi anni, nel finale: Paul Pierce si prende il tiro allo scadere per dare la vittoria ai Celtics (30-23), su di lui rimane accoppiato Tim Duncan con le sue braccia immense a oscurare la visuale. Il tiro esce, vincono gli Spurs (38-14), che approfittano della sconfitta di Oklahoma City e si prendono il nono successo consecutivo. Due partite in una, a Boston. La prima nei due quarti iniziali, con una San Antonio da 59 punti (a 48) capace di condurre anche 55-38 (firmato Duncan a 4'37 dall'intervallo). La seconda nei due quarti successivi: i Celtics concedono appena 28 punti dopo l'intervallo (9 dei quali nel terzo quarto) e sorpassano con Avery Bradley a 3'45 dalla fine dopo la tripla del pareggio di Pierce (81-79). Si va punto a punto: Neal firma il controsorpasso, Bonner allunga a 46 secondi dalla fine (87-83), prima della tripla del -1 del rientrante Ray Allen con 39 secondi da giocare. Daniel Green sbaglia da fuori per San Antonio, poi arriva il momento di Pierce vs. Duncan, e sapete già com'è andata.

Boston: Bradley 19 (9/16, 1/1 tl), Rondo 17, Garnett 16, Pierce 15. Rimbalzi: Pierce 10. Assist: Rondo 11
San Antonio: Green 14 (4/7, 2/6), Neal 13, Duncan, Parker e Bonner 10. Rimbalzi: Duncan 16. Assist: Neal 4.

L'aeroplanino di Kobe Bryant. Afp

Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 108-113
Seconda vittoria in tre confronti stagionali per i Lakers (35-20), che si prendono un vantaggio ora interessante sui Clippers (32-22) per la leadership della Pacific Division. Dal 4-2 di Randy Foye, i Lakers non hanno più concesso un singolo vantaggio a Chris Paul e compagni. Bryant e Bynum (rientro dopo i problemi alla caviglia) combinano per 35 punti all'intervallo, con i gialloviola avanti 63-55. Il vantaggio dei giocatori di coach Brown sale fino a +15 in un ottimo terzo quarto (88-73 con Bryant a 2'15 dall'ultima pausa), ma i Clippers si riprendono. La tripla di Foye a 2 secondi dalla fine del terzo periodo apre un parziale di 11-0 che si chiude con quella di Nick Young con 10'02 sul cronometro (89-92) e la gara è riaperta. Paul legge molto bene i cambi difensivi dei Lakers, ed è lui a pareggiare sul 102-102 a 4'07 nonostante le numerose forzature dei giocatori di Del Negro, non lucidi nel gestire i possessi decisivi. Si dimostra lucido invece Sessions, che attacca per chiudere in layup battendo l'aiuto di Jordan (108-104 a 47 secondi dalla fine), e ovviamente anche Bryant. Suo il tiro del nuovo +4 con 24 secondi da giocare, con tanto di "aeroplanino" per esultare andando verso la sua panchina per il time-out. Nel finale Paul sbaglia a forzare la tripla (poi 1/2 di Gasol ai liberi), quindi perde palla a 5 secondi dalla sirena con la partita già compromessa sul 108-113 finale.

L.A. Clippers: Butler 28 (5/10, 4/8, 6/6 tl), Paul 22, Griffin 15, Young 13, Jordan e Foye 11. Rimbalzi: Griffin 14. Assist: Paul 16
L.A. Lakers: Bynum 36 (13/19, 0/1, 10/12), Bryant 31, Sessions 16, Gasol 12. Rimbalzi: Bynum 8. Assist: Sessions 8.

Dallas Mavericks-Memphis Grizzlies 95-85
A Dallas (31-24) non mancano certo i grandi veterani, e sono loro a fare la differenza contro Memphis (30-23). Sotto 68-73 dopo il 2+1 di Pondexter a 10' dalla fine, i campioni Nba in carica trovano grandi risorse da Shawn Marion, Dirk Nowitzki e Jason Terry: sono loro tre a confezionare il parziale di 21-4 che ribalta completamente la partita e permette ai Mavs di condurre 89-77 entrando negli ultimi 3' della gara. Mayo prova a far rientrare i Grizzlies con due triple (93-85 a 44 secondi dalla fine), ma è ormai troppo tardi per togliere il controllo della gara ai texani.

Dallas: Nowitzki 23 (10/17, 0/1, 3/5 tl), Marion 16, Terry 15, West 14. Rimbalzi: Nowitzki e Mahinmi 10. Assist: Beaubois 5
Memphis: Mayo 17 (2/5, 4/5, 1/2 tl), Conley 11, Gasol 10. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Gasol 7.

Washington Wizards-Indiana Pacers 96-109
Non ci sono Nene e Booker (per entrambi fascite plantare al piede sinistro), e questo rende la vita molto più difficile a Washington (12-42), che deve inseguire i Pacers (33-21) per tutta la gara. "Negli ultimi la fatica di ha messo fuori causa", dirà poi John Wall. Non sono bastati i punti di Crawford e Seraphin (massimo in carriera), gli ospiti hanno preso il comando delle operazioni prima con Granger e George (11 punti in due per il +9 a 4'43 dall'ultima pausa, 76-67), poi con Barbosa, autore di 7 dei primi 8 punti dei suoi nell'ultimo periodo (94-76 a 9'21 dalla sirena). Fine dei giochi.

Washington: Crawford 28 (6/13, 5/9, 1/1 tl), Seraphin 19, Wall 13, Cook 10. Rimbalzi: Seraphin 10. Assist: Mack 4
Indiana: Granger 20 (7/11, 1/1, 3/3 tl), Collison 17, Barbosa e Hansbrough 14, Hibbert 13. Rimbalzi: Amundson 8. Assist: Collison 11.

Utah Jazz-Phoenix Suns 105-107
Steve Nash: un nome, una garanzia. Suo il tiro della vittoria per i Suns (28-26) a 1.7 secondi dalla fine della partita, in equilibrio precario dopo aver mandato a spasso i difensori. I Jazz (28-27) cedono e vengono sorpassati in classifica, nella serratissima lotta per i playoff a Ovest. Gli ospiti hanno provato a spezzare l'equilibrio con un parziale di 14-4 (7 punti a testa di Redd e Telfair) per condurre 97-87 a 6'43 dalla fine. I padroni di casa sono rientrati con 10 punti di Millsap e poi 4 consecutivi di Jefferson per la parità (105-105 a 9 secondi dalla fine). Poi palla a Nash, e vittoria per i Suns.

Utah: Millsap 25 (9/15, 7/8 tl), Miles 22, Hayward 20, Jefferson 16. Rimbalzi: Hayward 10. Assist: Millsap 6
Phoenix: Redd 19 (5/10, 3/7, 0/1 tl), Gortat 14, Frye e Nash 13, Brown e Morris 11, Dudley 10. Rimbalzi: Gortat 8. Assist: Nash 9.

Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 107-98
New York torna nel mirino di Milwaukee (26-28), che ora ha una sola partita di distanza dai Knicks nella corsa all'ottavo posto della griglia playoff. Battuti i Cavs (17-35), privi di Kyrie Irving per il riacutizzarsi dell'infortunio alla spalla sinistra, ci ha pensato Monta Ellis a chiudere la questione. Dopo essere stati comodamente avanti per quasi tutta la gara (87-70 a 8'55 dalla fine dopo il tiro di Udrih), i padroni di casa hanno visto gli ospiti rientrare fino a -6 grazie anche alle triple di Parker, Casspi e Jamison (97-91 a 2'16 dalla fine). Ellis, però, segna 16 punti negli ultimi 5 minuti e non gli concede di completare la rimonta.

Milwaukee: Ellis 30 (15/23, 0/2), Jennings 19, Ilyasova 18, Udoh e Udrih 11. Rimbalzi: Udoh 8. Assist: Ellis 8
Cleveland: Parker 27 (7/7, 4/7, 1/1 tl), Jamison 17, Gee, Thompson e Sloan 12. Rimbalzi: Thompson 9. Assist: Sloan 8.

Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 120-93
Nona sconfitta consecutiva per i Bobcats (7-45), che ormai sono abituati a questo sapore amaro. Per Atlanta (32-23) una serata tranquilla, con un vantaggio cresciuto in maniera naturale nel corso della partita e la possibilità per coach Drew di lasciar riposare tutto il proprio quintetto nell'ultimo quarto. Avanti 59-42 all'intervallo, "volevamo rientrare aggressivi per aumentare il divario", ha detto l'allenatore degli Hawks. Missione compiuta, visto che i padroni di casa scollinano oltre il +20 con la tripla di Joe Johnson (73-51 con 8'33 da giocare nel terzo quarto) e poi toccano il massimo vantaggio con Jannero Pargo a 4'39 dalla sirena finale (113-81).

Atlanta: Smith 24 (11/17, 2/2 tl), Teague e Green 17, J. Johnson 16, Williams 14, Pargo 12. Rimbalzi: Pachulia 11. Assist: Teague e Pargo 6
Charlotte: Walker 21 (5/11, 3/4, 2/3 tl), Henderson 15, Carroll 12, Brown 11, Williams 10. Rimbalzi: Mullens e Henderson 7. Assist: Walker 5.

Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 94-97
Niente da fare per Minnesota (25-31), che si prende la quarta sconfitta consecutiva dopo aver condotto 49-29 grazie alle triple di Barea ed Ellington con 1'53 da giocare nel secondo quarto. Nel terzo quarto cambia tutto: Klay Thompson segna 9 punti nei primi 4'30, Jenkins riavvicina i suoi con 6 punti consecutivi e poi con altri 6 di David Lee gli ospiti provano ad andarsene via (73-68 con 2'04 da giocare nel periodo). Lee segna anche 6 dei primi 11 punti degli ospiti nel quarto periodo per il +9 a 7'05 dalla fine (88-79), ma Minnesota non molla e Barea ritrova la parità con 5 punti consecutivi (94-94 a 1'23 dalla fine). I padroni di cas,a, però, non segnano più: Jenkins si inventa il layup del +2 a 20 secondi dalla fine, e poi arrotonda il punteggio con un tiro libero a 1 secondo dalla sirena, mentre Love non riesce a segnare da fuori allo scadere per prolungare la partita.

Minnesota: Love 29 (12/21, 0/7, 5/5 tl), Ellington 17, Barea 15, Johnson 12, Pekovic 10. Rimbalzi: Love 12. Assist: Barea 8
Golden State: Lee 31 (13/25, 5/7 tl), Jenkins 19, Jefferson 13, Wright 11. Rimbalzi: Lee 8. Assist: Jenkins 7.

Portland Trail Blazers-New Jersey Nets 101-88
Fuori Deron Williams per problemi di stomaco, i Nets (19-37) si presentano a Portland (26-29) senza il loro principale atout. Nonostante questo gli ospiti riescono a rimontare dal -16 (64-48 firmato Aldridge a 5'28 dalla fine del terzo quarto) e con 5 punti di Gerald Green vanno avanti 85-82 con 6'33 da giocare. I Blazers, però, si ritrovano in tempo: parziale di 19-3 per chiudere la gara, con 8 punti del francese Batum che mette anche la tripla del +13 finale. Da segnalare la prestazione di Ray Felton, che con 9 assist e 8 rimbalzi è andato vicino alla tripla-doppia.

Portland: Aldridge 24 (10/18, 4/5 tl), Batum 20, Hickson 18, Felton 14. Rimbalzi: Batum 10. Assist: Felton 9
New Jersey: Humphries 21 (7/13, 7/7 tl), Morrow e Green 20. Rimbalzi: Humphries 11. Assist: Brooks 6.