Bargnani è tornato e Toronto ora morde. I Raptors infilano la terza vittoria consecutiva spazzando via Philadelphia grazie anche a 24 punti del Mago. Belinelli riassaggia la panchina nel derby mancato con Gallinari, ma contro Denver e con Eric Gordon di nuovo in campo gli Hornets conquistano la vittoria.

Nik Vucevic prova a fermare Andrea Bargnani. Ap

Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 78-99
Tre vittorie consecutive, una difesa che fa la differenza e un leader ritrovato. Toronto (20 vinte-35 perse) torna da Philadelphia (29-25) con in tasca il terzo successo di fila (striscia più lunga dal novembre 2010), ottenuto grazie a un’altra bella partita di Andrea Bargnani e concedendo appena 22 punti nella ripresa (7 nell’ultimo quarto) ai Sixers, team che sembra aver finito la benzina dopo un grande inizio (20 vittorie nelle prime 29 partite, 9 nelle successive 25). Toronto ha chiuso col 51% dal campo, surclassando Philadelphia a rimbalzo con un netto 46-29.

CHE MAGO — E Bargnani ha dimostrato che l’infortunio che lo ha tenuto fuori quasi metà stagione è soltanto un ricordo: il Mago ha colpito duro anche contro Philadelphia, e nelle ultime 5 partite viaggia a 25 punti a gara col 50,6% dal campo dopo aver messo a referto appena 13,5 punti a gara e il 30.7% al tiro nelle precedenti 8 esibizioni. Bargnani parte subito forte e ci mette 9 punti in un primo quarto in cui si segna spesso e volentieri: Toronto chiude col 57,9%, Philadelphia viaggia più di squadra (9 assist su 15 tiri a bersaglio) e tira col 65,2% prendendosi il 31-29 alla sirena solo grazie ad un tiro all’ultimo di Williams. Si riprende all’insegna dell’equilibrio: Bargnani è preciso (4 punti, 2/3 dal campo), ma ai Raptors (che trovano anche le triple di Kleiza) non basta; i Sixers spinti da Holiday (17 nel primo tempo) però non riescono a prender il largo e al rientro negli spogliatoi sono avanti 56-55 solo perché il play piazza una tripla a 4” dalla fine. Ma l’inerzia è destinata a cambiare: con Calderon a fare da gran cerimoniere in cabina di regia e Bargnani a colpire in attacco (7 punti nel 3° periodo), Toronto prende in mano il match, con la difesa che sale in cattedra e concede ai Sixers solo 6 tiri a bersaglio su 16.

DeMar DeRozan supera Andre Iguodala. Ap

BUIO PHILADELPHIA — L’ultimo quarto inizia con Toronto avanti 79-71 e il vantaggio si dilata in fretta, perché Philadelphia infila solo 3 tiri su 20 in tutto il parziale (con tanto di 13 errori consecutivi) e i Raptors ne approfittano per costruire un solido vantaggio che scollina quota 10 punti già ad inizio periodo e tocca il +23 (99-76) con Uzoh a 45” dalla fine, quando però i big sono già in panchina. E per Philadelphia è la terza sconfitta nelle ultime 4 gare, sempre con oltre 90 punti al passivo, è diventata realtà.

Philadelphia: Holiday 20 (8/12 da due, 1/2 da tre, 1/2 tiri liberi), Brand 20 (9/15, 2/2 tl), Hawes 10. Rimbalzi: Hawes 9. Assist: Iguodala 6
Toronto: BARGNANI 24 punti (5/8, 3/7, 5/5 tl), 5 rimbalzi, 2 assist e 2 palle perse in 34’. DeRozan 18 (7/17, 0/1, 4/4 tl), Anderson 13, Calderon 12. Rimbalzi: Davis 14. Assist: Calderon 13.

New Orleans Hornets-Denver Nuggets 94-92
Gli Hornets ritrovano finalmente Eric Gordon, out negli ultimi tre mesi, e superano i Nuggets 94-92. Marco Belinelli deve cedere il posto in quintetto all’ex Clippers, parte dalla panchina e chiude la gara con cinque punti in soli 18’. Come da programma Danilo Gallinari salta il derby ma il suo rientro potrebbe essere imminente, forse già per l’importante sfida, in ottica playoff, contro i Suns di venerdì.

Leonardo DiCaprio in tribuna a New Orleans. Ap

PARTITA... DA CINEMA — C’è anche Leonardo DiCaprio a bordocampo ad applaudire i rientro di Gordon, ma il giocatore arrivato a New Orleans nella trade di Chris Paul inizia con il freno a mano tirato. Gli Hornets, grazie alla produzione di Vasquez, che parte in quintetto per il forfait di Jack, e Ariza prendono subito possesso della gara aiutati dai problemi offensivi dei Nuggets. Denver, infatti, parte nel peggiore dei modi, fallendo 18 delle prime 21 conclusioni dal campo. I padroni di casa arrivano ben presto al vantaggio in doppia cifra ma rallentano nella seconda parte del primo quarto. Belinelli entra a 4’35’’ dalla fine della frazione e trova subito un bel canestro dal perimetro ma i Nuggets con i punti di Harrington e di un sorprendente Jordan Hamilton tornano sotto, riprendendo la squadra della Louisiana a metà del secondo quarto. Denver prova a piazzare lo sprint ma gli Hornets non si staccano e all’intervallo sono sotto di una sola lunghezza.

BELINELLI C'E' — La truppa di Monty Williams rientra sul parquet con la giusta intensità, quasi come se fosse lei e non Denver, la squadra in corsa per un biglietto per la postseason. Gli Hornets tornano davanti piazzando subito un parziale di 10-2 e con i canestri di Ayon e di un Gordon che piano piano ritrova precisione in attacco respingono il ritorno dei Nuggets. Ariza spinge i padroni di casa al +9, Harrington e Lawson nel finale della terza frazione avvicinano Denver che però difende con troppa approssimazione. New Orleans così riprende a correre all’inizio dell’ultimo quarto e con la tripla di Marco Belinelli arriva al +11 a 8’23’’ dalla sirena. La partita sembra scappare di mano alla squadra di George Karl che nella seconda parte della frazione decide di mettersi a difendere come si deve e con le unghie riesce a rientrare. Un parziale di 9-1 riporta Denver al -2, Kaman risponde ma l’eccellente penetrazione di Lawson regala speranza (92-89) ai tifosi dei Nuggets a 20’’ dalla fine.

Marco Belinelli lotta contro JaVale McGee. Ap

SCIVOLONE DENVER — New Orleans decide di dare una mano agli ospiti e sulla susseguente rimessa Ariza e Gordon fanno confusione, regalando così il pallone a Denver. Harrington ringrazia e pareggia i conti con una tripla dall’altissimo quoziente di difficoltà a 10’’ dalla fine. Gordon però riscatta il turnover trovando a due secondi dalla sirena il fallo di Afflalo e realizzando i due liberi. I Nuggets poi sprecano il loro ultimo possesso offensivo con una bruttissima rimessa di Brewer, il quale mette il pallone nelle mani di Jason Smith. New Orleans può sorridere mentre Denver adesso deve guardarsi le spalle da Utah e Phoenix.

New Orleans: BELINELLI 5 (1/4, 1/3), con un rimbalzo, due assist e un recupero in 18’. Gordon, Ariza 15. Rimbalzi: Kaman 10. Assist: Vasquez 10
Denver: Lawson 22 (5/10, 2/5), Afflalo 15. Rimbalzi: Faried 8. Assist: Afflalo 7.