Andrea Bargnani, 25 anni, 22 punti, non è bastato all'Italia. Ciam/Cast

L’Italia saluta l’Europeo, ma lo fa a testa alta anche se con mille rammarichi. Perde 91-84 con la Francia al termine di una partita giocata splendidamente e combattuta per 40 minuti prima che la maggior freddezza francese, pur senza Parker, punisse la scarsa abitudine azzurra a gestire finali complicati. Domani l'Italia giocherà con Israele l’ultimo match, ormai privo di significato, e poi volerà a casa. A bocce ferme bisognerà poi valutare cosa ha funzionato e cosa no, senza nascondere gli errori (inevitabili in un processo di crescita) e con la certezza che qualcosa di buono è stato fatto ma che molto dovrà seguire per riportare gli azzurri nei quartieri alti del Vecchio Continente.

Carraretto, Datome e Mordente metabolizzano il k.o. Ansa

super mago — Già dal riscaldamento gli occhi sono puntati sugli azzurri: non sembra di vedere gli occhi della tigre e anche il linguaggio del corpo non trasmette grande grinta; ma sono impressioni che lasciano il tempo che trovano e al momento dell’inno i giocatori sono tutti abbracciati, a fare di tante unità una sola squadra con un solo obiettivo. Pianigiani parte con Hackett, Belinelli, Carraretto, Gallinari e Bargnani; Collet risponde con Parker, De Colo, Batum, Diaw e Noah. Hackett bracca Parker, ma la Francia è un mostro dai mille tentacoli che non perdona alcuna distrazione e Batum in meno di tre minuti ci irride con tre schiacciate: 8-3 e Italia che in attacco si affida alle forzature del trio Nba. Carraretto tenta e segna la prima tripla del suo europeo, è come una liberazione per lui e i compagni e dopo 5’ siamo 10-10. Bargnani indossa il costume da Mago con due giochi da tre punti e una schiacciata in testa a Noah per il vantaggio 15-14. Come per incanto la palla gira, se solo arrivassero anche i canestri da fuori sarebbe tutta un’altra cosa: detto e fatto, prima il Gallo e poi un Bargnani spaziale, che unisce lucidità a efficacia, puniscono per il 23-16. Collet deve correre ai ripari: ci vuole un antidoto per la stella dei Raptors e forse lo trova in Pietrus; intanto Parker approfitta un po’ di Maestranzi e ricuce fino al 23-20 di fine primo periodo.

Marco Belinelli, 25 anni, 19 punti con la Francia. Ciam/Cast

tiri da tre — Dal +7 gli azzurri sbagliano 8 attacchi (6 errori al tiro e 2 falli in attacco) e solo le mani gelide dei francesi (0/4 da 3) rendono meno deleterio il passaggio a vuoto. Piccoli dettagli costano molto: Bargnani che fatica nel ridare la palla fuori sui raddoppi, Hackett che legge male un paio di situazioni e la Francia scatta avanti 29-26. Albicy al posto di Parker è una tassa pesante per gli avversari e Belinelli trova un po’ di quella fiducia che sembrava mancargli: ferma meno il gioco e trova situazioni più naturali, compresi un paio di canestri da fuori. E bravura chiama fortuna, così il Beli deve forzare nell’ultimo minuto per due volte e per due volte trovare dei canestri insperati. Solo il feeling col gioco di Diaw, talento da alieno e forma fisica simile a quella di Ciccio di Nonna Papera nei fumetti Disney, permette alla Francia di limitare i danni sul 48-41 al riposo. I transalpini dominano a rimbalzo (19-9), ma tirano male e perdono il doppio dei palloni azzurri (8-4); per Bargnani e Belinelli 32 punti in due, se è dipendenza significa che non tutte le dipendenze vengono per nuocere.

La festa francese dopo la 4ª vittoria. Ansa

parker e' umano — Collet toglie Gelabale dalla naftalina, senza grandi risultati. L’Italia spreca due occasioni per il +9, concede a Noah e Diaw tiri troppo agevoli ed è in un lampo 52-50. Anche i fenomeni francesi compiono qualche errore per pigrizia e Gallinari li punisce tutti giocando magistralmente in post (58-52 dopo 26’). Si vede anche Carraretto su Parker, ma TP9 lo brucia al primo giro anche se l’asso degli Spurs sembra umano per un giorno e si prende anche una stoppatona dal Mago che fa il paio con quella di Cusin nel primo tempo. Carraretto e Mordente fanno più di quanto ci si aspettasse ed è massimo vantaggio azzurro sul 65-57 prima del 67-60 di fine terzo periodo.

la rimonta — Basta un minuto e Tchicamboud e Gelabale trovano due triple per il 67-66: il +13 è un miraggio, ma anche il successo è impresa ardua. Riecco Bargnani per gli ultimi 7 minuti, nel frattempo l’ex romano Traore è più che una spina nel fianco e sulla linea di fondo i francesi fanno il bello e il cattivo tempo: 74 pari a 6’ dalla fine e match in salita. Hackett, con Parker in panchina, gioca minuti splendidi anche in attacco e Belinelli è tutta sostanza in attacco. Agonismo a palla, qualche errore comprensibile e a 3’ dalla fine siamo 78-79: Hackett serve a Gallinari la palla per un gioco da tre, Batum impatta dalla lunetta a quota 81 con 2’ sul tabellone. Hackett perde palla, Tchicamboud sbaglia la percussione e commette fallo sul Gallo che dalla lunetta fa 1/2 (82-81); Diaw invece è glaciale (2/2). Bargnani ha un frontale libero da 3 e lo sbaglia, poi l’immenso – in tutti i sensi – Diaw si muove come un ballerino nell’area azzurra e dal cilindro estrae la palla dell’85-82 con 36” da giocare. Belinelli sbaglia da sotto, Batum dalla lunetta allunga a +5 e non c’è più nulla da fare. A Casa Italia è l’ora della rabbia e di qualche lacrima. Londra è persa e anche per l’Europeo di Slovenia 2013 bisognerà passare dalle qualificazioni. La strada per tornare in alto è ancora molto lunga.
Italia: Bargnani 22, Belinelli 19, Gallinari 18
Francia: Diaw 21, Batum 20, Traore 11