La vittoria di Milano sul campo dell'ex capolista Sassari è la notizia clou della 25ª giornata di Serie A di basket. Negli altri due anticipi, tutto facile per Reggio Emilia (a Brindisi) e Pesaro (contro Bologna). Lunedì le altre 5 gare. Ecco i resoconti dei match.

Banco di Sardegna Sassari-EA7 Milano 79-85
dal nostro inviato Vincenzo Di Schiavi
Nella gara della verità, Milano tira fuori gli artigli sbancando il PalaSerradimigni di Sassari 79-85 (solo Brindisi ci era riuscita), togliendo Scariolo dalle secche di un possibile esonero. L’EA7 manda un messaggio di fiducia al proprio allenatore, che ha trovato in Gentile e Langford due fidi alleati, supportati da un gioco e una determinazione quasi mai visti. La Dinamo esce tra gli applausi, affossata però da una giornata non felice al tiro. Sin dall’inizio è un’altra Armani. Non quella invereconda vista contro Montegranaro: difesa, pressing, due palle recuperate su rimessa avversaria, Fotsis che non rifiuta la tripla ma la mette, Bourousis che sotto canestro si mangia Easley, Green che smazza assist, e uno strepitoso Gentile, suo cui Thornton va in confusione. Sassari ha la mano fredda (6/14 da due in 10’) e Drake Diener da dosare (2 falli dopo pochi minuti), così l’Emporio Armani scappa via, fino a + 19 (26-45 al 13’), con le magie di Langford e il buon impatto di Radosevic. Il Banco si mette a zona ma si ritrova anche senza Thornton che cade male sulla caviglia (rientrerà nella ripresa). Sembra finita. Ma non è così. La Dinamo ha un pregio: sa accendersi all’improvviso, quando sembra scarica. Scariolo tiene fermo Bourousis (2 falli) e Easley diventa un fattore, così come Travis Diener (14 punti in 20’) che, insieme al cugino, ritrova i canestri che chiudono il primo tempo con un -9 (42-51). Il differenziale tocca i minimi termini quando Sassari arriva a -7 (48-55) con la tripla di Thornton, ma la coppia Gentile-Langford toglie Milano dalla palude confezionando un nuovo +14 (59-73). L’EA7 comincia l’ultimo quarto con Basile e Radosevic per Green (4 falli) e Bourousis (3). La Dinamo spreme punti solo da Easley, che sotto canestro annichilisce Melli, mentre da fuori continua a spadellare (mai sopra il 50%), così Milano torna a +15 (66-81) e, negli ultimi 5’, fa melina tirando (male) solo ai 24 secondi, ma Sassari non ha più la forza per farsi sotto.

Sassari: D. Diener 23, T. Diener e Easley 21
Milano: Langford 26, Gentile 18, Radosevic 11

Enel Brindisi-Trenkwalder Reggio Emilia 69-84
L’Enel Brindisi non sa più vincere. Nell’anticipo contro la Trenkwalder Reggio Emilia incassa la sesta sconfitta consecutiva (la seconda al pala Pentassuglia) con il punteggio di 69-84 certificando e confermando la crisi d’identità della formazione di Piero Bucchi, una squadra lontana anni luce da quella tutta grinta e difesa ammirata nel girone d’andata. All’opposto i biancorossi di Menetti cancellano la striscia negativa (2 sconfitte consecutive) compiendo un altro passo decisivo verso i playoff, grazie a una partita mostruosa di Troy Bell (24, 4/7 da 2, 4/4 da 3, 4/4 tl) partito dalla panchina e diventato con il passare dei minuti un fattore determinante insieme al terzetto composto da Brunner, Taylor e Cinciarini. Due triple consecutive di Brunner segnano il primo massimo vantaggio esterno (2’, 2-8). L’Enel prova a reagire aumentando il ritmo in attacco. Confeziona così un mini break chiuso da una schiacciata rovesciata di Viggiano (8-10) servito con il contagiri da un assist no look di Gibson. Poi Viggiano esce per un infortunio alla caviglia e Ndoja con il carattere da capitano realizza una tripla da più di sette metri ricucendo lo strappo reggiano al termine del primo quarto (14-19). Nel secondo tempo la musica non cambia. La differenza tra Enel e Trenkwalder è tutta nella precisione dall’arco. Reggio è più che chirurgica (6/13 prima dell’intervallo lungo) al contrario di Brindisi che non fa altro che litigare con il ferro (1/14 da tre nei primi venti minuti). Taylor al 14' realizza il canestro della doppia cifra di vantaggio (15-25) ribadito e dilatato cinque minuti più tardi da Cinciarini (24-36) dimenticato colpevolmente in angolo. Una fiammata di Reynolds (22, 7/8 da 2) e un tap in sulla sirena del capitano Ndoja riesce a limitare i danni per Brindisi prima di imboccare il tunnel degli spogliatoi per l’intervallo lungo (30-36). È questo l’ultimo sussulto di orgoglio della formazione di casa. Al ritorno in campo Reggio Emilia mette definitivamente le mani sulla partita sfruttando le amnesie difensive di Brindisi. Al 36' Donnel Taylor fissa il vantaggio della Trenkwalder sul +20 (54-74). All’Enel non resta solo che attendere il termine della gara. Alla fine per la squadra di casa ci sono solo fischi e una vigilia di Pasqua tutta da dimenticare. (Giuseppe Mazzone)

Brindisi: Reynolds 22, Gibson 12, Ndoja e Robinson 9
Reggio Emilia: Bell 24, Taylor 17, Brunner 14, Cinciarini 13

Scavolini Pesaro-Oknoplast Bologna 101-91
La Scavolini vendica la brutta sconfitta dell’andata e superando la Oknoplast si porta a +6 su Biella in classifica. Bologna è a digiuno in trasferta da cinque mesi e mezzo (11 k.o. consecutivi) e non ha abbastanza fame per aggiudicarsi una sfida sempre sentita. Alla fine sorride l’ex Zare Markovski, che con la Vuelle ipoteca la salvezza. La Virtus è senza Poeta (in borghese) e Hasbrouck (a Bologna fuori rosa per il doppio tesseramento) al 9’ perde anche Moraschini per un infortunio alla caviglia sinistra. Bologna parte meglio (al 6’ 10-14), si mettono in evidenza Pullen da una parte e Mack dall’altra. La Vuelle si segnala anche per le palle perse, 13 dopo 20’ di gioco. Amici si mette in mostra e la Scavolini tenta la fuga (28-23 al 12’). La Virtus rientra in un amen (28-30 al 14’) con Gigli e Smith. Bologna insiste con la zona - pure una box and one su Stipcevic - ma Pesaro la infila: 38-31 al 16’ e 51-39 al 19’. Un super Stipcevic centra 13 punti nel secondo periodo e la Vuelle 30 (col 64% nel tiro da 3), provando a dare un’impronta al match. E’ 56-44 con i primi tre punti di Barbour al 22’, la difesa di Pesaro fa la differenza anche se Smith fa il diavolo a quattro assieme a Pullen. Con le triple i locali mantengono un vantaggio in doppia cifra (59-48 al 23’), Barbour e Kinsey la trascinano e la fanno correre. Un buon Mack trova il più 14 (75-61) al 30’, gli ingranaggi della Vuelle funzionano meglio. Al 33’ è addirittura 84-66, con una pioggia di tiri dai 6,75, 91-76 al 36’. Il match è nel congelatore ben prima della fine e Pesaro ringrazia tutti i suoi uomini, Kinsey su tutti. A Bologna non bastano 34 punti di un inarrestabile Pullen e i 30 infilati nell’ultima frazione. La Scavolini ha tirato con il 61% da 3 e catturato 10 rimbalzi in più. Ha vinto pur perdendo 25 palloni. (Camilla Cataldo)

Pesaro: Kinsey 18, Mack 17, Barbour 16.
Bologna: Pullen 34, Smith e Gigli 16.

Il resto del programma della 25ª giornata (lunedì 1 aprile, ore 18.15)

Cantù-Caserta

Varese-Roma

Biella-Montegranaro

Venezia-Cremona

Avellino-Siena (ore 20.00)