La curva vuota al Forum di Assago. Twitter

Parlare di sorprese forse è azzardato, considerando che per Sassari è la seconda sconfitta esterna di fila e che la stagione di Milano è caraterizzata da continui alti e bassi, ma destano comunque stupore le pesanti battute d'arresto della capolista a Cremona e dell'Olimpia in casa contro Montegranaro. I loro crolli rappresentano il nodo centrale della 24ª giornata di Serie A di basket insieme alle vittorie di Varese a Reggio Emilia e di Roma contro Bologna. Nelle altre gare facili successi di Venezia su Biella e di Pesaro a Caserta, l'Avellino passa a Brindisi dopo un lungo testa a testa. Domani Siena-Cantù può valere il quarto posto.

Ecco i resoconti dei match:

EA7 Milano-Sutor Montegranaro 71-85
Una settimana dopo Cremona, è Montegranaro a vincere in casa di Milano, in una delle sue peggiori versioni. Il pubblico grida "dimissioni, dimissioni" a Sergio Scariolo mentre la squadra rimonta da -20 (59-79) al 71-85 finale. L'Olimpia non era partita male (10-6) appoggiandosi su Ioannis Bourousis che domina gli avversari diretti e segna 9 punti dei 15 del primo quarto di squadra. Ma alla prima difficolta', crolla. La Sutor, più precisa da tre, si porta avanti di 6 punti a fine parziale con un pregevole gancio di Amoroso dopo una finta di passaggio dietro alla schiena. Contro la zona Milano non dimostra alternative al tiro da tre, che non entra. E con un 12-1 la Sutor si porta sul +10 (15-25). E' di Gianluca Basile il primo canestro da 3 di Milano dopo 14 minuti e 10 tentativi falliti. L'Olimpia torna a -6 a 1'39" dall'intervallo, ma continua a subire le triple di Montegranaro (6 su 12, 2 su 2 di Fabio Di Bella e Luca Campani) ed esce tra i fischi sotto di 12 punti (31-43). La contestazione continua parallela alla prestazione di Milano che scivola a -15 nel terzo quarto, lasciando facili secondi tiri alla Sutor (5 rimbalzi d'attacco nel parziale) che attacca con maggior efficacia la zona. E poi a -22 dopo un altro sconcertante parziale di 0-11. Dopo il terzo quarto finito 47-66, con 9 punti di Daniele Cinciarini, la storia della partita non cambia. E' quella della stagione di questa Milano. (Paolo Bartezzaghi)

Milano: Bourousis, Gentile e Langford 16.
Montegranaro: Burns 21, Cinciarini 20, Amoroso 13.

Langford braccato, Milano crolla ancora. Ciam/Cast

Umana Venezia-Angelico Biella 97-62
La Reyer interrompe la striscia di tre sconfitte consecutive e spinge Biella verso la retrocessione considerando anche la vittoria di Pesaro a Caserta. L’Angelico tiene testa all’Umana per 15’ (13-20 al 7’), fino a quando Pinkney colpisce con precisione chirurgica, poi i granata piazzano, a cavallo di secondo e terzo periodo, un break devastante (28-2) con i piemontesi ancorati a quota 33 (da 31-33 a 59-35). Biella esce di scena, mestamente, si arrende senza reazione, la Reyer viene rivitalizzata da Hubalek (14 punti, 9 rimbalzi), alla miglior prestazione da quando è arrivato in granata. Marconato e il ceco prendono le misure a Pinkney, Clark esce all’improvviso dalla zona d’ombra infilando 8 punti consecutivi sul -2 che spingono Biella sull’orlo del baratro (39-33), con Clark e Bowers ad affondare i colpi prima dell’intervallo lungo (47-35). Cancellieri si sbraccia invano, Biella è sotto cloroformio, nessun sussulto nemmeno in apertura di terzo periodo quando l’Umana piazza il 12-0 (59-35) che chiude la partita. C’è spazio anche per baby Candussi, che segna i primi punti (5) in serie A. Mazzon ritrova anche capitan Young (7/9 al tiro), mentre Cancellieri, oltre a Pinkney (25) e Johnson (18) ha ben poco dagli altri. La Reyer allunga in classifica, mettendo 4 punti di margine sul nono posto. (Michele Contessa)

Venezia: Young 16, Hubalek 14, Diawara 11
Biella: Pinkney 25, Johnson 18, Rochestie 7

Vanoli Cremona-Banco di Sardegna Sassari 108-91
Dopo il successo su Milano, la Vanoli si regala un altro scalpo eccellente fermando la capolista Banco di Sardegna e ipotecando la salvezza: Sassari oltre a Travis Diener lascia infatti sull'isola anche la difesa, ed è costretta alla terza sconfitta nelle ultime quattro trasferte dalla miglior prova offensiva di Cremona, che passa i 100 punti nel giorno in cui perde Harris (sospetto strappo inguinale al 16'). Un successo che la squadra di Gresta ha costruito in un primo tempo da 58 punti, nel particolare con un 2° quarto da 70% al tiro, sublimazione di una transizione già ad alto voltaggio nei primi 10'. Dopo il 4-8 con 4 punti di Drake Diener, Sassari è infatti scivolata sotto i colpi prima di Hrvoje Peric, 9 punti nel break di 13-2 che ha girato l'inerzia (17-10 all'8'), poi del tandem Vitali-Chase (24-19 al 10'). Il divario si è dilatato a dismisura in un 2° periodo dove la gara della Vanoli, con Vitali e Johnson a innescare anche un Kotti sotto la doppia cifra da 2 mesi, è un continuo crescendo fino al +19 (49-30 al 18') contro una Sassari senza ritmo se non nella coppia Ignerski-Diener. Il +18 dell'intervallo (58-40) per quasi tutto il 3° quarto rimane il minimo svantaggio per un Banco che, scivolato a -24 (66-42 al 23' con le triple di Chase e Peric), ha trovato un po' di forza nella zona e nelle triple: di Ignerski, Diener, Sacchetti e Thorton quelle che hanno provato a riaprire la partita fino al -11 (88-77 al 34'). Nel momento più difficile, Cremona s'è affidata a Vitali, 7 punti per respirare (97-79 al 38') ed iniziare a sognare la zona playoff. (Michele Talamazzi)

Cremona: Peric 25, Vitali 20, Kotti 19
Sassari: D. Diener 24, Ignerski 23, Pinton e Easley 11

Un canetrso di Kotti in Cremona-Sassari. Ciam/Cast

Acea Roma-Oknoplast Bologna 90-70
Roma non si ferma più: batte pure Bologna, colleziona il 10° successo nelle ultime 12 uscite, rafforza la terza piazza e ora fa sentire il fiato sul collo delle prime due, Varese e Sassari. Primi 20’ con Bologna sempre avanti (con un vantaggio massimo di 8 punti in due occasioni, l’ultima sul 38-30, tripla di Pullen), brava ad imbrigliare con la zona 3-2 l’attacco romano (3/13 dai 6,75), spento soprattutto con Lawal (2/5) e poco aggressivo, visto che non è mai riuscito ad andare in lunetta. Nella squadra di Bechi, ottimi Imbrò (8 punti di fila con le due triple hanno consentito il primo allungo) e Hasbrouck, mentre nell’Acea Datome e Goss sono gli unici a tenere botta. Dal 33-38 del riposo lungo, Roma rientra sul parquet con una aggressività pazzesca: macina gioco, punti e spettacolo e Bologna viene travolta senza reagire minimamente. Primo pareggio sul 38, quindi si assiste a uno show dei romani che nella terza frazione, pensate un po’, mettono a segno 33 punti, gli stessi realizzati nei precedenti 20’. È la serata di Lorant (preciso al tiro e capace di imbeccare al meglio i compagni: 8 assist), lungo tutto sostanza, Goss (punti e intelligenza, mvp con 23 punti e 5/6 da tre) e Datome, osservato speciale (c’erano per lui g.m. di Milwaukee e il suo assistente). Bologna, così, si squaglia. Al 33’ è sotto di 19, 78-59, la gara può andare in archivio: finirà 90-70 (Mario Canfora)

Roma: Goss 23, Datome 20, Lawal 18
Bologna: Hasbrouck 14, Poeta 11, Smith 10, Imbrò 10

Juve Caserta-Scavolini Pesaro 66-77
La Juvecaserta non approfitta del doppio turno casalingo, e dopo la vittoria contro Siena, lascia due punti alla Scavolini Banca Marche, arrivata al Palamaggiò evidentemente con più voglia. Due punti fondamentali per la Vuelle, che in questo modo si porta a +4 sulla zona retrocessione, col 2-0 negli scontri diretti contro Biella. In sostanza ha vinto chi ha condotto la gara dal primo all’ultimo: Pesaro schiera quattro esterni in quintetto, costringendo la Juve ad adattarsi in difesa, e prova a scappare subito (2-7 al 3’) con Kinsey. Poi si procede a strappi: parziale ospite di 0-7 che vale il 13-20 all’8’, con Pesaro che domina a rimbalzo in attacco (sarà una costante per gran parte della gara), nonostante il quintetto piccolo, con Mack e Flamini da lunghi; poi la risposta di Caserta (6-0 di break e 31-33 al 15’) ma un altro allungo ospite (4-13 di contro-parziale) vale il +11 all’intervallo (35-46). Dopo la pausa la musica non cambia: i bianconeri ci provano, ma ogni tentativo di rientrare viene respinto dagli ospiti, che allungano fino al +16 nella terza frazione con le triple di Stipcevic (43-59 al 28’), che sbaglierà i primi due tiri della sua gara al 39’. Nemmeno l’orgoglio di Michelori e Maresca è sufficiente a raddrizzare la partita (55-64 in apertura di ultimo quarto), e gli ultimi minuti servono alla Juve per salvare almeno la differenza canestri. (Giuseppe Bernardo)

Caserta: Michelori 13, Jelovac, Mavraides e Gentile 11
Pesaro: Stipcevic 19, Thomas 13, Kinsey 11

Enel Brindisi-Sidigas Avellino 72-76
È il fattore cinque a farla da padrone nel derby del Sud. L’Enel incassa la quinta sconfitta consecutiva, la Sidigas, al contrario, colleziona il quinto urrà di fila battendo con merito e grande intelligenza tattica una New Basket Brindisi apparsa per lunghi tratti del match impalpabile e con poche idee in attacco. Dopo una settimana condita da polemiche e indiscrezioni di mercato, l’Enel sfodera una partenza fulminante confezionata da Robinson e Reynolds, insieme con un Cedric Simmons immarcabile sugli scarichi. Dopo tre minuti il tabellone segna + 8 (8-0) per i padroni di casa. Pancotto è costretto a chiamare timeout. Dean realizza dall’arco il primo canestro degli irpini (3’, 11-3) avviando così la lenta riscossa dei biancoverdi. Spinelli con i suoi penetra e scarica, letali, riesce a portare scompiglio nella difesa biancazzurra. Al resto ci pensano la mira di Taquan Dean (24, 5/5 da tre) e il canestro dell’ex Hunter autore del primo vantaggio esterno della serata (8’, 18-19). Viggiano e Gibson riportano i padroni di casa in quota grazie a due triple consecutive (24-19), ma con Avellino saldamente in scia alla fine del primo quarto chiuso con un possesso di vantaggio per gli uomini di Bucchi. Nel secondo, Brindisi, scompare letteralmente dal parquet e la Sidigas arriva al 20' sul 34-46. Nel terzo la musica non cambia. Avellino tocca anche il +16 (23’, 36-52) prima del rigurgito d’orgoglio dell’Enel, capace di sommare un break di 9-0 dopo un time out energico di Bucchi. A tre minuti dal termine Gibson realizza il -2 (65-67), canestro che però non basta a rimettere la partita in careggiata. Robinson da sotto riaccende le speranze di Brindisi (70-72) prima che ancora Gibson decida di tirare da tre punti per vincere la partita. Il tiro si spegne sul ferro insieme all’entusiasmo del pubblico di casa sicuro d’aver abbandonato quasi definitivamente la corsa verso i playoff. (Giuseppe Mazzone)

Brindisi: Gibson 28, Reynolds 13, Robinson e Simmons 12
Avellino: Dean 24, Richardson 14, Brown 13

Il nigeriano Ebi Ere, 15 punti. Ciam/Cast

Trenkwalder Reggio Emilia-Cimberio Varese 74-77
Varese espugna il parquet di Reggio Emilia dopo una durissima battaglia e torna da sola al comando della classifica. La Cimberio si illude, sale fino al più 14 nel corso del primo tempo (19-33) con un Sakota scatenato (4/4 da 3 punti nei primi 20 minuti) e con Dunston che fa la differenza nelle aree colorate. La Trenkwalder sembra in difficoltà ma quando Taylor riesce a sprigionare il suo talento, i padroni di casa piazzano un break di 9-0 che riaccende il match. Reggio corona il suo lungo inseguimento sul finire del terzo quarto (62-61) con la Cimberio che dopo aver chiuso il primo tempo con il 50% da 3 punti (7/14) sparacchia a salve nella ripresa (solo 1/13). La Trenkwalder non fa meglio (2/12 da 3 in tutta la partita) e così la partita diventa una battaglia incentrata sulle difese. I padroni di casa allungano sul 73-69 a sei minuti dalla fine, ma da quel momento segnano solo un punto. La Cimberio non fa molto meglio ma l’esperienza e la solidità del collettivo di Vitucci permette a Varese di dominare i rimbalzi e di fare quel tanto che basta per portare a casa il successo. In realtà all’ultimo secondo sul 74-77 Taylor avrebbe il pallone del pareggio ma, tutto solo, il fuoriclasse reggiano manda il pallone sul ferro e Varese può esultare riportandosi al comando del campionato. (Daniele Barilli)

Reggio Emilia: E. Taylor 23, Brunner 10
Varese: Dunston 22, Ere 15, Sakota 13, Banks 11

Montepaschi Siena-Lenovo Cantù (domani)