Keith Langford manda giù Sassari. Ciam/Cast

Riscontri importanti in vista dei verdetti finali dai risultati della decima giornata di ritorno della serie A di basket. Nella corsa al primato della regular season passo avanti potenzialmente decisivo per Varese, che schianta Roma con una prova difensiva corale di alto livello e porta a 4 le lunghezze di vantaggio su Sassari, sconfitta in casa dall’irresistibile Milano formato esportazione (l’EA7 ha il miglior record esterno del campionato ma in casa solo Pesaro e Biella hanno fatto peggio). L’impresa del PalaSerradimigni permette all’Olimpia di agganciare al quarto posto Cantù e Siena, cadute rispettivamente al Pianella contro l’indomita Caserta e ad Avellino: finisse oggi la regular season solo una tra le tre italiane partecipanti all’Eurolega 2012/2013 godrà del fattore campo nel primo turno playoff. Per l’accesso al tabellone scudetto passi decisivi di Reggio Emilia e Venezia: la Trenkwalder acuisce la crisi di Brindisi, mentre l’Umana respinge la rimonta di Cremona ed ora ha 4 punti di vantaggio su Caserta che dovrà ancora farle visita. In coda Montegranaro festeggia la salvezza aritmetica sul campo, mentre la vittoria di Pesaro (10 punti nelle 10 gare del ritorno dopo i 6 dell’andata) condanna virtualmente Biella alla retrocessione in LegAdue.

IL GIOCATORE — Keith Langford (Milano): 26 punti con 5/9 da 2, 3/6 da 3, 7/8 ai liberi, 4 assist e 29 di valutazione nel colpaccio dell’EA7 sul campo di Sassari. Il mancino del Texas gioca una partita di grande consistenza e mettendo al servizio di un collettivo finalmente efficace il suo indiscutibile talento individuale. Già altre volte la guardia ex Khimki e Maccabi aveva trascinato l’Olimpia con le sue prodezze offensive, ma le prestazioni risolutive sui campi di Montegranaro, Pesaro e Biella erano servite a nascondere i limiti della squadra. Stavolta invece la prova maiuscola di Langford ha esaltato la funzionalità di un sistema che forse per la prima volta ha mostrato appieno il suo potenziale: “Se vogliono hanno il talento per vincere l’Eurolega” per dirla con le parole di Drake Diener. Ora Milano è attesa alla prova decisiva della continuità anche contro le “piccole” a partire dall’anticipo di sabato con Pesaro; è questo l’ultimo e decisivo salto di qualità per capire se davvero l’EA7 può ambire allo scudetto partendo di rincorsa nella griglia playoff.

LA SQUADRA — Difesa e panchina lunga le chiavi del trionfo di Varese nello scontro diretto contro Roma che consolida la leadership solitaria della formazione di Frank Vitucci. Con 39 punti su 81 prodotti dal secondo quintetto e 58 punti concessi con 25 palle perse forzate all’Acea, la Cimberio mette le basi per poter contare sul calore del fortino di Masnago (dove vanta un brillante 12-1, unico stop casalingo con Venezia in occasione dell’assenza contemporanea di Ere e Banks) per tutte le eventuali serie playoff. E se la prima fuga stagionale delle 9 vittorie iniziali consecutive era nata sulla base di ritmi alti e grande produzione offensiva, in vista delle future sfide decisive Varese ha saputo cambiare pelle, preparandosi ai climi agonistici arroventati delle gare della post-season con un salto di qualità evidente sul piano della tenuta difensiva (72,2 punti subiti di media nelle 10 gare del ritorno, solo Cantù ha fatto meglio nella fase discendente). La Cimberio ha fatto suo il vecchio adagio secondo cui “l’attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite”: e con questa solidità nella propria metà campo può avanzare la sua candidatura anche in chiave Scudetto…

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