Dopo la vittoria di Biella su Roma e i due anticipi del sabato, che hanno premiato Sassari e Treviso, si completa la seconda giornata di ritorno in serie A.

Chris Douglas-Roberts lo scorso anno giocava a Milwaukee in Nba. Ciam/Cast

Canadian Solar Bologna-Sidigas Avellino 76-56
La Virtus suona la nona sinfonia casalinga e mantiene il Palasport di Casalecchio imbattuto anche contro Avellino. Nel primo quarto gli irpini non trovano mai la via del canestro e spremono la miseria di 7 punti con 3/16 dal campo, mentre i bianconeri ne segnano 21 con l'ispiratissimo Douglas-Roberts è già a quota 10. Nel secondo periodo la musica non cambia e la Air migliora solo di poco le sue pessime percentuali; ci si mette anche Johnson con un fallo tecnico, che tra l’altro è il suo quarto personale. Le Vu Nere non fanno sfracelli ma volano fino al +18 e si va all’intervallo lungo sul 37-21; Douglas-Roberts è ancora l’unico in doppia cifra con 14 punti frutto di un percorso netto (5/5 dal campo e 2/2 ai liberi), mentre lo scolorito Green è il meno peggio dei suoi a quota 6 e con un 3/11 migliorato solo con gli ultimi tiri. La partita va in archivio dopo 3 minuti e mezzo del terzo quarto, quando i padroni di casa si portano sul +30 (55-25) con una raffica di canestri di Sanikidze e del solito Douglas-Roberts. Il terzo quarto si chiude con un inequivocabile 59-32 e gli ultimi 10 minuti si giocano pro forma per aggiornare a +32 il massimo vantaggio degli emiliani. Ad Avellino non resta che la frustrazione e prima Golemac si fa cacciare prematuramente esaurendo i suoi 5 falli con un tecnico, quindi Green commette un fallo antisportivo e viene anche espulso per proteste nel finale. Avellino e il miglior attacco del campionato si schiantano contro la rocciosa difesa della Virtus, che si gode il secondo posto solitario e pensa sempre più in grande. Da sottolineare il 100% di Douglas-Roberts con 7/7 dal campo, i 12 rimbalzi di Sanikidze e i 10 a testa di Gigli e Lang. (Nicola Zanarini)
Bologna: Douglas-Roberts 19, Sanikidze 16, Gailius 15
Avellino: Green 21, Slay 11, Johnson 6

Jerel McNeal, 24 anni, portato in trionfo dai compagni. Ciam/Cast

Fabi Montegranaro-Cimberio Varese 63-60
In un finale per cuori forti, grazie a McNeal finalmente stratosferico nei momenti decisivi, Montegranaro torna a festeggiare la vittoria contro Varese. In campo non si è certo visto un grande spettacolo (con tanti errori da una parte e dall'altra) ma alla fine è stata premiata la caparbietà e la maggior precisione ai tiri liberi dei gialloblù negli ultimi minuti. E proprio la guardia americana è salita in cattedra realizzando prima il canestro del sorpasso (59-58 a 30” dalla fine), poi i tiri liberi della vittoria. Ma la Fabi era partita bene sin dall'avvio con Zoroski (nove punti consecutivi per l'11-3 dei gialloblù al 5'). La squadra di Recalcati risponde con Kangur che si prende la squadra sulle spalle con tre triple quasi consecutive che fanno rientrare la Cimberio fino al sorpasso (15-16 al 8'45”). Nel secondo quarto, mentre Varese litiga con il canestro, la Sutor trova buone conclusioni con Ivanov (sua la tripla del 28-17 al 13'30”). A quel punto Recalcati si affida alla difesa a zona per cercare di ricucire lo strappo ma le percentuali di tiro in attacco restano disastrose (2/11 alla fine del secondo periodo contro i 4/15 di Montegranaro). Nella ripresa la squadra di Valli va in black-out totale in attacco, Varese ne approfitta con Weeden (8 punti nel terzo periodo) e sorpassa per il 32-33 al 25'. Quindi allunga con il tiro pesante di Stipcevic per il 39-46 che chiude il quarto. Nell'ultimo periodo Montegranaro alza nuovamente i ritmi in difesa e con una gran tripla di Zoroski torna nuovamente a condurre 52-51. Si va avanti punto a punto e alla fine risulta decisiva la maggior precisione al tiro dalla lunetta con Kangur e Weeden che sbagliano una volta a testa mentre McNeal è implacabile. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: McNeal 17, Zoroski 16, Ivanov 10
Varese: Kangur 18, Diawara 16, Weeden 12

Alessandro Gentile si protegge col braccio esterno e conclude contro Urbutis. Ciam/Cast

EA7 Milano-Scavolini Pesaro 81-70
di Luca Chiabotti
Milano non vinceva da 6 partite, torna al successo battendo Pesaro in una gara che la Scavolini avrebbe potuto chiudere presto ma s’è fatta sfuggire grazie ad un ultimo quarto convincente di Milano, col nuovo arrivato JR Bremer (7 punti, 4 assist) più sicuro anche in regia e capace di innescare Rocca (6/6) meglio di Cook, ma con un contributo fondamentale del poco amato Nicholas (11 punti negli ultimi 11’) e di Fotsis. Cinque vittorie consecutive contro 6 k.o. di fila si fanno subito sentire nel primo quarto, dove le triple di Jones e White (contro lo 0/5 di Milano) portano Pesaro velocemente sul 15-24 e poi al +11 del primo intervallo (17-28) con White "The Flight" già a quota 12 punti. La novità JR Bremer entra già nel primo quarto, esordisce con un passaggio sbagliato e un errore da tre e la gente mormora. Ma la Scavo non sopravvive alle sue rotazioni (Cavaliero 0/6 al tiro) e soprattutto a Gentile, che a 19 anni è l’unico con la faccia del veterano che deve risolvere la situazione. E’ l’anima con Bourousis del 12-2 che riapre la gara (29-30), che Hickman non si lascia sfuggire dando a Pesaro il vantaggio al 20’ (35-38) con la sensazione di aver buttato via tanto contro un’avversaria ancora in difficoltà. L’attivismo di Gentile è fondamentale per smuovere l’attacco di Milano nella ripresa, anche se poi è di Fotsis la mano che porta l’EA7 in vantaggio per la prima volta (45-43). Ma Cook si macchia di un paio di errori cruciali e White, spesso isolato contro Mancinelli che non riesce a tenerlo, arriva al 22° punto personale nel nuovo slancio pesarese (50-55). E Milano cerca in Bremer un po’ di solidità. Segna i suoi primi punti con la nuova maglia con una tripla allo scadere dei 24" che impatta un’identica prodezza di Flamini, e con due canestri del contestato Nicholas l'EA7 si ritrova davanti (61-60) anche perché Rocca sistema un bel po’ di cose, non solo in difesa. Bremer, Nicholas e Rocca, già trovato dal nuovo arrivato sul pick and roll meglio che da Cook, sono gli artefici del parziale Olimpia di inizio ultimo quarto (72-62), con la complicità di un quintetto più piccolo che sistema le marcature con Gentile su White. E quando nella striscia conclusiva a Milano entra anche il tiro da tre, Pesaro si scioglie con Hickman, irretito da un duello personale con Cook, e Jones (12 rimbalzi, 5 perse) autori di 3 punti in due nella ripresa.
Milano Fotsis 16, Nicholas 12, Rocca 12
Pesaro White 25, Hackett 12, Hickman 11

Casale festeggia il successo acciuffato in extremis. Ciam/Cast

Vanoli Cremona-Novipiù Casale Monferrato 73-74 dts
E’ di Casale Monferrato una drammatica sfida salvezza risoltasi al supplementare, con l’appoggio di Temple a 61 centesimi dalla fine a rappresentare il primo e decisivo vantaggio della gara della Novipiù. Canestro che replica il punteggio dell’andata ed impatta quindi la differenza canestri tra le due squadre, con la Junior che festeggia la sua prima vittoria in stagione entro i 3 punti di scarto alla nona occasione, raggiungendo la Vanoli a quota 10 punti. Eppure, per 44' la gara l’ha avuta tra le mani Cremona: scattata bene dai blocchi con l’ottimo Cinciarini del primo tempo (13 punti), la Vanoli ha costruito la propria inerzia (23-12 all’8’) anche disinnescando presto Shakur. Casale è rimasta aggrappata al match girando lentamente a proprio favore la lotta a rimbalzo (12 offensivi dopo il primo quarto) e alzando pian piano la qualità del proprio attacco, ora con Gentile ora con Chiotti (37-30 al 20’), nonostante le mani fredde dall’arco (2/11, 8/28 alla fine). Con Temple a dare il primo pareggio (tripla del 39-39 al 25’), l’attacco di Cremona si è ingolfato sempre più contro la zona (30% tra secondo e ultimo quarto), vivendo sull’entusiasmo di due triple di D’Ercole (53-48 al 32’). Quello di Casale ha invece trovato la concretezza di Stevic, preziosissimo nel punire le difficoltà di Tusek sui giochi a due: 11 punti del lungo serbo nel 4° periodo son valsi il 60-60 che ha rimandato tutto di 5’, perché l’ultimo appoggio di Lighty, stoppato irregolarmente da Temple, è fuori tempo massimo. Nell’overtime Cremona, ripartita di slancio grazie a Lighty e Milic (70-64 a 1’30” dalla fine), viene ripresa da due triple di Janning, sciogliendosi poi sull’ultimo possesso, con la quinta persa di Tabu sanguinosa e il facile appoggio di Temple a condannarla alla vigilia del probabile taglio di Roderick. (Michele Talamazzi)
Cremona: Cinciarini 19, Tabu 14, Lighty 11, Milic 11
Casale Monferrato: Janning 15, Stevic 15, Chiotti 12

Venezia ha inflitto a Siena la quinta sconfitta stagionale. Ciam/Cast

Umana Venezia-Montepaschi Siena 63-60
Umana in trionfo, Montepaschi al palo. Grandissima Reyer, che mette sotto i tricolori, dominando per due quarti, soffrendo nel terzo, ma non cedendo mai un centimetro nel finale. Siena parte con due incursioni di Aradori (0-4), poi è musica granata con Szewczyk scatenato in attacco (10-4). Siena non decolla, Venezia vola in contropiede, il copione è rovesciato, è la squadra di Mazzon a dettare legge sul parquet. Pianigiani rivoluziona il quintetto, inutilmente, la tripla di Meini spedisce i tricolori a -11 (19-8). La difesa granata paralizza la Montepaschi, Thornton ha un sussulto (21-15), Reyer a + 6 alla prima sirena (23-17). Siena è impacciata, Mazzon trova canestri e rimbalzi da Meini e Bryan (38-27), Venezia spadroneggia sotto il canestro toscano, Montepaschi aggrappata alle iniziative di Andersen. Primi 20’ al limite della perfezione per l’Umana. Terzo quarto da Siena, frazione da Eurolega, difesa asfissiante, Umana in tilt per oltre 5’, McCalebb e Moss costruiscono la rimonta dei tricolori (47-49), ma è Bowers che regala di nuovo il vantaggio alla Reyer (50-49). Ultimo periodo da brividi, Reyer sempre avanti, gara allo stremo, Siena arriva a 3 punti (56-53), Clark si scatena dal perimetro (61-56), poi è battaglia. Young regala il +5 (62-57) dalla lunetta, Andersen ricuce (62-59), poi l’ultima azione. A 4” dalla fine fallo di Young su Aradori, tre liberi, ma il primo si infrange sul ferro e poi sbaglia volutamente il terzo, ma il rimbalzo è di un gigantesco Szewzyk. (Michele Contessa)
Venezia: Szewczyk 17, Fantoni 11, Bowers 7, Meini 7
Siena: Andersen 18, McCalebb 13, Moss 6