Inarrestabile. La marcia di Siena non conosce rallentamenti: batte Milano 86-58, si porta sul 2-0 nella finale scudetto e offre una prova d’autorità alla vigilia di due trasferte ad Assago nei prossimi quattro giorni. Sempre in controllo la formazione biancoverde, a caccia del sesto titolo in fila, sempre in affanno Milano che allunga a 12 la serie di sconfitte consecutive in finale e che con Siena ha raccolto 17 sconfitte consecutive in trasferta e 13 su 13 nelle sfide di sempre nei playoff. E’ una serie - al meglio dei sette incontri - molto lunga, ma l’Emporio Armani ha già le spalle al muro: un passo falso mercoledì al Forum (già esaurito come pure per gara-4) e neanche il più coraggioso dei bookmaker quoterà più uno scudetto biancorosso.

Tomas Kaukenas al tiro. Ciam/Cast

EQUILIBRIO — Pianigiani attua il turnover, ripesca Kaukenas al posto di Moss e tiene ancora in naftalina Rakocevic e Maciulis; Scariolo ritrova Fotsis, testato in riscaldamento, anche se decide di non lanciarlo in quintetto. McCalebb ricomincia da dove aveva smesso, ma al primo possesso anziché scatenare i suoi garretti devastanti punisce subito dalla distanza. A ruota Shaun Stonerook, 0 punti segnati con 0/6 al tiro nei tre precedenti stagionali, infila la tripla del 6-1 e sbaglia da sotto l’appoggio del prezioso +7. Milano è sicuramente più reattiva di sabato, cerca di coinvolgere Bourousis in tutti i possessi offensivi – peraltro con risultati alterni – e paga parecchio la pressione sul perimetro dell’Mps che rende impraticabile la via del tiro pesante all’EA7. Siena scatta avanti 16-9 non appena inserisce dalla panchina Lavrinovic e Zisis, i lombardi non si scompongono e capitalizzano bene dalla lunetta (7/8) qualche eccesso della difesa toscana: 18-15 al termine del primo quarto.

BO E TOMAS SHOW — L’Emporio Armani soffre la pressione sfrenata, perde tre palloni in due minuti e fatica a non concedere tiri di buona qualità agli avversari che volano avanti 26-15 e si confermano capaci di offendere in un numero incredibile di modi. Kaukenas, uno che di finali è maestro, gioca da protagonista, McCalebb dosa gli affondi senza forzature mentre in casa biancorossa siamo a un solo canestro da fuori in 15 minuti. Milano ritrova il filo del discorso con Bourousis (terzo fallo dopo 15’54”) e Fotsis e rientra fino a -6, ma bastano 90 secondi dissennati per fare esplodere l’Mps: tripla di Ress (7 punti nel secondo quarto), tripla di McCalebb e rubata con contropiede ancora del playmaker statunitense che firma il 36-22. E’ una Montepaschi splendida, capace di creare tanto e abile nell’inibire molte iniziative agli avversari: per contrastarla ci vorrebbe una partita quasi perfetta, invece l’EA7 è lontana dal riuscirci. Contro McCalebb poi ogni contromisura è inefficace: il folletto di New Orleans, fresco di career high italiano a quota 25, è autore nel 43-32 del riposo di 16 punti con 4/6 da 2 e 2/3 da 3.

Sergio Scariolo prova a scuotere la squadra. Ciam/Cast

FEROCIA — Qualsiasi cosa abbia detto Scariolo nell’intervallo sarebbe degna di un dvd: in 150 secondi triple di Cook e Gentile, canestro di Hairston e solo un libero concesso per il 44-40. Il giovane Alessandro sarà anche un po’ pasticcione, ma ha uno spirito nell’interpretare il basket da battimani e con lui in campo l’EA7 non è quasi mai passiva. Però Siena è “feroce” (Scariolo dixit) nello sfruttare ogni occasione: McCalebb e Anderson puniscono dalla distanza, Kaukenas in entrata, McCalebb ancora in contropiede, Andersen in semigancio ed è 56-40 con l’EA7 che sta a secco per 4 minuti. Melli prova una reazione a immagine della sua capigliatura, esuberante e un po’ arruffata, mentre Thornton e Kaukenas sono spietati a mandano Siena avanti 65-46 all’ultimo intermedio.

EPILOGO — Cook è in difficoltà, Hairston incide molto poco, Bremer è quasi deleterio al punto da far pensare un ripescaggio di Dentmon. Milano è tradita dalla sua trazione anteriore che pare avere perso tante delle sicurezze maturate nella serie di 13 vittorie consecutive tra regular season e playoff. L’ultimo quarto scatena solo la frustrazione dell’EA7, in conflitto costante col canestro avversario mentre l’Mps, che per natura difende su ogni possesso avversario come fosse la palla decisiva del match, sembra giocare al gatto col topo. Sul +23 dopo 36’ le infinite trombette del PalaEstra suonano all’unisono come volessero omaggiare il torero senese che lascia trionfante l’arena. Si ritorna nel Granducato domenica per gara-5 a patto che Milano vinca almeno uno dei due match casalinghi: se sabato sembrava una certezza ora non lo è più. La carovana della palla a spicchi trasloca in Lombardia, la splendida cornice annunciata al Forum si merita due partite vere.

Siena: McCalebb 21, Kaukenas 11, Ress 11
Milano: Gentile 9, Cook 7, Giachetti 7, Hairston 7, Radosevic 7