Boston, il futuro è roseo
Nonostante la serataccia

Tutti coloro che hanno visto gara-7 delle finali della Eastern Conference sono stati testimoni della fine della stagione per i Boston Celtics e forse anche della fine di un'era. Negli ultimi cinque anni la storia di Boston è stata dettata dai Big Three, in seguito diventati Big Four. I leader di questa squadra - Ray Allen, Kevin Garnett, Paul Pierce e Rajon Rondo - hanno portato la squadra a vincere un anello, a giocarsi due Finali NBA e tre della Eastern Conference e a conquistare cinque primati nella Atlantic Division. I trionfi non sono certo mancati, anche se la sconfitta di sabato pone davanti a un incubo terribile: potrebbe essere stata l'ultima volta che abbiamo visto questo gruppo giocare a basket insieme.

free agents — “Lo scopriremo presto” ha detto un emozionato Doc Rivers, riferendosi alla possibilità della fine dell'era del quartetto. “Vorrei davvero rimanere con questo gruppo anche solo per un paio di giorni o settimane in più. Desidero fortemente che rimangano tutti”. Purtroppo, però, i fatti dicono che Rivers non potrà averli a sua disposizione ancora a lungo. Kevin Garnett e Ray Allen diventeranno free agent tra 21 giorni e non faranno più parte dei Boston Celtics. Saranno liberi di sondare il mercato e firmare il loro prossimo contratto con chiunque vorranno, sempre che decidano di proseguire nelle loro carriere degne di ingresso nella Hall of Fame. Sapevamo già che prima o poi sarebbe arrivato anche questo momento. I contratti scadono, le carriere finiscono e le squadre devono voltare pagina. I Celtics lo sanno bene, visto che hanno dovuto lasciarsi alle spalle campioni del calibro di Red Auerbach, Bill Russell, John Havlicek, Sam Jones, Larry Bird, Kevin McHale e tanti altri.

incertezza — Tuttavia, è ancora presto per preparare l'elogio funebre di questo gruppo. Molti hanno già fatto l'errore in passato di ritenere che l'era dei Big Three Plus One fosse arrivata al termine. Pierce e Allen erano diventati free agents nell'estate 2010, ma poi sono entrambi tornati alla base. Inoltre, sono girate voci per anni che dicevano che questi giocatori sarebbero approdati a altre squadre tramite delle trattative che in realtà non sono mai avvenute. In sintesi, il destino ha fatto sì che questo gruppo giocasse insieme per ben 5 stagioni e ci sono possibilità concrete che possano farlo ancora in futuro nel caso in cui tutto giri per il verso giusto. “È dura prevedere cosa accada o possa accadere” ha detto Ray Allen. “Quel che è certo è che noi quattro sappiamo giocare a basket e sappiamo come si vincono le partite”. I Celtics hanno vinto molti incontri negli ultimi cinque anni e sicuramente non vorranno invertire la tendenza man mano che ci avviciniamo alla stagione 2012-13. Danny Ainge e la dirigenza di Boston sono intenzionati a proiettare la squadra verso il futuro. E quel futuro inizia oggi.

caposaldo — In primis, sappiamo che Rondo rimarrà a lungo termine. Negli ultimi due anni ha avuto una crescita esponenziale che lo ha fatto diventare uno dei migliori playmaker del campionato. Se non credete ai fatti, forse le sue medie nei playoff da 17,3 punti, 6,7 rimbalzi e 12 assist a partita vi convinceranno. E non dimenticatevi che ha fatto registrare ben quattro - avete letto bene, quattro - triple-doppie nella postseason 2012. Rondo, quindi, non andrà da nessun'altra parte, esattamente come Pierce e Rivers. Anche loro sono ancora sotto contratto e danno l'impressione di essere abbastanza preparati per guidare la corazzata Celtics verso il futuro. Con questo trio già assicurato e la possibilità che Garnett e Allen ritornino firmando nuovi contratti, il futuro parrebbe roseo per i Celtics. Dobbiamo anche tenere in considerazione i piani di Ainge e soci di rimodellare il resto del roster percorrendo altre strade. Il primo atto avverrà giovedì 28 giugno, quando Boston vivrà un draft molto movimentato. Può operare due scelte al primo round, la numero 21 e la 22 e una terza al secondo round, la 51. Gli esperti ritengono che questo draft pulluli di giocatori di qualità e non sarebbe dunque sbagliato dire che i Celtics possano scegliere cestisti utili da inserire nelle rotazioni. Inoltre, senza più il peso dei contrattoni di Garnett e Allen, Boston potrà fare la parte del leone nel mercato free agents potendo disporre di un ampio margine verso il salary cap. Inoltre, questa squadra ha una storia gloriosa, è elogiata per la sua professionalità e ha Rivers - uno dei coach più rispettati nel mondo del basket - a bordocampo. La somma di tutti questi fattori fa sì che ogni free agent NBA, a partire dal 1 luglio, abbia un occhio di riguardo verso Boston. Due di questi saranno Garnett e Allen. Probabilmente sabato sera a Miami siamo stati testimoni della fine di un'era, ma un'altra è già pronta a cominciare. E chissà, forse sarà sempre marcata da quei quattro volti familiari in canotta verde-bianca.