Sei partite nella domenica della 7ª di ritorno, la 22ª della regular season. Domani due posticipi: Siena-Roma (ore 20) e Bologna-Caserta (ore 20.30).

Cimberio Varese-Angelico Biella 92-82
L'accoppiata Ere-Banks produce un eccellente 12/13 complessivo da due e aiuta la Cimberio a superare l'Angelico, che ha avuto ottime cose da Johnson (9/14 da due) e dal centro Pinkney (11/17 e 10 rimbalzi per 32 di valutazione). Eppure, s'era iniziato con Dunston in evidenza: Varese poteva così trovare spazi dentro l'area colorata piemontese ed Ere ne approfittava per dare il primo allungo al quintetto di casa (7-2 al 2'30”). Intanto, l'Angelico mandava le lunghe leve di Johnson sulle tracce di Green. Due infrazioni di passi consecutive bloccano però le transizioni Cimberio e Jurak ne approfitta per riportare subito sotto l'Angelico (11-11 al 5'10”). Mentre Banks ritrova pericolosità offensiva dopo un lungo periodo post-infortunio (7 punti nei primi 10'), sull'altro fronte è Johnson (11 di valutazione nel primo quarto) che ricuce ogni strappo fino a costringere Vitucci a togliere Green dal parquet per proporre l'atletismo di De Nicolao. Proprio un canestro frontale e poi una palla rubata del play classe '91 aprono un minibreak che porta al massimo vantaggio varesino su un primo accenno di zona piemontese (+ 12 sul 38-26 al 14'19”). Pochi istanti e un infortunio mette ko Soragna mentre capitan Ere porta a 15 punti il suo bottino personale nei primi 16 minuti e mezzo di gioco con il +13 (43-30). Dopo una doppietta di triple di Polonara fino al + 17 (51-34), Vitucci decide che è il momento di far debuttare iin maglia biancorossa Bruno Cerella: reduce da undici mesi d'inattività per la ricostruzione di un ginocchio, l'esterno italo-argentino può così segnare i suoi primi punti sui tiri liberi che mandano la partita all'intervallo lungo sul 55-40. Basta Polonara, ritornato ai migliori livelli, per far continuare la striscia positiva Cimberio fino al + 19 (59-40 al 21'). Biella non desiste e con Rochestie finalmente pericoloso dalla distanza sigla un parziale di 15-3 in tre minuti (62-55 al 25'). Ere capisce che è il momento chiave e insieme a Banks riporta in doppia cifra il vantaggio Varese (66-55 al 37'30”). I troppi tiri liberi sbagliati (solo 8/16 dalla lunetta nel terzo periodo) sono invece un handicap che impedisce alla Cimberio di affrontare con tranquillità ll'ultima fase del match (74-67 al 33'). Biella è sempre in agguato, ma Sakota e ancora Banks permettono a Varese d'affrontare al meglio la trasferta per il primato di domenica prossima a Sassari. (Antonio Franzi)
Varese: Ere 25, Banks 23, Polonara 13
Biella: Pinkney 28, Johnson 23, Rochestie 11

Sidigas Avellino-Banco di Sardegna Sassari 86-78
Avellino ha cambiato marcia, al Pala Del Mauro cade anche Sassari che tocca con mano la metamorfosi della formazione irpina. Gara pirotecnica doveva essere e pirotecnica è stata. Almeno fino a metà partita. Nella ripresa il gioco si è fatto duro e gli uomini di Pancotto hanno voluto regalarsi una bella fetta di salvezza fermando l'ex capolista con percentuali notevoli al tiro (60% da due e 48% da tre). Grande equilibrio in avvio per una gara che ripaga ampiamente il prezzo del biglietto. Sassari fa da lepre, Avellino insegue. E’ Richardson a invertire i ruoli e Dragovic lo segue con una tripla in chiusura di quarto (24-20 al 10’). Se Drake Diener e Dean finiscono per annullarsi, è il cugino Travis a costituire la prima punta per Sacchetti. Il play trova il giusto supporto in Easley e Ignerski ma le sensazioni non sono quelle di sempre. Pancotto prova a preservare Lakovic (9 assist) e Ivanov (27 di valutazione) e non paga dazio. Spinelli e Brown preparano il terreno al rientro dell’asse titolare che con una tripla a testa manda Avellino in doppia cifra di vantaggio all’intervallo lungo (47-36). La Sidigas ci crede e si esalta con due triple di Hunter (61-43 al 26’). La capolista ferita reagisce ed inesorabilmente rientra con l’apporto fondamentale di Vanuzzo. Il parziale di 10-3 in apertura di ultimo quarto rimescola le carte (72-72 al 33’). E’ qui che viene fuori il nuovo corso irpino. La Sidigas registra la difesa e spacca la partita con un break di 10-0. Il quinto fallo di Dean ed il conseguente fallo tecnico in casa Sidigas consentono a Drake Diener si scollinare in doppia cifra, ma non cambiano l’esito dell’incontro. Brown e Hunter chiudono i giochi in un Pala Del Mauro in delirio. (Massimo Roca)
Avellino: Richardson 17, Ivanov 17, Lakovic 12
Sassari: Diener T. 20, Diener D. 13, Thornton 12, Ignerski 12, Vanuzzo 12

Umana Venezia-EA7 Milano 88-97 d.t.s.
Milano espugna il Taliercio dopo un supplementare, ma la Reyer sfiora la clamorosa impresa, agganciando l’EA7 a fil di sirena con la tripla di Rosselli (77-77) per forzare i 5' extra. Langford e Gentile dominano il supplementare e Venezia deve issare bandiera bianca. Umana senza Zoroski, Armani senza Hairston, strada facendo Mazzon perde per infortunio anche Diawara. Olimpia che ha provato a scappare a ripetizione, ma l’Umana ha saputo rispondere colpo su colpo alle incursioni dei biancorossi di Scariolo (18-20 alla prima sirena). Gentile prende per mano l’Olimpia nel secondo quarto (24-30), Bowers trasforma la Reyer, Szewczyl lo asseconda (30-32), seconda sirena sul -4 (32-34).Milano prova a involarsi (32-42), Scariolo tiene in campo Bousousis e Venezia ne approfitta, la tripla di Clark vale il sorpasso (48-46). Adesso si viaggia punto a punto (58-57). Ultimo quarto con l’Umana avanti (66-60), ma reazione dell’Olimpia è devastante, innescata da Fotsis (66-63), chiusa dalla tripla di Langford (66-68). A 1’43” Milano ha una dote di 6 punti (68-74), l’Umana non cede, Szewkzyk innesca e perfeziona la rimonta (74-74). Ultima azione perfetta dell’Armani con Green che timbra la tripla del +3 (74-77) a 10” dalla fine, Milano esulta, ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza di Rosselli. Milano reagisce al ceffone, over-time a senso unico (77-84), Venezia non ha più la forza per reagire. (Michele Contessa)
Venezia: Szewczyk 23, Young 10, Bowers 10, Rosselli 10
Milano: Gentile 23, Langford 21, Fotsis 12, Bremer 12

Trenkwalder Reggio Emilia-Sutor Montegranaro 100-83
Quinto successo consecutivo per la Trenkwalder, che piega Montegranaro alla distanza e vola verso i playoff grazie anche alle sconfitte di Brindisi e Venezia. I reggiani soffrono per tutto il primo tempo contro la squadra di Recalcati, che gioca un ottimo basket, sbaglia pochissimo e manda in tilt una delle migliori difesa del campionato. Gli ospiti, però, non riescono a concretizzare i due vantaggi che costruiscono (6-14 al 5' e 27-37 al 14') pur andando negli spogliatoi, all’intervallo, con 5 punti di vantaggio (42-47). E così la Trenkwalder riesce a rientrare in partita e, quando inizia la ripresa, azzanna la partita con una rabbia che travolge i marchigiani. Reggio riparte con un break di 15-2 che stordisce gli ospiti. Montegranaro non ci capisce più niente, sbatte contro la difesa biancorossa, prova a reagire e dal meno 7 (59-52) e risale al meno 2 (59-57). A quel punto, però si accende un sontuoso Troy Bell (19 punti nella ripresa) che inizia uno show terrificante. I suoi canestri cancellano le speranze di rimonta degli ospiti che, nel finale, subiscono una lezione fin troppo dura, innervosendosi e spegnendosi. Il parziale dell’ultimo quarto, da questo punto di vista, è emblematico: 35-23 per la Trenkwalder che conclude con 6 giocatori in doppia cifra. La differenza, però, l’ha fatta anche la difesa reggiana che, nella ripresa, ha concesso solo 36 punti ai marchigiani contro i 47 del primo tempo. (Daniele Barilli)
Reggio Emilia: Bell 26, Brunner 15, Antonutti 14
Montegranaro: Burns 22, Campani 17, Johnson 11

Scavolini Pesaro-Enel Brindisi 94-90
La Scavolini torna a vincere dopo due sconfitte e stacca Biella tornando penultima. L’Enel rimedia il terzo k.o. consecutivo in una gara spettacolare. La partita non ha quasi mai un padrone: 5-9 al 5’, 18-14 al 6’. Il match si caratterizza per il punteggio alto, Robinson e tutti gli esterni di Pesaro sono scatenati. La Scavolini avanza 23-18 all’8’ e 27-18 al 9’. Sugli scudi ci sono Stipcevic e Robinson, le difese sono allegre e la Scavolini raggiunge quota 28 punti nei primi 10’. Al 13’ è 33-21, l’Enel torna sotto (33-30 al 15’), e al 18’ è perfetta parità (45-45). All’intervallo lungo, Pesaro ha già tre uomini in doppia cifra (Cavaliero, Stipcevic, Barbour) ma i pugliesi sono più precisi al tiro (61% contro 54%), Ndoja e Robinson hanno il 100% (il primo lo terrà fino alla fine). Al 26’ la Vuelle prova ad allungare ed è 59-51 con i tiri pesanti dei locali. Brindisi ha un buon contributo dalla panchina. Un super Ndoja riapre nuovamente i giochi al 29’ (67-64). Al 32’ è 70-71 con un parziale firmato da Reynolds, 11 punti in 4’ di ultimo periodo. Reynolds è nervosissimo e accenna una reazione contro Amici, che lo marca stretto. Cavaliero firma l’88-80 del 37’, Mack porta i suoi sul 90-80 un attimo dopo, ma Pesaro non può ancora festeggiare. Brindisi non demorde (90-87 al 39’), Gibson firma il 91-90 prima del fallo sistematico su Kinsey, che non sbaglia dalla lunetta (93-90 a 15” dalla fine). Gibson sbaglia la tripla del possibile supplementare, Kinsey dalla linea fa 1/1 e Reynolds manda per aria l’ultima preghiera. (Camilla Cataldo)
Pesaro: Cavaliero 24, Stipcevic 22, Kinsey 18
Brindisi: Robinson 17, Gibson 16, Ndoja 14

Vanoli Cremona-FoxTown Cantù 78-87
Cantù torna al successo esterno dopo tre sconfitte, espugnando il PalaRadi di Cremona, talismano per Trinchieri che è 12-0 contro la sua ex squadra. Per riagganciare il gruppo delle terze, la FoxTown si è giovata di una gran serata dall'arco (13/21 da tre guidata dal miglior Mazzarino della stagione (6/7 dall'arco) e ha tenuto la Vanoli sotto quota 80 punti (Cremona non ha mai vinto quando l'attacco ha prodotto così poco). Sin dalla palla a due Cantù ha preso l'inerzia con i tiri pesanti: i primi di Aradori, 7 punti come Tyus in un primo quarto dove la FoxTown sprinta con le triple (3/3 in 5', 11-16) e prende il controllo con un 7-0 negli ultimi 2', complice il buon lavoro del lungo e le 8 perse di Cremona (18-28 al 10'). Con la squadra di Trinchieri che controlla i rimbalzi e chiude l'area alle iniziative degli esterni Vanoli, sono i soli Vitali e Peric a resistere alla grandinata dall'arco del 2° quarto: il 5/5 da 3 del parziale porta la firma di Mazzarino (14 all'intervallo con 4/4) e vale il 29-44 al 17'. Dal -15 la Vanoli risale a cavallo tra secondo e terzo quarto, con 8' di dominio in cui piazza un 26-10 con Vitali a guidare la transizione e 9 punti in avvio di ripresa di Harris a sublimarla (55-54 al 27'), prima che l'ex Cusin e Mazzarino firmino il 60-63 che resistuisce la leadership a Cantù in un 3° quarto da percentuali dimezzate (36% dal campo). L'ultimo sussulto di Cremona è la tripla di un Vitali da 22 punti (69-69 al 36'), a chiuderla ci pensano Brooks, 6 punti nel 4° periodo, e l'ultima tripla di Mazzarino, quella del +10 (73-83) a 1 minuto e mezzo dalla fine. (Michele Talamazzi)
Cremona: Vitali 22, Peric 17, Harris 15
Cantù: Mazzarino 20, Aradori 18, Leunen 12