Saranno Varese e Siena a giocarsi domani alle 18 la Final Eight 2013. In semifinale la Cimberio ha vinto la battaglia con Roma, mentre la Montepaschi 4 volte campione ha rimontato Sassari.

Cimberio Varese-Acea Roma 81-71
L’orgoglio della capolista. Varese sopravvive alla tiratissima battaglia con Roma e si guadagna la sua prima finale di Coppa Italia da quando si gioca con la Formula delle Final Eight, la prima in assoluto dal 1999. Un successo che la Cimberio, lanciata in orbita dal 5/7 da dietro l’arco di Sakota (13/25 da tre di squadra), si guadagna negli ultimi 3’ di partita, quando scappa via approfittando dello smarrimento dell’Acea che in pochi secondi perde per falli i centimetri e i rimbalzi (18 in due) di Lawal e Jones. Gli uomini di Calvani escono comunque a testa alta dal rendez vous con la capolista, che impegnano nonostante il 4/16 al tiro di Datome, a cui nella ripresa sopperiscono Goss (16 dei suoi 19 punti dopo il riposo) e Taylor. Gran difesa Cimberio nel primo quarto, con Roma tenuta al 27% al tiro che sbaglia 8 degli ultimi 10 tentativi dal campo. Varese distribuisce bene i tiri e chiude con un parziale di 13-4 che la porta sulla sirena avanti 18-10. Sakota tiene a bada con 7 punti di fila il primo tentativo di rimonta dell’Acea e spedisce la Cimberio a +10 (25-15). Ma la squadra di Calvani non si arrende: Taylor ci mette 8 punti, Datome l’intensità dopo un brutto primo periodo da 1/7 dal campo e a 50" dal riposo riporta Roma (9/16 nel 2° periodo) sotto 33-32 chiudendo un parziale di 11-3. Mike Green dalla lunetta fissa sul 35-32 il vantaggio di Varese all’intervallo.

L’Acea riparte fortissimo, con Goss scatenato che ci mette 8 punti in un 10-3 che proietta Roma sul 44-40 a metà parziale. La reazione di Varese è affidata a Sakota, che innesca il 10-0 che restituisce 6 punti di vantaggio (50-44) alla capolista a 2’30” dalla terza sirena. L’Acea però non si fa impressionare e prima di fine periodo sorpassa sul 53-52 con D'Ercole. L’ultimo quarto è una lunga volata fatta di sorpassi e controsorpassi, duelli fisici sotto canestro e schemi saltati. Sakota è il punto di riferimento di Varese e prova a rompere l’equilibrio con 5 punti consecutivi per il 65-61 poco dopo metà parziale. Romava in tilt quando in 20" perde per prima Lawal e poi Jones e la Cimberio ne approfitta, con Green che mette la tripla del 71-63 con 2’43” da giocare. Roma prova a rimettersi in piedi, ma Varese (4/6 da tre negli ultimi 10’) controlla e domani si giocherà la Coppa per la gioia dei suoi tifosi che hanno animato il pomeriggio del Forum di Milano.
Varese: Ere 23, Sakota 21, Green 11
Roma: Taylor 20, Goss 19, Datome 11

Montepaschi Siena-Banco di Sardegna Sassari 85-78
L’uomo che salva la Montepaschi ha i capelli rasta e la pelle tatuata di Daniel Hackett. Il prodotto di Usc si inventa un ultimo quarto da super star, e con 12 punti trascina Siena alla quinta finale consecutiva. Hackett si fa aiutare da David Moss (8 punti nei 10’ conclusivi) per risolvere una situazione che a 3’23” dalla fine del terzo periodo sembrava disperata per i 4 volte campioni, con Sassari avanti di 13 punti. Il Banco ha cullato per 37’ il sogno di sgambettare la Mens Sana, ma nonostante lo scatenato ex Thornton (29 punti) la banda di coach Sacchetti è stata tradita dal 6/17 dell'ultimo quarto, incapace di salire di tono quando la gara si è messa male. Siena domina in area in avvio, e con 8 punti di Eze schizza sul 15-8 a metà periodo. Sassari ha un ritmo meno indiavolato rispetto al quarto con Brindisi, fatica a trovare il canestro da fuori (1/8 nei 10’ inaugurali) e ottiene solo 4 punti con 2/7 al tiro dai cugini Diener. Ma riesce comunque a limitare i danni (perché la Montepaschi dopo il 15-8 sbaglia 4 tiri su 5) e ad arrivare alla sirena sotto 18-16. Sassari fa pace col tiro da tre e grazie a Travis Diener (8 punti nel secondo quarto) e Sacchetti vola sul 27-21 a 5’51” dal riposo, ma due triple di Ress rimettono in moto Siena: i 4 volte detentori del trofeo infilano un parziale di 17-4 (in cui tirano 5/6 da tre) per volare sul 38-31 a 2’11” dalla sirena. Il Banco però riparte a testa bassa, e dalla lunetta trova i punti per agganciare la parità sul 38 prima dell’intervallo. Thornton trascina Sassari a un parziale di 10-3 in avvio di ripresa (48-41 al 24’) con Siena che sbaglia 6 dei primi 7 tiri. Hackett prova a scuotere la Mens Sana, ma Drake Diener si sveglia dal suo torpore (3 punti e 1/4 nel primo tempo) e apre con 6 punti consecutivi il break che spedisce il Banco sul 56-43 a 3’23” dalla terza sirena. Kangur però rimette in moto Siena, che dietro la regia di Hackett (e con l’inconcludente Brown in panchina) segna gli ultimi 10 punti del periodo e inizia l’ultimo parziale sotto 56-53, nonostante il 4/17 dal campo. Hackett riporta i detentori in parità (64-64) con un gioco da tre punti a 6’02” dalla fine; poi, nonostante lo scatenato Thornton (12 dei 14 punti di Sassari fin lì), firma il sorpasso sul 72-70 a 3’36” dalla sirena. Il Banco si spegne all’improvviso e Siena ne approfitta per scappare verso l’ennesima finale.
Siena: Hackett 19, Moss 13, Eze 11, Kangur 11
Sassari: Thornton 29, T. Diener 12, Easley 12.