L¡¯edizione 1994 del Raid ha veramente tutto: sangue, gloria e polemiche. Il sangue purtroppo lo sparge il belga Michel Sansen, che cade con la sua Bmw presso Nouakchott restando ucciso. Il nipote Jean-Philippe Miglotte, in gara su un¡¯altra Bmw, si ritira in lacrime dalla competizione. La gloria ¨¨ per Edi Orioli, che dopo l¡¯infelice parentesi automobilistica del 1993 finita con l¡¯impantanamento di Tamanrasset torna al manubrio di una Cagiva ed esorcizza i ¡°fantasmi¡± del grave incidente al Faraoni 1992 trionfando con un irrisorio vantaggio sulla identica Cagiva di Jordi Arcarons, sulla Honda di Fabrizio Meoni e sulla Ktm di Angelo Cavandoli destinato di l¨¬ a pochi mesi ad una fine crudele al Raid di Tunisia. Tra le Auto la gloria ¨¨ per Pierre Lartigue e Michel P¨¦rin che vincono la prima di tre Dakar consecutive con la Citroen ZX Raid; a completare il successo Citroen ¨¨ Hubert Auriol, secondo davanti al simpatico Buggy Bourgoin blu e rosa di Philippe Wambergue. Le polemiche saranno tutte per l¡¯organizzazione della corsa, ritenuta estremamente deficitaria. Criticatissima in particolare la decisione di fissare a Parigi sia punto di partenza che di arrivo della corsa, con Dakar solamente ¡°giro di boa¡±. I bivacchi all¡¯aperto delle ultime tappe in Europa saranno veramente ¡°da brividi¡± con temperature notturne vicine allo zero¡ Dopo questa deludente edizione, Hubert Auriol prende il timone della corsa che a partire dal 1995 scatta in Spagna, dalla citt¨¤ di Granada, con Dakar nuovamente sede dell¡¯arrivo.
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