Protagonista di una carriera di ampie vedute nelle gare Endurance e di velocit¨¤, Jean-Louis Schlesser viene principalmente ricordato come il pilota che nel 1988, al volante della Williams-Judd ereditata dall¡¯indisposto Nigel Mansell, elimin¨° con una maldestra manovra in fase di doppiaggio la imbattibile McLaren-Honda di Ayrton Senna dal GP d¡¯Italia a Monza, spianando la strada alla doppietta Ferrari. Molti meno sono quelli che invece ricordano i suoi successi alla Dakar. Prendere parte e vincere il leggendario raid africano ¨¨ da sempre il sogno di Jean-Louis -che trascorse in Marocco gli anni della sua infanzia- e nella seconda met¨¤ degli anni Novanta Schlesser comincia ad allestire un proprio Buggy con piani ambiziosi. Partendo da una scocca modellata sulla Renault Megane e costruita in California dalla Race Car Dynamics e da un motore fornito direttamente dalla casa della Losanga, Jean-Louis diventa il primo pilota-costruttore a trionfare nella Dakar auto nel 1999, battendo le Mitsubishi ufficiali di Miguel Prieto e Jutta Kleinschmidt. Il successo viene ripetuto anche nel 2000 davanti a Peterhansel e Fontenay. Nel 2001 la tripletta sembra a portata di mano ma un finale di gara burrascoso costa a Schlesser una maxi-penalit¨¤ che lo relega al terzo posto, posizione poi bissata nel 2004 e ripetuta ancora nell¡¯ultima Dakar ¡°africana¡± del 2007. La fine della incarnazione tradizionale del raid segna anche la fine della militanza di Jean-Louis nella corsa.
? RIPRODUZIONE RISERVATA