La casa dei Quattro Anelli ha sorpreso tutti alla Dakar 2022: per le tecnologie in gara, per i risultati ottenuti, per le risorse investite e per le strategie future del marchio, che potrebbe aggiungere un altro importante tassello alla mobilit¨¤ sostenibile di domani
La Dakar ¨¨ una delle sfide pi¨´ affascinanti e pi¨´ dure al mondo. LĄŻuomo e il mezzo, faccia a faccia con i territori pi¨´ ostili sul pianeta Terra. ? una gara a tutti gli effetti, quindi si gioca contro il tempo ma, a differenza delle competizioni pi¨´ tradizionali, alla Dakar ci sono tantissime variabili. La navigazione, il rischio di perdersi, le condizioni atmosferiche che cambiano, le centinaia di chilometri da percorrere ogni giorno, la stanchezza, lĄŻimprevisto pi¨´ inaspettato, lĄŻerrore di guida o il problema tecnico. Gi¨¤, perch¨Ś non sono solo i piloti ad essere messi alla prova durante la corsa. Anche i mezzi sono sottoposti a stress incredibili e le rotture, pi¨´ o meno gravi, cos¨Ź come una banale foratura, sono sempre dietro lĄŻangolo. La Dakar ¨¨ quindi anche una sfida per gli ingegneri e per le squadre, che devono cercare di sviluppare un veicolo a due o quattro ruote il pi¨´ affidabile possibile, ma anche facile e veloce da riparare, perch¨Ś si sa, bisogna mettere in tutto in conto. In questo senso, la Dakar diventa un vero laboratorio mobile nel deserto dove, a pi¨´ di quarantĄŻanni dalla prima edizione (datata 1979), le aziende investono per dar vita a mezzi sempre pi¨´ evoluti.
SFIDA TOTALE
ĄŞ ?La vera rivoluzione, per¨°, ¨¨ iniziata nel 2022 con Audi. La casa dei Quattro Anelli ha scelto la competizione in Arabia Saudita per lanciarsi in una nuova sfida tecnologica, ambientale ed economica. La RS Q e-tron, la prima vettura elettrica a correre e, aggiungiamo, a concludere la Dakar ha messo chiaramente in luce che il futuro sta andando in questa direzione e i risultati sorprendenti del prototipo tedesco, supportati dalle ottime sensazioni di piloti dĄŻesperienza come Carlos Sainz e Stephan Peterhansel, ne sono la chiara dimostrazione.
DAI CORDOLI ALLO STERRATO
ĄŞ ?A differenza di ci¨° che uno potrebbe pensare, le gare non sono solo puro divertimento. Il tempo e le risorse usate sono anche investimento e Audi Sport lo ha ampiamente messo alla luce negli ultimi 20 anni della 24 ore di Le Mans. UnĄŻaltra corsa magica, per lĄŻatmosfera che si respira, per lo stress mentale e fisico che comporta, per le infinite variabili che potrebbero ribaltare il risultato finale fino allĄŻultimo minuto. La casa di Ingolstadt ¨¨ sempre stata protagonista con i suoi prototipi, che dal 2000 ad oggi hanno trionfato in ben 13 edizioni. Dalla magnifica R8 allĄŻibrida R18 e-tron quattro, passando per la R10 e la R15, entrambe marchiate Tdi che, per i non addetti ai lavori, sono spinte da motori Diesel. Per vincere la 24 ore di Le Mans servono velocit¨¤, affidabilit¨¤, costanza, precisione e rischio. Ma cĄŻ¨¨ un altro importante punto chiave: le soste. Meno pit-stop per fare rifornimento si effettuano, meno tempo si perde per arrivare primi sotto la bandiera a scacchi. Ovviamente, in gara la macchina deve essere anche performante, quindi la linea che separa consumi e prestazioni deve essere sottilissima. Una sfida che Audi per¨° ha vinto pi¨´ volte e che ¨¨ stata fondamentale per fare dellĄŻelettrificazione le fondamenta della gamma di modelli dei Quattro Anelli oggi presenti sul mercato, dalle mild hybrid alle ibride plug-in, fino alle sempre pi¨´ numerose elettriche.
NON SOLO LE MANS
ĄŞ ?Nel 2016, Audi ha lasciato il mondiale Endurance per lanciarsi in Formula E, campionato fondamentale per accumulare esperienza con la mobilit¨¤ a zero emissioni. LĄŻimpegno con le monoposto, per¨°, si ¨¨ concluso con il 2021 e nel 2023 i Quattro Anelli si ripresentano sui campi di gara del Wec con un prototipo nato in collaborazione con Porsche e che correr¨¤ nella nuova categoria LMDh, dedicata a vetture con powertrain elettrificato. La 24 ore di Le Mans torna quindi ad essere un tassello importante per i futuri progetti di Ingolstadt ma, ancora prima delle corse su asfalto, i rally raid si inseriscono con decisione in questo importante piano di sviluppo elettrificato. Infatti, Audi ha investito tantissime risorse per dar vita alla RS Q e-tron: 12 mesi per progettare, sviluppare, assemblare e, soprattutto, testare il primo prototipo elettrico con le ruote tassellate che ha corso la Dakar.
IL PESO DI UN TEAM UFFICIALE
ĄŞ ?Quando si pensa alle gare, si pensa anche al paddock. Un luogo magico che viene affollato per circa una settimana da camion, personale, hospitality e mezzi di supporto. Una sorta di paese in miniatura che, a periodi alterni, salta da un circuito allĄŻaltro. Alla Dakar, per¨°, tutto diventa ancora pi¨´ complicato: il bivacco, di giorno in giorno e per circa due settimane consecutive, si deve spostare per seguire la corsa e anticipare i partecipanti di rientro dalla tappa. Uno spostamento di uomini (circa 3.500 teste) e di metallo incredibile, che richiede organizzazione e velocit¨¤. Su questo fronte, anche grazie allĄŻesperienza e al supporto il team Q Motorsport GmbH, Audi lascia a bocca aperta. Come un vero team ufficiale, con i mostruosi bilici di supporto perfettamente in ordine, ogni scatola dei ricambi ben etichettata, lĄŻofficina perfettamente attrezzata e, per fronteggiare lĄŻemergenza Covid, unĄŻarea quasi completamente isolata e resa autonoma (pensate che oltre alla mensa personale, i membri del team avevano a disposizione anche bagni, docce e lavatrici ad uso esclusivo della squadra). Piccoli grandi dettagli che mettono di fronte alla forza, allĄŻesperienza e al potenziale di un marchio ufficiale che ha il dovere di presentarsi come tale.
IL FUTURO DELLĄŻAUTO ELETTRICA
ĄŞ ?Come gi¨¤ detto in molti articoli di approfondimento, la RS Q e-tron ¨¨ una vettura 100% elettrica ma, per fronteggiare il problema dellĄŻautonomia delle batterie e della ricarica, impossibile nel deserto, ¨¨ dotata anche di un range extender. Questo sistema ¨¨ composto da un terzo motore elettrico messo in rotazione da un quattro cilindri a benzina turbo che, come powertrain ha il solo compito di generare energia. Il carburante, quindi, non viene utilizzato per la motricit¨¤ pura, ma per accumulare energia pulita utilizzata poi dagli altri due motori elettrici per mettere in movimento il prototipo. Una soluzione di cui si ¨¨ gi¨¤ parlato nel mondo auto, ma inedita nellĄŻuniverso Audi e che prende effettivamente forma con questo progetto. In unĄŻera dove si ricerca una mobilit¨¤ sempre pi¨´ sostenibile ma dove i punti di ricarica e lĄŻefficienza delle batterie non ¨¨ ancora paragonabile allĄŻalimentazione liquida (benzina e gasolio), la transizione verso le emissioni zero sembra passare anche da qui. La tecnologia introdotta dalla RS Q e-tron potrebbe colmare quel buco che cĄŻ¨¨ tra le elettriche e le ibride: la casa di Ingolstadt ancora non si sbilancia, ma la storia di Audi Sport insegna che dove cĄŻ¨¨ un grande investimento nel laboratorio delle corse, cĄŻ¨¨ anche un piano molto pi¨´ ampio sulla strategia del prodotto che useremo su strada.
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