I 105 equipaggi si preparano a scrivere un nuovo capitolo della storica competizione di vela australe: lo spettacolo ¨¨ assicurato
La partenza della Sydney-Hobart ¨C che per ragioni di sponsor da qualche anno si chiama tecnicamente Rolex Sydney Hobart Yacht Race ¨C ¨¨ uno dei simboli della vela d¡¯altura e dell¡¯estate australe. Si parte invariabilmente alle 13 del 26 dicembre ¨C il Boxing Day nei Paesi anglosassoni ¨C con la flotta, quest¡¯anno di 105 imbarcazioni che lasciano la baia di Sydney: al 99 per cento, con un bellissimo sole e vento leggero, seguite da migliaia di curiosi a terra che fanno il pic-nic decine di barche intorno. A volte, la regata verso Hobart ¨C il capoluogo della Tasmania ¨C ¨¨ una veleggiata su 628 miglia non particolarmente impegnativa, in teoria ¨¨ una navigazione da Nord a Sud su una distanza che in Mediterraneo ¨¨ paragonabile alla rotta tra Venezia e Messina. Ma a volte il vento forte da Sud ha trasformato la regata in una lunga ed estenuante bolina contro mare formato e a volte quello da Nord l¡¯ha resa una folle volata, quasi sempre planando sulle onde. E poi c¡¯¨¨ il passaggio mitico dello Stretto di Bass, dove spesso si decide la regata poco prima dell¡¯arrivo in Tasmania: proprio lo scorso anno, una bonaccia consent¨¬ un clamoroso recupero a LawConnect, il 100 piedi di Christian Beck, che bruci¨° Andoo Comanche di John Winning per soli 51 secondi sulla linea d¡¯arrivo, nel fiume Derwent, a Hobart. Ma pi¨´ facilmente, lo stretto di Bass ¨C a causa della combinazione di vento intenso e forti correnti, pu¨° diventare estremo e mettere in difficolt¨¤ gli equipaggi.
disastro
¡ª ?And¨° cos¨¬ nel 1998, nell¡¯edizione ¡®maledetta¡¯ della regata che senza assumere il contorno del disastro totale della Fastnet Race nel 1979 (con 19 morti), fu una tragedia terribile. Una burrasca devastante caus¨° sei morti, con cinque barche affondate, sette abbandonate e 55 velisti recuperati in quella che fu la pi¨´ grande operazione mai svolta in Australia in tempo di pace, con 35 mezzi aerei e 27 unit¨¤ navali impegnate. La flotta costeggi¨° il New South Wales alle portanti, spinta da un vento fresco tra i 25 e 35 nodi, ma appena entr¨° nello Stretto di Bass iniziarono i problemi per colpa di una forte depressione, sviluppatasi in maniera anomala a sudovest dell¡¯Australia. Vento Forza 12, 65 nodi con raffiche a 80, peggiorato dalla forte corrente dello stretto, contraria alla direzione del vento, che alz¨° onde ripidissime e frangenti. L¡¯inchiesta stabil¨¬ che la direzione di regata e l¡¯ufficio meteo non avevano previsto e comunicato adeguatamente il potenziale pericolo. La vicenda che ispir¨° un film e un libro, cambi¨° l¡¯approccio alla sicurezza non solo della classica degli antipodi, ma di tutte le regate d¡¯altura. Da allora ¨¨ richiesto in tutte le corse pi¨´ impegnative che i velisti, o almeno una percentuale dell¡¯equipaggio (variabile da regata a regata), abbiano frequentato un corso certificato di sopravvivenza in mare.
la barca sotto le rocce della tasmania
¡ª ?Alla Sydney-Hobart si gareggia sia in tempo reale (per conquistare quella che gli inglesi chiamano Line Honour e resta scolpita nell¡¯albo d¡¯oro) sia in tempo compensato, il che consente a barche relativamente piccole di vincere la regata. Nel 2023, per esempio, ¨¨ stato Alive ¨C un 66 piedi, quindi lungo 20 metri ¨C a portarsi a casa la prestigiosa Tattersall Cup nonostante fosse arrivato 7 ore a poppa di Law Connect che misura oltre 30 metri di lunghezza. E va detto che anche nell¡¯edizione al via sar¨¤ molto pi¨´ agguerrita la lotta per vincere il trofeo in compensato perch¨¦ in tempo reale ¨¨ quasi impossibile non vinca uno dei tre 100 piedi: i gi¨¤ citati Law Connect e Masterlock Comanche, protagonisti del duello del 2023 pi¨´ Wild Thing che lo scorso anno arriv¨° sesto, deludendo le attese. Le previsioni meteo non sembrano far pensare alla possibilit¨¤ di battere il record della regata nella 79¡ã edizione: appartiene al 100 piedi LDV Comanche che trionf¨° nel 2017 impiegando 33 ore, 15 minuti e 24 secondi, a quasi 19 nodi di media che per un monoscafo di quelli classici (ossia senza foil) ¨¨ incredibile. Ma alla Bluewater Classic ¨C come la chiamano i velisti degli antipodi, pensando al fatto che ¨¨ stata inventata nel 1945 dal Cruising Yacht Club of Australia ¨C le sorprese sono in agguato. Magari ancora nello Stretto di Bass
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