Dalle encefaline naturali ai nuovi farmaci: viaggio nei meccanismi neurologici che ci proteggono dalla sofferenza e nelle recenti scoperte scientifiche sul controllo del dolore
Bruciore di stomaco, il dolore di una scottatura, la fitta acuta di un taglio sul dito. Il dolore fa parte della vita quotidiana e ci accompagna in varie forme. Ma quali sono i suoi meccanismi? E, soprattutto, la mente pu¨° controllarlo??
Dan Baumgardt, psicologo dell'Universit¨¤ di Bristol, in un articolo pubblicato su The Conversation, parte da un'osservazione sorprendente fatta durante la seconda guerra mondiale. Il medico Henry Beecher not¨° che alcuni soldati feriti non necessitavano di antidolorifici, nonostante lesioni gravi come la perdita parziale di un arto. In pratica, la paura, lo stress e le emozioni avevano spento il dolore. "Il dolore ha uno scopo fondamentale, pensato per proteggere il corpo invece che danneggiarlo", scrive Baumgardt. E non si tratta di percezione, bens¨¬ di una sensazione creata dal cervello in risposta ai segnali inviati dai neuroni della pelle, chiamati nocicettori. Questi rilevatori specializzati si attivano in presenza di stimoli potenzialmente dannosi, come tagli, urti o temperature estreme.

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