Iga Swiatek e il nastro adesivo sulla bocca: ha senso? Risponde il cardiologo

Il particolare metodo di allenamento di Iga Swiatek, tennista numero 1 del ranking WTA e vincitrice di 3 Roland Garros e uno US Open a soli 22 anni, sta facendo molto discutere: la campionessa polacca infatti si allena con un pezzo di nastro adesivo che le tappa la bocca, costringendola a respirare soltanto col naso: “? più difficile respirare quando respiri solo attraverso il naso ed è più facile che la mia frequenza cardiaca aumenti. Immagino che sia il modo per lavorare sulla mia resistenza non facendomi correre così veloce e fare cose estreme".

Per Iga SWIATEK nastro adesivo sulla bocca: Fa bene o no?

La stessa Swiatek ha detto che questo metodo le è stato consigliato dai suoi preparatori, e lei lo ha accettato senza farsi troppe domande: “Non sarei in grado di spiegarmelo da esperta. A volte non capisco nemmeno le cose che mi dicono di fare. Lo sto facendo da molto tempo ormai, quindi sì, è diventato abbastanza facile”. Viene spontaneo, a questo punto, chiedersi quale sia il meccanismo alla base di questo allenamento, e soprattutto se si tratta di una metodologia corretta e salutare: lo ha spiegato il dottor Giuseppe Musumeci, direttore dell’unità di cardiologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino.

Dottore, ha senso un esercizio del genere?

“Fondamentalmente, l’atleta respira soltanto col il naso, quindi l’aria passa solo attraverso le vie aree e non attraverso la faringe. Ma al di là di questo meccanismo, che può essere anche virtuoso, ciò che fa aumentare la frequenza cardiaca è semplicemente il fatto che l’atleta respira meno aria e si ossigena meno. Bisogna tenere conto che parliamo di un’atleta di altissimo livello, ma normalmente – da cardiologo – non è una cosa che consiglierei a chi non fa sport agonistico perché non avrebbe senso, ma in realtà credo non sia sia una cosa da consigliare in generale, anche a chi pratica attività ad alti livelli”.

Qual è il meccanismo che si attiva?

“Con il nastro adesivo sulla bocca le arriva meno aria ai polmoni, quindi meno ossigeno, per cui non è un meccanismo così diverso dal lavoro in altura che molti atleti svolgono in preparazione alle competizioni. Allenandosi in altura, l’organismo si adatta e diventa più resistente, ma farlo con un nastro adesivo sulla bocca non è la stessa cosa, anzi, credo che alla fine sia una cosa negativa. Alla fine, lei lo fa per stressare il suo organismo”.

Quali sono gli aspetti negativi?

“Personalmente non lo consiglierei né per gli atleti né per chi fa sport a livello amatoriale, perché non fa altro che ridurre l’apporto di ossigeno e peggiorare la performance. Poi se un’atleta di alto livello vuole farlo per mettersi sotto stress ed essere più resistente, può avere un senso, ma non è una cosa da consigliare a tutti perché tende a stressare l’organismo e tutto il sistema, indebolendo e mettendolo in pericolo”.