Anche se l'attivit¨¤ fisica riduce i rischi, l'ipertrofia prostatica benigna ¨¨ un problema che pu¨° interessare chiunque. I chiarimenti del professor Carmignani
Colpisce gli uomini dai 50 anni in su, soprattutto se sedentari: l'esercizio fisico ¨¨, infatti, un alleato contro tutti i processi infiammatori compresi quelli che causano l'ingrossamento della prostata. Ma, in alcuni casi, come quello che ha coinvolto Re Carlo?III, ¨¨? necessario un intervento per l¡¯aumento di volume della prostata. Per il reale,?l'intervento non?desta particolari preoccupazioni, ma lo costringer¨¤ a un breve periodo di riposo. Che cosa causa l¡¯ipertrofia prostatica benigna, espressione con cui si definisce la crescita delle dimensioni di questa ghiandola? E in che cosa consiste l¡¯operazione a cui sar¨¤ sottoposto il successore di Elisabetta II sul trono d¡¯Inghilterra?
l'ipertrofia prostatica benigna
¡ª ?L¡¯ipertrofia prostatica benigna ¨¨ un disturbo molto comune, specie dai 40-50 anni in poi, et¨¤ in cui ne ¨¨ interessato pi¨´ o meno l¡¯8% della popolazione maschile. La percentuale schizza per¨° a circa il 90% se si considerano solo gli uomini con pi¨´ di 80 anni. Il problema consiste nella crescita di volume della parte centrale della prostata. A seconda dell¡¯entit¨¤ dell¡¯aumento delle dimensioni di questa ghiandola possono manifestarsi sintomi pi¨´ o meno fastidiosi. Comprimendo il canale uretrale, si verificano alterazioni allo svuotamento della vescica. Ci¨° pu¨° provocare la riduzione del getto urinario, l¡¯aumento della frequenza delle minzioni, nonch¨¦ urgenza minzionale, ma non incontinenza. Se trascurata, l¡¯ipertrofia prostatica benigna pu¨° arrivare a causare anche la ritenzione di urina e lo sfiancamento della vescica. ¡°Si tratta di un problema che pu¨° essere anche molto invalidante: infatti, l¡¯aumento della frequenza delle minzioni associato all¡¯urgenza non soltanto pu¨° disturbare molto il riposo notturno, ma pu¨° anche spingere chi soffre di questa malattia a rinunciare a occasioni di socialit¨¤¡± sottolinea il professor Luca Carmignani, responsabile dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Urologia dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano.
diagnosi, cure e prevenzione
¡ª ?? l¡¯avanzamento dell¡¯et¨¤ il principale fattore di rischio dell¡¯ipertrofia prostatica benigna, che per¨° ¨¨ favorita anche dal fumo, dall¡¯abuso di alcol, dalla sindrome metabolica e dalla sedentariet¨¤. Al contrario, praticare regolarmente attivit¨¤ fisica protegge dall¡¯insorgenza della malattia. Per la diagnosi di questa malattia ¨¨ necessario sottoporsi a un¡¯ecografia all¡¯addome, a un¡¯uroflussometria e a un esame del PSA (antigene prostatico specifico), marcatore del tumore alla prostata che si trova nel sangue. ¡°Anche se le due patologie possono essere concomitanti, il tumore alla prostata non rappresenta l¡¯evoluzione dell¡¯ipertrofia prostatica benigna¡± precisa il professor Carmignani. Dopo la diagnosi, se i sintomi non sono molto intensi sono privilegiati trattamenti conservativi, scegliendo fra una cura fitoterapica a base di serenoa repens, che riduce l¡¯infiammazione della prostata, o una con alfalitici, farmaci che rilassano i muscoli intrinseci e alla base di questa ghiandola, permettendo di urinare meglio.
quando serve l'intervento
¡ª ?Quando per¨° i sintomi sono particolarmente intensi e questi trattamenti non hanno successo, cos¨¬ come quando l¡¯ipertrofia prostatica benigna ha gi¨¤ causato complicanze, non ci sono alternative all¡¯intervento chirurgico. Le tecniche pi¨´ innovative sono quelle che prevedono l¡¯utilizzo di laser, al tullio o a olmio, con cui viene asportata la parte della prostata in eccesso, riducendo cos¨¬ la compressione della vescica. Tali interventi, che durano circa un¡¯ora, si eseguono per via endoscopica e in anestesia spinale. La ripresa ¨¨ molto veloce: infatti, il catetere viene tolto entro 24 ore e le dimissioni dall¡¯ospedale avvengono entro 48 ore. Una volta casa, bisogna condurre una vita tranquilla per qualche giorno e attendere da 2 a 3 settimane prima di riprendere l¡¯attivit¨¤ fisica. ¡°La chirurgia per il trattamento dell¡¯ipertrofia prostatica benigna non comporta incontinenza, se non in casi molto rari. Siccome i nervi dell¡¯erezione sono esterni alla prostata, questi interventi non pregiudicano inoltre l¡¯attivit¨¤ sessuale. L¡¯unica complicanza consiste nella possibile perdita dell¡¯eiaculazione. Pur preservando l¡¯orgasmo, infatti, vi sono probabilit¨¤ non trascurabili che, dopo essere stato prodotto, lo sperma rientri in vescica¡± conclude il professor Carmignani.
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