Oltre che del fisiologico ingrossamento, la ghiandola pu¨° essere vittima anche di questa malattia, per cui esistono terapie molto efficaci
Il tumore alla prostata ¨¨ un problema abbastanza comune fra gli uomini, specialmente quando si supera la soglia dei 50 anni. In Italia, ogni anno si registrano circa 36mila nuovi casi. Soprattutto quando viene diagnosticata nelle fasi precoci questa malattia pu¨° essere curata con successo, preservando anche la continenza urinaria e l¡¯attivit¨¤ sessuale.
TUMORE ALLA PROSTATA: QUANDO ANTICIPARE I CONTROLLI
¡ª ?Diversamente da altri tumori, per quello alla prostata non vi sono fattori di rischio veri e propri. Infatti, sul suo sviluppo incidono poco gli stili di vita. Nonostante ci¨°, ¨¨ comunque importante evitare cattive abitudini, come la sedentariet¨¤ e un¡¯alimentazione sregolata; al contrario, ¨¨ utile svolgere con costanza attivit¨¤ fisica e seguire una dieta povera di grassi animali. ¡°Nel tumore alla prostata gioca un ruolo non trascurabile la componente ereditaria. Se in generale i controlli a questa ghiandola dovrebbero cominciare a 50 anni, chi ha familiari che hanno avuto tale malattia dovrebbe anticiparne l¡¯inizio di 5 anni¡± raccomanda il professor Luca Carmignani, direttore dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Urologia dell¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano.
LA DIAGNOSI DEL TUMORE ALLA PROSTATA
¡ª ?Il tumore alla prostata si sviluppa nella porzione periferica di questa ghiandola, motivo per il quale non comprime le vie urinarie. Di conseguenza, soprattutto negli stadi iniziali non provoca alcun sintomo. Diverso ¨¨ il caso di un altro problema meno serio a carico della prostata, ossia l¡¯ipertrofia prostatica benigna, che consiste nell¡¯aumento delle dimensioni di questa parte del corpo. Infatti, tale malattia comporta lo schiacciamento delle vie urinarie, causando diversi sintomi, tra cui un¡¯aumentata frequenza minzionale. ¡°Siccome l¡¯ipertrofia prostatica e il tumore alla prostata hanno la tendenza a svilupparsi intorno alla stessa et¨¤, non ¨¨ raro che una persona si rivolga all¡¯urologo perch¨¦ soffre dei sintomi tipici della prima malattia e poi scopre di avere anche la seconda¡± spiega il professor Carmignani. Per la diagnosi, oltre alla visita urologica serve anche un esame del Psa (l¡¯antigene prostatico specifico, che se fuori norma non indica necessariamente la presenza di un tumore, ma solo che la salute della ghiandola non ¨¨ perfetta). Se i valori di Psa sono alterati, allora la situazione va approfondita con una risonanza magnetica multiparametrica, che permette di osservare la presenza di eventuali noduli, di cui accertare la natura con una biopsia.
TUMORE ALLA PROSTATA: LE CURE A DISPOSIZIONE
¡ª ?Una volta diagnosticato il tumore alla prostata, se la malattia ¨¨ circoscritta a questa ghiandola lo si pu¨° rimuovere con tecniche chirurgiche mininvasive con l¡¯aiuto di robot, che garantiscono non solo la guarigione, ma anche la continenza urinaria e l¡¯attivit¨¤ sessuale. In assenza di metastasi anche la radioterapia assicura buoni risultati. Se invece la patologia si ¨¨ diffusa in altre parti del corpo allora si ricorre all¡¯ormonoterapia, che consente di cronicizzare il tumore, che gi¨¤ di per s¨¦ ha un¡¯evoluzione lenta. Le sedi pi¨´ comuni di metastasi di questa malattia sono i linfonodi iliaci e otturatori, che spesso non comportano sintomi e solo in qualche caso sono causa di edema agli arti inferiori. Meno frequentemente tale malattia determina metastasi alle ossa, in particolare alla colonna vertebrale e al bacino, che in stadi avanzati possono manifestarsi con dolori. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dipende molto dallo stadio del tumore in cui si iniziano le cure, ma grazie a diagnosi sempre pi¨´ precoci e a terapie sempre pi¨´ efficaci oggi ¨¨ superiore al 90%¡± sottolinea il professor Carmignani.
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