? sufficiente un abbassamento di 5 gradi della temperatura interna del naso per far ridurre del 42% la risposta immunitaria delle vescicole extracellulari
Con l'arrivo della stagione pi¨´ fredda dell'anno iniziano ad aumentare le infezioni respiratorie. Lo sperimentiamo ogni anno fin dall'inizio dell'inverno, soprattutto in seguito a rapidi sbalzi delle temperature, ma qual ¨¨ il legame tra il freddo e le infezioni e cosa dice la scienza al riguardo?
Freddo e infezioni, qual ¨¨ il legame?
¡ª ?La scienza dice che le temperature in discesa possono influenzare la risposta immunitaria innescata dall¡¯ingresso nel naso di batteri e virus. Le vie aeree, infatti, si proteggono grazie al rilascio nel muco di miliardi di minuscole sacche piene di fluido, le cosiddette vescicole extracellulari, che circondano e attaccano gli 'intrusi' prima che si addentrino nell¡¯organismo, ma quando la temperatura interna delle mucose nasali scende, tale meccanismo di protezione diventa meno efficace.
Cosa succede con l'abbassamento della temperatura
¡ª ?L'ennesima conferma ¨¨ arrivata da uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology. I ricercatori della Harvard Medical School e della Northeastern University hanno verificato come un abbassamento di 5 gradi della temperatura dei tessuti interni del naso, dipendente in larga misura della temperatura dell¡¯aria esterna inalata, determini una risposta immunitaria attenuata con una riduzione del 42% delle vescicole extracellulari secrete dalle cellule nasali, quando queste percepiscono la presenza di un agente patogeno.
Il rischio di circolazione del virus in conseguenza di questa variazione metereologica appare ancora pi¨´ evidente quando avviene una rapida diminuzione di temperatura, come quella registrata in Italia e nel resto dell'Europa in questa seconda met¨¤ di gennaio.
Come ¨¨ stato condotto lo studio
¡ª ?Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno prelevato dei volontari sani da un ambiente a temperatura ambiente e li hanno esposti a una temperatura di 4,4 gradi centigradi per 15 minuti. Risultato? La temperatura all'interno del naso scendeva di circa 5 gradi dopo appena un quarto d'ora. Da l¨¬ si ¨¨ arrivati all'osservazione della risposta immunitaria: in quel breve lasso di tempo la quantit¨¤ di vescicole secreta dalle cellule nasali ¨¨ diminuita di quasi il 42% e anche le proteine antivirali nelle vescicole sono state compromesse dalle basse temperature.
Tra le persone pi¨´ a rischio ci sono gli anziani, come confermato da Andrea Ungar, presidente SIGG e ordinario di Geriatria all¡¯Universit¨¤ di Firenze: "Le persone pi¨´ esposte sono soprattutto quelle appartenenti alle fasce pi¨´ anziane della popolazione, tra cui i livelli di copertura vaccinale sono rimasti lontani dai limiti minimi auspicabili, e coloro che non hanno seguito una convalescenza adeguata non dedicando il giusto tempo a recuperare le forze dopo il virus".
Come difendersi da freddo e infezioni?
¡ª ?Pu¨° sembrare una domanda banale, ma come si ci pu¨° difendere dalle infezioni in aumento col freddo? Oltre al vaccino, strumento che resta consigliato per le persone anziane e per i soggetti pi¨´ a rischio, gli esperti consigliano di proteggere il naso quando si ¨¨ all'esterno con l'obiettivo dei mantenere una temperatura pi¨´ elevata delle prime vie respiratorie.
Molto importanti sono anche una una dieta sana ed equilibrata e una regolare attivit¨¤ fisica, come confermato da Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell¡¯Invecchiamento - Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che suggerisce anche l'assunzione quotidiana di un mix di arginina e vitamina C: "L¡¯arginina ¨¨ un aminoacido prodotto naturalmente dall¡¯organismo, il quale stimola l¡¯ossido nitrico, enzima chiave per una corretta funzione immunitaria e vascolare. La vitamina C, invece, grazie a una nanotecnologia che ne ottimizza l¡¯assorbimento senza effetti collaterali, riduce lo stress ossidativo e migliora il rimodellamento vascolare con effetti benefici a cascata su tutto l'organismo".
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