Rientro e mal di schiena: come proteggerci da posture scorrette

Spesso la colonna vertebrale è messa a dura prova da tante ore passate davanti agli schermi. Le conseguenze? Contratture e tensioni muscolari. Impariamo in poche mosse a evitarlo

Ritorno alla normalità, riorganizzazione e ricomparsa del mal di schiena. "Il 90% della popolazione ne soffre – spiega Milane Taboada, massoterapista e trainer. Se nel pre-pandemia almeno?l’80% svolgeva una qualche attività, ancora adesso non tutti hanno ripreso a muoversi e tanti non sono ancora rientrati in palestra. Mal di schiena da inattività, posture forzate e scorrette, tensioni, stress si sono scaricati sulla colonna cervicale, dorsale e lombare".?

Riprendiamo in modo corretto le nostre attività. Dopo la pausa estiva, la vita ritorna perlopiù "all’interno", seduti o sdraiati, tra sedie e divano a lavorare al computer, con la schiena inarcata, il collo proteso in avanti, le spalle ricurve. “Posture scorrette che spesso insieme alla perdita di tono muscolare da inattività, e alle tensioni psicologiche, gravano sulla colonna e aumentano le lombo-sciatalgie. Come evitarlo? Recuperiamo e alleniamo il nostro apparato osteo-articolare alla ripresa della routine, senza esagerare né con gli impegni lavorativi, né con l’attività sportiva". Per evitare il mal di schiena da "rientro alla normalità”, usiamo buon senso e cautela".?

Pillole quotidiane di benessere.

Stretching tutti i giorni. Casa o ufficio, pianifica orari di lavoro e riposo, e fai cinque minuti di stretching tre volte al giorno.?

Cammina.?"Nella maggior parte dei casi di mal di schiena, camminare tutti i giorni, per 30-40 minuti, se possibile all’aria aperta aiuta a gestire il dolore". Anche se la causa è un’ernia discale.?

Non strafare. Da tempo non ti dedichi a nessuna attività sportiva? "Sbagliato cercare di raggiungere subito prestazioni, distanze e performance da atleti.?Riabilitiamo il corpo". Esagerare può far aumentare il dolore.

Corretta idratazione. Come mette in evidenza la medicina aerospaziale, l’inattività in ambienti ristretti, fa diminuire la sensazione di sete. "La disidratazione accresce l’accumulo delle sostanze di scarto del metabolismo muscolare che possono favorire il dolore".?

Tante vitamine nella dieta. "Anche se in modo indiretto, frutta e verdura aiutano a evitare l’eccessiva produzione di acido lattico". Specie se non ci si preparare alla ripresa lavorativa e sportiva.