La campagna si basa su tre ambiti di azione principali da diffondere all'interno di squadre nazionali, club, campionati professionistici e comunit¨¤ amatoriali e di base
I traumi cranici rappresentano un rischio per ogni giocatore che scende in campo, dal calcio a molti altri sport, ma spesso si tende a sottovalutare questa possibilit¨¤ dopo un impatto, pi¨´ o meno violento, finch¨¦ la situazione non appare grave. Come spesso accade, la sensibilizzazione pu¨° fare davvero la differenza e per questo motivo l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ e la FIFA hanno voluto lanciare una campagna globale sviluppata attraverso una consultazione con esperti di salute cerebrale e sostenuta da giocatori, allenatori e medici di squadra di tutto il mondo.
Sospetta e proteggi, la Campagna di FIFA E OMS
¡ª ?L'obiettivo della campagna, il cui slogan ufficiale ¨¨ Sospetta e proteggi. Nessuna partita vale il rischio, ¨¨ tanto semplice quanto efficace: sensibilizzare i giocatori di qualsiasi sport, a cominciare dal calcio, ai rischi legati ai traumi cranici e fornire tutte le informazioni e le risorse per riconoscere una sospetta commozione cerebrale e per proteggere i giocatori.
"La commozione cerebrale ¨¨ un problema di salute pubblica preoccupante a tutti i livelli del calcio e di molti altri sport, richiede maggiori livelli di consapevolezza e azione", ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell'Oms, nel presentare la campagna. Gli ha fatto eco il presidente della FIFA, Gianni Infantino: "La commozione cerebrale ¨¨ una lesione cerebrale e dovrebbe sempre essere presa sul serio. Giocare a calcio dovrebbe essere un'attivit¨¤ praticata in sicurezza, da tutti, ovunque".
"Conoscere i segnali di una commozione cerebrale, essere consapevoli dei rischi e curare correttamente una commozione cerebrale pu¨° aiutare a mettere al primo posto la sicurezza dei giocatori", ha presentito Infaintino che con l'occasione ha voluto fare un grande ringraziamento "alle associazioni affiliate alla FIFA per i loro sforzi nel lanciarsi con noi e per aver seguito i consigli forniti dai nostri colleghi dell'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤".
La campagna della FIFA e dell'OMS si basa su tre ambiti di azione principali da diffondere all'interno di squadre nazionali, club e campionati professionistici e comunit¨¤ amatoriali e di base, a partire proprio dallo slogan?Sospetta e proteggi.
Il primo punto riguarda la consapevolezza. Che si tratti di un giocatore, un allenatore, un medico di squadra, un genitore o un tutore, ¨¨ importante capire che la commozione cerebrale ¨¨ un trauma cranico e dovrebbe sempre essere presa sul serio. Tutti dovrebbero conoscere i segnali comuni di una commozione cerebrale e sapere quando cercare urgentemente un consulto medico.
La seconda azione ¨¨ quella del sospetto. Chiunque subisca un impatto diretto o indiretto alla testa, al viso, al collo o al corpo, dovrebbe essere valutato per i sintomi della commozione cerebrale. I sintomi possono manifestarsi fino a 72 ore dopo e tra questi ci sono mal di testa, sensazione di "pressione", nausea o vomito, problemi di equilibrio, vertigini o instabilit¨¤ sui piedi, visione distorta/offuscata o doppia, sensibilit¨¤ alla luce e/o al rumore, problemi di memoria (difficolt¨¤ a ricordare l'evento traumatico e/o gli eventi precedenti o successivi), sensazione di sonnolenza, confusione o incapacit¨¤ di concentrarsi, problemi di sonno.
L'ultima azione ¨¨ quella della protezione. Chiunque presenti uno o pi¨´ sintomi di commozione cerebrale dovrebbe lasciare immediatamente il campo e farsi visitare da un medico il prima possibile o comunque entro 24 ore. I sintomi di una commozione cerebrale possono cambiare o evolversi nel giro di minuti, ore, giorni e persino settimane dopo l'evento traumatico. Alcuni sintomi richiedono cure mediche urgenti. I giocatori, conclude la campagna, devono seguire le indicazioni mediche al ritorno in gioco: nessuna partita vale il rischio.
? RIPRODUZIONE RISERVATA