La dottoressa Valentina Re, che sta formando i medici del Milan, chiarisce quali sono i passi avanti necessari per garantire sicurezza ai giocatori
Quando si parla di commozione cerebrale il primo pensiero va agli sport di contatto considerati pi¨´ ¡°duri¡±: il pugilato, il football americano, il rugby. In questo contesto il calcio ¨¨ sempre rimasto ¡°alla finestra¡±, ma le dichiarazioni rilasciate ad aprile da Raphael Varane, difensore del Manchester United e della Francia, hanno fatto capire che anche nel mondo del pallone il problema ¨¨ pi¨´ serio di quanto si pensa. Varane ha raccontato di aver pi¨´ volte continuato a giocare dopo una commozione cerebrale, di aver commesso anche degli errori in campo a causa della mancanza di lucidit¨¤ e di equilibrio e di non aver detto nulla per paura di non essere creduto: ¡°Ripensandoci mi chiedo: se avessi saputo che era una commozione cerebrale, l'avrei detto, anche se significava non giocare quella partita? Non lo so. Non si pu¨° dare la colpa neanche ai medici, ¨¨ una situazione un po' complicata. In dieci anni non ho mai voluto parlarne perch¨¦ pu¨° sembrare una scusa e non avrei mai voluto che sembrasse cos¨¬, perch¨¦ non lo ¨¨¡± ha detto a L¡¯Equipe.?Gazzetta Active ha affrontato il tema con la?dottoressa Valentina Re: specialista in medicina fisica e riabilitativa, independent concussion consultant per World Rugby e per la Nazionale Italiana Rugby, consulente per la concussione cerebrale sportiva per i Seamen Milano di football americano, per le Zebre Parma e il Benetton Treviso di Rugby. ? inoltre concussion care provider per i test neurocognitivi in Italia e al momento sta lavorando alla formazione dei medici del Milan proprio sulle commozioni cerebrali.
Dottoressa, innanzitutto cos¡¯¨¨ una commozione cerebrale e quanto pu¨° essere pericolosa??
¡°La commozione cerebrale ¨¨ un trauma cranico. Pu¨° derivare da un impatto diretto sul cranio,?o indiretto, come da un colpo di frusta, che determina una disfunzione cerebrale che pu¨° essere reversibile se gestita correttamente.?Il problema sopraggiunge quando si sommano pi¨´ concussioni cerebrali. Questo accade se il secondo evento traumatico avviene su un cervello non ancora guarito dal primo trauma e quindi su un tessuto neuronale vulnerabile. La somma degli eventi causa delle microlesioni che nel tempo possono portare all¡¯encefalopatia traumatica cronica, un tempo conosciuta come ¡®demenza pugilistica¡¯. Questa?comporta delle problematiche importanti soprattutto a livello cognitivo, memoria, emozioni, e concentrazione con un grosso impatto sulla vita quotidiana e sulle relazioni sociali¡±.
?
?Il caso di Varane ha chiarito che in questi anni c'¨¨ stata una sottovalutazione generale del problema¡?
¡°Come in tutti gli sport queste cose vengono fuori solo quando ¨¨ un giocatore a parlarne. ? successo anche con il rugby, che ha iniziato ad affrontare la cosa dopo una vera e propria class action da parte dei giocatori. La FIFA partecipa dal 2012 al ¡°Concussion and Sport Group¡±, ma il fatto che un giocatore cos¨¬ importante come Varane si sia aperto in questo modo ha permesso di riscoprire un tema che sembrava un po¡¯ sopito, almeno nel calcio. Esiste un protocollo per la gestione delle commozioni cerebrali nel calcio, l¡¯ultimo ¨¨ stato rilasciato nel 2022, ma non sempre viene seguito come dovrebbe. La sostituzione aggiuntiva in caso di trauma concussivo sperimentata al Mondiale 2022 ¨¨ stato un primo passo importante, ma rimane sempre il problema della valutazione immediata sul campo, che troppo spesso ha portato a una scorretta gestione del trauma concussivo. I sintomi di una commozione cerebrale possono manifestarsi anche a distanza di 48-72 ore, per cui se il soggetto riporta dei sintomi dopo un allenamento o una partita ¨¨ importante cercare sempre di capire se possano essere legati all¡¯attivit¨¤ o a un trauma sottovalutato¡±.
Qual ¨¨ il problema del calcio con le concussion??
¡°Il calcio ha un problema perch¨¦ non riesce ancora a seguire un protocollo che effettivamente esiste. Non ¨¨ facilmente applicabile, perch¨¦ richiede una valutazione piuttosto ampia in soli 3 minuti. Per fare un esempio, nel rugby c¡¯¨¨ la possibilit¨¤ di valutare un atleta nel giro di 12 minuti e poi decidere se rimuoverlo dal campo, nel calcio invece il tempo a disposizione ¨¨ di gran lunga inferiore e rende tutto pi¨´ complesso. Inoltre non c¡¯¨¨ ancora, purtroppo, una conoscenza specifica da parte delle squadre di calcio?e quindi difficilmente si riescono ad applicare nel modo corretto le linee guida. Bisogna dire che la UEFA ha richiesto alle squadre di adeguarsi all¡¯applicazione di questi protocolli. Possiamo quindi dire che il mondo del calcio si sta muovendo, ma sta ancora facendo fatica¡±.?
Come si inserisce in questo contesto il lavoro che sta svolgendo con i medici del Milan??
¡°La collaborazione con il Milan ¨¨ nata perch¨¦ nell¡¯ultima stagione ci siamo ritrovati a gestire dei casi di concussion insieme. Si tratta di un corso di formazione teorico-pratico, perch¨¦ volevo non solo portare una maggiore conoscenza di cosa fosse la concussion, ma anche e sopratutto dar loro il know how di come eseguire correttamente la valutazione in campo in quei famosi 3 minuti di tempo. Inoltre si approfondir¨¤ la gestione dell¡¯atleta a tutto tondo: dalla raccolta dei dati di baseline a inizio stagione alla gestione della concussion nelle prime 72 ore fino al rientro in campo. ? un lavoro piuttosto corposo, ma importante perch¨¦ permette la corretta applicazione delle linee guida FIFA, che spesso ?sono difficili da applicare nella realt¨¤ di gioco: ¨¨ importante che ci sia una formazione ad hoc¡±.
Cos¡¯¨¨ il baseline??
¡°Il baseline ¨¨ una raccolta dati sulla funzionalit¨¤ dell¡¯atleta effettuata a inizio stagione, lontano da qualsiasi malessere o possibile trauma: siccome la concussion ¨¨ una disfunzione cerebrale, ¨¨ importante sapere come ¡°funziona¡° l¡¯atleta, perch¨¦ il trauma andr¨¤ a modificare questi valori, consentendoci di fare un confronto con quelli iniziali. Questa raccolta viene fatta seguendo la scala SCAT6 e SCOAT6 e se la differenza tra i due valori ¨¨ inferiore a dei cut off noti la commozione cerebrale ¨¨ confermata e il giocatore deve seguire un percorso di rientro graduale al gioco o di riabilitazione personalizzata prima di poter tornare in campo. Ci sono diversi sintomi che vanno valutati per fare correttamente la diagnosi: la cefalea post traumatica, problemi di equilibrio, cognitivi, di attenzione e disturbi della memoria, disturbi visivi e del sonno. La difficolt¨¤ sta nel fatto che questi sintomi potrebbero sovrapporsi a quelli di altre patologie come l¡¯emicrania, per cui ¨¨ molto importante avere un quadro ben definito sullo stato di ogni giocatore¡±.?
Quali sono le principali cause di commozione cerebrale nel calcio??
?¡°La maggior parte delle commozioni cerebrali nel calcio avviene a causa di scontri aerei e in secondo luogo?scontri diretti tra due giocatori,?nei quali la testa va ad impattare contro un¡¯altra testa, un ginocchio, un¡¯anca, oppure a causa di una pallonata ad elevata velocit¨¤. Un¡¯altra possibile causa pu¨° essere?una caduta?all¡¯indietro, che genera un colpo di frusta e poi un contraccolpo contro il terreno.?I colpi di testa al pallone potrebbero rientrare all¡¯interno delle cause, ma non ¨¨ detto che il colpo di testa determini una concussione cerebrale: dipende dall¡¯intensit¨¤?e dai sintomi che potrebbero insorgere dopo.?Quello dei colpi di testa ripetuti pu¨° essere un problema, ma non specificamente legato solo alle?concussion¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA