CARDIOLOGIA
Sindrome di Brugada: cos'¨¨, cause, sintomi, diagnosi, cure e quando serve l'intervento
La sindrome di Brugada, che interessa una persona ogni duemila circa, ¨¨ una malattia definita ereditaria, in quanto ¨¨ accertato che esistano mutazioni genetiche predisponenti, anche se non ¨¨ detto che si trovino in tutti i soggetti a cui viene diagnosticata la patologia. Chi ne soffre ¨¨ pi¨´ a rischio di aritmie ventricolari, che nei casi pi¨´ fortunati provocano soltanto una temporanea perdita di coscienza, ma che in quelli pi¨´ gravi possono avere esiti anche fatali.
la sindrome di brugada
¡ª ?Se al termine dell¡¯aritmia il cuore riprende a battere al ritmo corretto, dopo lo svenimento (sincope) la situazione torna alla normalit¨¤. Quando ci¨° non avviene, per¨°, si va incontro all¡¯arresto cardiaco. ¡°La sindrome di Brugada, alla cui base vi ¨¨ un¡¯alterazione ereditaria dei canali del sodio, non va trascurata perch¨¦ pu¨° causare morte improvvisa anche in persone giovani e con un cuore privo di anomalie strutturali¡± conferma il professor Daniele Andreini, responsabile dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Cardiologia Clinica e Imaging Cardiaco e di Cardiologia dello Sport all¡¯Irccs Ospedale Galeazzi-Sant¡¯Ambrogio di Milano. Oltre a svenimenti all¡¯apparenza inspiegabili, i principali sintomi della sindrome di Brugada sono il cardiopalmo e la tachicardia, che possono manifestarsi sia a riposo sia durante l¡¯esercizio fisico, e disturbi del sonno. Le aritmie tipiche della malattia tendono infatti a presentarsi specialmente di notte. A essere vittima di questa sindrome sono soprattutto i maschi, mentre riguardo alla sua pericolosit¨¤ non vi sono differenze significative fra i due sessi.
la diagnosi
¡ª ?Di solito, si scopre di soffrire della sindrome di Brugada prima che si manifestino i sintomi caratteristici. Infatti, per rilevarla ¨¨ sufficiente sottoporsi a un semplice elettrocardiogramma, motivo per cui tante persone vengono a conoscenza di esserne affette dopo una visita per l¡¯idoneit¨¤ sportiva. ¡°Le alterazioni elettrocardiografiche non sono costanti, ma intermittenti. Quindi, non bisogna stupirsi se a successivi controlli non vengono rilevate. In caso di dubbi, ¨¨ utile spostare leggermente pi¨´ in alto gli elettrodi con cui si esegue il classico elettrocardiogramma. Cos¨¬, si riducono i falsi negativi¡± spiega il professor Andreini. Dopo la diagnosi della malattia, che in genere avviene fra i 10 e i 50 anni, ¨¨ opportuno sottoporsi ad alcuni accertamenti per verificare che alla base dell¡¯anomalia del battito del cuore non vi siano altre cause. In particolare, ¨¨ utile effettuare un ecocardiogramma e una risonanza magnetica cardiaca.
le cure
¡ª ?Se fino a circa dieci anni fa dopo la diagnosi di sindrome di Brugada si procedeva subito con l¡¯intervento per l¡¯impianto di un defibrillatore sottocutaneo, oggi tendono a essere sottoposti a questa operazione solo alcuni pazienti. Attualmente questo dispositivo, che interviene automaticamente sul battito cardiaco per interrompere un¡¯aritmia pericolosa, ¨¨ infatti impiantato solo a chi ha specifiche alterazioni dell¡¯elettrocardiogramma e in chi ¨¨ gi¨¤ stato vittima di sincopi non attribuibili ad altre cause o di un arresto cardiaco. Negli altri casi ¨¨ sufficiente un attento monitoraggio, che prevede ogni anno una visita cardiologica e un?elettrocardiogramma dinamico Holter 24 ore o multiday. In presenza di sintomi ¨¨ utile uno studio elettrofisiologico del sistema elettrico del cuore tramite una sonda o un test farmacologico. ¡°Le persone con la sindrome di Brugada che non hanno il defibrillatore sottocutaneo devono prestare attenzione che la temperatura corporea non salga troppo, tenendola sotto controllo con antipiretici e antifebbrili¡± raccomanda il professor Andreini. Infatti, la febbre ¨¨ un fattore scatenante importante nello sviluppo di aritmie. In tali individui bisogna inoltre porre molta attenzione nella prescrizione di farmaci antiaritmici, psicotropi e anestetici, che possono scatenare l¡¯aritmia. Infine, chi soffre di questa sindrome dovrebbe tener presente che gli alcolici, i cannabinoidi e la cocaina favoriscono aritmie.
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