Lo stomaco può causare l'alitosi? La risposta del gastroenterologo

L’alito cattivo è da sempre una condizione molto sgradevole e che può mettere a disagio chi ne soffre: generalmente è legato a problemi di igiene orale o a patologie della bocca, ma in tanti si chiedono ancora se l’alitosi può essere dovuta anche allo stomaco e a problemi gastrointestinali. Per rispondere a questa domanda è intervenuto il professor Giorgio Saracco, primario di gastroenterologia dell’ospedale Le Molinette di Torino.

“? bene sfatare questa leggenda. Molti pazienti vanno dai gastroenterologi temendo che la loro alitosi sia dovuta a problemi di natura gastrointestinale o epatica. In realtà nel 99% dei casi non è così: l’alitosi di pertinenza gastrointestinale o epatica è molto rara ed è presente solo in patologie gravi, nelle quali il paziente ha ben altri problemi a cui pensare”.

Professore, quali sono queste patologie?

“Abbiamo il Foetor Hepaticus, che indica un’emissione di aria effettivamente nauseabonda di provenienza polmonare. ? dovuta a gravi danni al fegato che non riesce più a depurare le amine aromatiche che arrivano dall’intestino. Non è un’alitosi vera e propria perché non viene dalla bocca, ma dal polmone, anche se l’odore è effettivamente molto sgradevole. In questi casi, però, il paziente presenta un colorito della pelle giallo, ha acqua nella pancia e può avere una cirrosi epatica, quindi l’alitosi è il minore dei problemi. Allo stesso modo, può verificarsi nell’acalasia esofagea: la valvola che separa l’esofago dallo stomaco funziona ‘troppo’, quindi il cibo non riesce a passare e ristagna, e ovviamente un cibo non digerito a lungo andare produce alitosi. Infine, nelle persone anziane può esserci un diverticolo nel quale si può accumulare il cibo che una persona assume, anche in questo caso però la persona ha altri disturbi più gravi”.

Quindi, escludendo questi casi più gravi, non c’è un legame tra alitosi e stomaco?

“A parte queste patologie rare, tutto il resto è una leggenda metropolitana, che ha additato stomaco, intestino e fegato come responsabili. Non è vero che la gastrite, l’ulcera, la colite, l’epatite danno l’alitosi. Come ripetono gli odontotecnici, l’alitosi è legata a una situazione deficitaria della bocca e del cavo orale, a patologie che interessano quelle zone e a problemi di igiene orale”.

Non ci sono legami nemmeno con il reflusso gastroesofageo?

“Nel reflusso la valvola che separa lo stomaco dall’esofago funziona poco, quindi il contenuto gastrico tende a risalire. In quel caso l’eruttazione può anche essere fastidiosa a livello di odore, ma non possiamo definirla come una vera e propria alitosi, che invece è un disturbo costante”.

Eppure sono in tanti ancora a pensare che possano essere queste le cause…

“Tantissima gente viene da me pensando che la propria alitosi sia dovuta a problemi di stomaco, questa idea è ancora molto presente nella popolazione, quando invece l’apparato gastroesofageo c’entra soltanto nei rari casi che abbiamo spiegato prima. Proprio per questo bisogna chiaramente tranquillizzare il paziente, che anche giustamente è preoccupato di avere una di quelle malattie gravi che causano l’alitosi, ma come detto in precedenza chi ha quelle patologie ha sintomi molto più evidenti e gravi di questo”.