E¡¯ la voce del giro, colui che racconta la gara ai castelbuonesi e che impara ancora oggi dopo venti anni cos¡¯¨¨ il giro proprio dagli stessi abitanti. ¡°E¡¯ come il Festival di Sanremo, un punto di arrivo. Vedi le facce attente ed interessate di chi ti ascolta, mentre racconti la storia del Giro, mentre parli di Tot¨° Spallino. Ti stimano, ti considerano, sono preparati. Per questo a Castelbuono anche lo speaker deve dare il massimo ed essere preparato. Non puoi arrivare l¨¬ e parlare. Devi sapere che hai un pubblico competente e vero, che ama ci¨° che dici. Un pubblico che non si muove di l¨¬ finch¨¦ non sono arrivati tutti, che non ha bisogno di transenne per farsi da parte. Basta chiedere spazio per gli atleti dieci minuti prima del via e nelle strade si crea lo spazio per i corridori. Ho visto Silva super amato perch¨¦ forse il pi¨´ umile, Massimo Vincenzo Modica super applaudito, Panetta portato in trionfo, Baldini stretto nella morsa di un abbraccio. Commentare a Castelbuono ¨¨ commentare ¡®LA¡¯ gara. In questi 16 anni inoltre ho conosciuto Mario Fesi, l¡¯attuale organizzatore, ed ¨¨ nato uno splendido rapporto di amicizia personale che ¨¨ la cosa a cui tengo di pi¨´¡±.
da sinistra Franco Fava, Marcello Fiasconaro, Gelindo Bordin
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