C¡¯¨¨ anche una foto bellissima, Emil e Dana su una collinetta della Helsinki olimpica, lui premuroso e corteggiatore, lei felice e orgogliosa con un tenerissimo impermeabile di altri tempi addosso. Si sposarono a Uherske Hraniste, dove domenica ¨¨ stato intitolato a Dana un altro bellissimo stadio tutto per l¡¯atletica. Ma il cuore del loro amore forse era Vacenovice. E¡¯ l¡¯ultima tappa del nostro viaggio agli inizi di Zatopek. E¡¯ domenica mattina, il caff¨¨ della piazza sembra fermo agli anni ¡¯50: coppe, coppette, reclame consumate di birre e gelati, partite a carte, solo l¡¯ennesima partita di Bundesliga in tv a dirci che siamo nel 2018. Il barista sente la parola Dana e dice di aspettare. Passano dei minuti e arriva Valeria, una ragazza sveglia che comincia a proporci i racconti di famiglia. ¡°Qui ¨¨ sepolto il padre di Dana, qui venivano per riposarsi, per passare qualche momento di vacanza. Il giorno del matrimonio tutte le ragazze indossarono i costumi locali e prepararono un¡¯immensa quantit¨¤ di dolci¡±. Come nelle favole, i dolci sbucano fuori nello stesso momento. ¡°Erano questi¡±, dice il capannello che si ¨¨ formato ed ¨¨ contento di proporre un assaggio. Ma Emil dove si allenava? ¡°Siamo un posto piccolo, minuscolo. Non avevamo e non abbiamo uno stadio per l¡¯atletica. Mia nonna mi ha raccontato che lui usciva per strada e percorreva in lungo e in largo il Paese, ogni tratto una banda di ragazzini lo circondava, correva con lui e lo festeggiava¡±. Un pifferaio magico che divent¨° il pi¨´ grande corridore di tutti i tempi.
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