Conosciamo tutti i luoghi simbolo della vita dello straordinario campione, 4 ori olimpici e 1 argento tra Londra '48 ed Helsinki '52
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Ai bordi della strada c¡¯¨¨ un cervo, curiosamente impassibile. Intorno i boschi sembrano gli stessi immortalati da quelle cartoline dei libri di storia dell¡¯atletica ingiallite dal peso dei decenni. Certi sentieri mettono voglia di correre. Quella di Emil Zatopek scoppi¨° quass¨´ a scoppio ritardato: ¨¨ qui, a Kudlov, Repubblica Ceca, Moravia meridionale, il confine con la Slovacchia a meno di un¡¯ora di auto e Praga molto pi¨´ lontana, che tutto cominci¨°. Cominci¨° una storia unica, fatta di quattro medaglie d¡¯oro (e una d¡¯argento) olimpiche fra il 1948 e il 1952, fra cui la leggendaria tripletta 5000-10000-maratona di Helsinki, mai pi¨´ realizzata, e 18 record del mondo. In realt¨¤ non cominci¨° nel bosco, il bosco, qualche volta insieme con la neve, vennero dopo, ma in citt¨¤, quando il figlio del falegname Frantisek fu ¡°obbligato¡± a correre a Zlin. A digiuno di allenamenti, di tattiche, di voglia, fin¨¬ secondo: era il 15 maggio 1941, la sua prima corsa ufficiale.(Continua nella prossima scheda)
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