Basta pigrizia: sfruttiamo il miglioramento del meteo per mettere nelle gambe la preparazione giusta in vista dell'estate
La primavera sta ormai arrivando: gli orsi escono dal letargo, ma noi pazzi del trail running non ci siamo neanche sognati di entrarci. Come dicevamo mesi fa nell'articolo di presentazione di questa ¡°benedetta follia¡±, l'inverno ¨¨ la stagione della preparazione fisica e, dato che su distanze da 100 e pi¨´ chilometri non ci si pu¨° improvvisare, quella di un anno aggiunge ¡°un mattoncino¡± a quella dell'anno prima, e in pratica non ci si ferma mai. Potrebbe sembrare una condanna, se non fosse che per chi ha scoperto il gusto di correre lass¨´ dove i boschi si arrendono definitivamente ai prati e la roccia tocca il cielo, non c'¨¨ niente di pi¨´ bello che prepararsi per poterlo fare. E poi a fine inverno i pazzi del trail running hanno quasi tutti il loro calendario di gare e uscite autogestite gi¨¤ stampato in mente nei dettagli: se non vedi l'ora di riprovare ad arrivare in fondo dove l'anno prima hai dovuto arrenderti, o di correre finalmente su quel tracciato che non avevi mai osato sfidare, cosa vuoi che sia un allenamento sotto la pioggia o una serie di ripetute sui 1000? Un pezzo di me ¨¨ gi¨¤ sul sentiero della Ponale, che sale a pendenza costante e corribile, con vista spettacolare su uno dei laghi pi¨´ belli d'Italia: a met¨¤ maggio sar¨° di nuovo al Garda Trentino Trail. Sto facendo di tutto per evitare che anche quest'anno vedendo il cartello ¡°40 km alla fine¡± mi venga da piangere.
Dario Pedrotti (leggi il suo blog)(Continua nella prossima scheda)
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