Con il viatico di allenamenti sovrumani parte la caccia ai record. Fra il 1949 ed il 1955 migliora 4 volte il primato mondiale dei 10.000 portandolo da 29.28.2 a 28.54.2, una volta quello dei 5000 con 13.57.2, due volte quello dellĄŻora in pista con km 19.558 e km 20.052. Fra il 1948 ed il 1954 rimane imbattuto sui 10.000 con una striscia di successi di 38 gare.
HELSINKI 1952 NEL MITO -?Arrivano le olimpiadi del 1952 ad Helsinki. Per il tenente colonnello Emil Zatopek i sette giorni, dal 20 al 27 luglio, che lo proietteranno nel mito dellĄŻatletica leggera. Il 20 luglio vince la medaglia dĄŻoro dei 10.000 metri con una corsa ad eliminazione a cui resiste solo il francese Alain Mimoun che per¨° si deve accontentare dellĄŻargento. Quattro giorni dopo Emil fa il bis sui 5000 metri al termine di una gara vietata ai deboli di cuore. A 300 metri dallĄŻarrivo Zatopek sembra oramai spacciato fuori gioco dallĄŻaccelerazione del britannico Chataway del transalpino Mimoun e del tedesco Schade, ma poi si riprende di colpo e con uno sprint convulso supera tutti i suoi tre rivali per mettersi al collo il secondo oro olimpico. Tre giorni dopo, allĄŻesordio sulla distanza, suggella unĄŻimpresa irripetibile vincendo in scioltezza la maratona olimpica in 2 ore 25 minuti. Da allora per tanti anni: Ą°ma chi sei ZatopekĄą il suo nome ¨¨ diventato sinonimo di resistenza alla fatica oltre i limiti dellĄŻumano.
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