L'angolo del coach
I pericoli della corsa lenta e della corsa veloce
Contrariamente a quello che si pu¨° pensare non sempre la corsa lenta ¨¨ meno pericolosa di quella veloce per le strutture muscolo-scheletriche. Intanto, partendo gi¨¤ dall'infanzia, una cosa balza subito agli occhi: i?bambini corrono sempre istintivamente in modo naturale e sempre molto velocemente. Il perch¨¦ ¨¨ molto semplice: il bambino non si pone problemi di risparmio energetico perch¨¦ sa che pu¨° fermarsi in qualsiasi momento. Tende quindi a correre in modo certamente dispendioso, ma anche con grande coordinazione di movimenti. Questo fatto ci induce a pensare che una corsa troppo lenta, sempre eccessivamente al risparmio, finisca per essere poco armoniosa e possa incidere sulla qualit¨¤ del movimento.?
La corsa lenta
¡ª ?Tutt'altra cosa invece la corsa lenta dell'adulto che certamente ci permette di correre pi¨´ a lungo senza accumulo di acido lattico. Quali possono essere per¨° le relative insidie? Certamente il prolungare i tempi di appoggio al suolo pu¨° esasperare la pronazione del piede con risultati negativi. Cos¨¬ come avere risvolti negativi per l'articolazione del ginocchio. Come evitare questi pericoli? Sicuramente, sempre andando a parit¨¤ di velocit¨¤, provando a ridurre l'ampiezza della falcata e aumentando la frequenza dei passi per diminuire i tempi di appoggio al suolo. Logicamente modificando la meccanica di corsa ¨¨ bene non effettuare uscite troppo lunghe a meno di non avere un adeguato lavoro di potenziamento muscolare.?
La corsa veloce
¡ª ?La corsa veloce prevede invece uno spostamento in avanti del baricentro del corpo mentre si riducono a poche centinaia di millisecondi i tempi di appoggio al suolo. Quali i pericoli? Una maggiore velocit¨¤ comporta di conseguenza una maggiore energia cinetica e quindi le forze che il corpo deve sopportare sono maggiori. Ecco allora che occorre avere una preparazione muscolare e organica specifica per evitare infortuni. Anche perch¨¦ con l'incremento della velocit¨¤ la falcata diventa per forza di cose pi¨´ ampia producendo un trauma di impatto al suolo pi¨´ impegnativo.?
Fartlek
¡ª ?Un ottimo mezzo per imparare a gestire le varie velocit¨¤ della corsa ¨¨ sicuramente il fartlek. Un allenamento assolutamente valido per tutte le categorie.?
Giovani
¡ª ?Per i giovani si tratta di alternare tratti di corsa lenta a tratti di corsa veloce.?
Atleti evoluti
¡ª ?Per gli atleti evoluti di alternare tratti di corsa media a tratti di corsa veloce.?
Atleti elite
¡ª ?Per gli atleti elite di alternare tratti di corsa veloce a variazioni di velocit¨¤ anche superiori al ritmo di gara.?
Stesso schema, velocit¨¤ diverse
¡ª ?Se dovessimo prendere al riguardo lo stesso schema di lavoro di dieci volte 1 minuto e trenta secondi pi¨´ lenti e 1 minuto e 30 secondi pi¨´ veloci ecco che con i giovani dovremmo arrivare a completare 8 km in 30 minuti. Andando alla media di 3.45 al km. Con gli atleti evoluti a completare 9 km in mezz'ora andando alla media di 3.20 al km. E con gli atleti elite arrivare sino a 10 km in 30 minuti andando alla media di 3.00 al km.
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