I runner africani si allenano sempre in gruppo e il motivo ¨¨ semplice: seguire un passo "naturale", focalizzato sulle sensazioni che vengono dall'esterno
Una delle componenti pi¨´ trascurate e che tuttavia influenzano la nostra corsa ¨¨ il ritmo. Parliamo spesso di cadenza, di falcata, sempre di velocit¨¤, ma raramente ci soffermiamo sul ritmo.
il ritmo nella corsa
¡ª ?Vi propongo un esercizio: provate una domenica a uscire per un lungo in compagnia. Dopo qualche chilometro cercate di ascoltare i passi che fate, il rumore che fate. In qualche modo esercitatevi ad avere un sguardo esterno sulla vostra corsa. Noterete che molto facilmente avrete un ritmo molto simile a quello dei vostri compagni, sia come cadenza, sia come respirazione. Questo avviene perch¨¦ l'essere umano ha un "orecchio interno", in qualche modo inconsapevole, che adegua i suoi movimenti ai movimenti esterni. ??la stessa dinamica che interviene quando alla radio, in auto, parte una canzone che ci piace e ci ritroviamo a muovere la testa o le dita ritmicamente.?
strategie
¡ª ?Molto spesso si consiglia, per ottimizzare la cadenza, di ascoltare durante la corsa una musica che abbia 180 battute al minuto. Esistono anche intere playlist dedicate a questo, alla cadenza ottimale. Questo si basa sulla stessa "legge" di cui accennavo prima e cio¨¨ che inconsapevolmente ci adattiamo al ritmo circostante e di conseguenza anche a ci¨° che sentiamo. Sempre su questo si basa l'idea di utilizzare le corse di gruppo per prendere un ritmo pi¨´ efficiente. Andiamo indietro all'esperimento iniziale: a fine allenamento, guardate sui vostri device la cadenza di corsa che avete tenuto. Facilmente vi accorgerete che sar¨¤ migliore del solito, soprattutto se in generale vi risulta difficile alzarla.?
il ritmo "corretto"
¡ª ?Esiste un ritmo "corretto" o comunque migliore, pi¨´ naturale, che corrisponde a una cadenza vicina ai 180 passi, ma che per alcuni non ¨¨ cos¨¬ automatico. Correre in gruppo, invece, porta inconsciamente il corpo a mantenere un'efficienza pi¨´ elevata. Torniamo quindi ai maratoneti africani e ai loro allenamenti. Sugli altipiani keniani ed etiopi, l'immagine di grandi gruppi di fondisti che corrono ¨¨ quasi diventata uno stereotipo. Noterete anche che prima di ogni allenamento i loro riscaldamenti contano una serie di "drills", cio¨¨ movimenti ritmati e balzelli, che gli atleti conducono insieme in perfetto sincrono. Questi esercizi, oltre a riscaldare i muscoli, allenano l'orecchio e suggeriscono un ritmo costante.?
corsa di gruppo
¡ª ?Correre in gruppo ci permette di staccare l'attenzione dall'orologio e dai numeri, entrando in una condizione di corsa pi¨´ meditativa, focalizzata sulle sensazioni. Infatti, in gruppo possono correre runner di diversi livelli, soprattutto nei fondi lenti. La corsa aerobica di lunga distanza condotta in team ha quindi l'insostituibile virt¨´ di allenare anche la parte pi¨´ inconscia e profonda del nostro essere runner, migliorando l'ascolto delle nostre sensazioni. E quindi anche il nostro ritmo interno.
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