adattamento
Piove e non vuoi saltare l'allenamento? Ecco come modificarlo e ottimizzarlo
Si dice che "il runner non ¨¨ solubile" e infatti la pioggia non ferma neanche le gare pi¨´ impegnative, salvo ovviamente condizioni estreme e pericolose. Detto questo, va bene volersi sentire un po' eroi e uscire con il temporale, ma bisogna adeguare gli allenamenti al meteo per non rischiare effetti controproducenti.
corsa e pioggia
¡ª ?Quando l'asfalto ¨¨ bagnato diventa scivoloso. Soprattutto se corriamo in luoghi non perfettamente uniformi come parchi, centri cittadini o su piste in lastricato come in tante passeggiate lungomare, l'acqua a terra rende l'aderenza del battistrada delle scarpe inferiore. Quando il piede poggia a terra quindi, si ha un lievissimo slittamento, spesso impercettibile, che per¨° modifica il passo e carica in modo anomalo muscoli e tendini. Per capirlo meglio, succede in proporzione minore quello che avviene sulla neve: il piede poggia e scivola leggermente indietro quando si cerca di spingere. Il risultato ¨¨ un impercettibile spostamento del baricentro, che ¨¨ pi¨´ evidente quanto pi¨´ questo scivolamento ¨¨ marcato.
gli allenamenti con la pioggia
¡ª ?Ma allora ¨¨ meglio non correre? Non necessariamente. Ci¨° che ¨¨ certo ¨¨ che il fenomeno dello scivolamento aumenta ai cambi di ritmo e ad alte velocit¨¤, quando si richiede una maggior trazione sul terreno. Quindi gli allenamenti da attenzionare sono fartlek e ripetute, dove c'¨¨ un momento esplosivo. Se invece corriamo a passo costante, i rischi sono nettamente inferiori e anche lo scivolamento riesce a essere meglio compensato. Ovviamente pi¨´ il numero di passi - e quindi la distanza percorsa - ¨¨ alto, pi¨´ avremo il ripetersi consecutivo di micro-scivolamenti che alla lunga potrebbero creare fastidi. Per cui, se la pioggia ¨¨ tanta, meglio optare per un allenamento blando, senza variazioni di ritmo accentuate. Se cercate un effetto allenante maggiore, per¨°, il consiglio ¨¨ quello di preferire allenamenti con cambi di ritmo dolci, come il progressivo o le variazioni a sensazione avendo cura di modificare il ritmo in modo graduale.
le scarpe da usare
¡ª ?Sul tema scarpe ci sono molte teorie. Si parte dalla scarpa con membrana idrorepellente per arrivare a quelle con sovra-copertura in neoprene. Riguardo alle scarpe impermeabili, ritengo che, se si corre per un tempo inferiore all'ora e mezza circa, non siano necessarie. Infatti la scarpa si bagna s¨¬ dalla tomaia, ma se il terreno ¨¨ fradicio l'acqua schizza sui polpacci e cola dentro al colletto, che ovviamente non ¨¨ impermeabile. Alcuni usano scarpe da trail per avere un grip migliore a terra invece. In questo caso pu¨° essere effettivamente utile una mescola con maggior aderenza su bagnato, ma sceglierei modelli con un battistrada basso, con denti poco profondi. Questo perch¨¦ su asfalto il tacchetto potrebbe non?affondare come nella terra e lo sentiremmo sotto la pianta, senza contare che si consumerebbe velocemente non garantendo poi pi¨´ un grip all'altezza. Il meglio sono le scarpe con battistrada esteso, che copre cio¨¨ gran parte della superficie d'appoggio.
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